EDITH
“Una fiaba narrava di come
un amore impossibile divenne possibile.
L'amore fra il sole e la luna. Innamorati da sempre,
ma impossibilitati a consumare il loro amore, poiché la luna viveva di notte
e il sole, di giorno.
L'universo intero, onnipotente insieme del tutto, impietosito dall'inesorabilità dei ruoli svolti dai due tristi amanti, aggiunse una clausola all'impiego eterno, nel quale concesse l'agognato incontro, se pur per brevi istanti.
La meravigliosa e mortale eclissi.
D'allora non esiste amore che sia impossibile.”Mia nonna, Edith, ripeteva che ognuno di noi fosse un pianeta diverso, solitario e sospeso nel vuoto, schiarito solo in parte da luce, mentre un altro lato, quello nascosto, restasse avvolto dall'ombra. Conseguenza del buio che ci circondava. Un lato apparentemente invisibile, esaltato delle tenebre. Ed era vero. C'era qualcosa di oscuro nelle persone quando calava la notte. Qualcosa che serpeggiava e sibilava nell'animo umano, celato agli occhi degli altri la maggior parte del giorno. Avrei potuto andarmene, ma dove? Non c'erano altro che pini, autostrada e pezzi di cielo per chilometri e chilometri... Avrei potuto chiamare un taxi, ma sarebbe stato fiato sprecato se fossi rimasta a secco di denaro. Per non parlare del linguaggio inglese limitato... Straniera in una terra sconosciuta e arginata in un luogo di perdizione, non mi restava altro se non sostare a Wellcum, al fianco del mio avvenente spogliarellista latino. Ne ammirai il profilo di sottecchi nonostante fossi ancora in collera. Egli procedeva spedito, ad un paio di passi di distanza, con la schiena dritta e le spalle tese. Non mi aveva rivolto un solo sguardo dal nostro ultimo scambio di battute - e dubitavo che avesse interesse nel farlo - mentre Liam, passeggiava accanto a me, assorto anche lui in riflessioni segrete. Nessuno dei due parve prestare attenzione a ciò che ci attorniava. La SPA erotica era un luogo mistico, particolareggiato da toni cupi e luminescenze al neon di un rosa shocking, improvvisamente animata da estranei che festeggiavano fra loro e che vagabondavano per le sale... nudi. Alcuni gruppi, più numerosi di altri, indossavano un asciugamano in vita, un semplice perizoma, o addirittura niente. Gli unici a indossare dei vestiti non eravamo altri che noi tre.
Assurdo...
La gente girovagava per le stanze senza alcuna vergogna delle proprie intimità esposte, ma indossando con accortezza maschere particolari e variopinte, di ogni manifattura esistente. Sembravano mostri senza volto, identità ignote, affamati di lascivia e malizia. La musica discotecara martellava le casse, sparse ad ogni angolo, mentre il brusio in sottofondo svelava un pubblico multiculturale. A disagio e imbarazzata, fissavo le punte delle mie sneakers consumate, ossessionata dal non guardarmi attorno, in attesa di poter alzare lo sguardo senza imbattermi in qualche fisico scoperto. Giunti alla stanza principale, simile all'interno di un qualsiasi night club di lusso, assaltato da nudisti e affollato dal personale, prendemmo posto al tavolo dove Nico, in compagnia di un altro uomo, era già seduto. Indossavano entrambi un accappatoio allacciato in vita e sorseggiavano due drink verdi con malcelato disinteresse. Un terzo, sostava sul ripiano, intoccato.
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Stripper Love | Parte 1
Romance• 𝓘𝓷𝓼𝓽𝓪𝓷𝓽 𝓛𝓸𝓿𝓮. • 𝓢𝓹𝓲𝓬𝔂. • 𝓟𝓸𝓵𝔂𝓪𝓶𝓸𝓻𝔂. • 𝓛𝓖𝓑𝓣𝓠𝓘𝓐+. Parte 1. "«Perché io e te siamo così?!» «Perché non riusciamo ad essere nient'altro che questo, un tentatore e la tentata, sua stessa tentazione, Edith.»" Dante Aleja...