Holmes Chapel, casa Walker.
La persona che odio, con la quale ho discusso e litigato, ha avuto la buona volontà di portarmi via subito ed evidentemente di accompagnarmi anche in camera, visto che mamma non si è accorta di nulla ed io sono certa che non riuscivo a reggermi in piedi.
Le immagini offuscate di ieri notte mi stanno via via tornando alla mente, forse non ho sognato di avere Harry di fianco ad osservarmi... Forse è stato davvero lui a prendersi cura di me.
Sono un'ingrata, dopo avergli mollato quello schiaffo non ci siamo parlati per giorni, eppure non mi ha lasciata sola ieri.
Sospiro e salgo sopra, butto a terra i vestiti della sera prima e mi faccio una bella doccia per alleviare tutto il malessere che sento.
Non ho risolto granché e ancora mi gira la testa, ma devo farmi coraggio e parlare con lui.
Busso alla porta ed aspetto interminabili secondi, perché sono così agitata? In fondo è solo... Harry.
È davanti la porta con un'aria assonnata, ha una t-shirt nera e i pantaloni di una tuta del Manchester United.
<< Hey... >> esordisco.
Mi fa un piccolo sorriso ed io continuo, cercando di evitare il suo sguardo.
<< Volevo... Ehm... Volevo ringraziarti per... Ecco, avermi riportata a casa... >>
Mi guarda sorpreso, credeva non avessi il coraggio di andare a ringraziarlo? È vero, non andiamo molto d'accordo ma gli dovevo dei ringraziamenti.
<< Hai mangiato qualcosa Christine? >> mi chiede, scrutandomi il viso.
<< Io...no. >> rispondo innocentemente.
Mi prende il polso e mi tira dentro, chiudendosi la porta alle spalle.
Mi porta fino in cucina e mi fa segno di sedermi, porgendomi subito un bicchiere d'acqua.
Lo guardo interrogativa e lui sospira.
<< Bevi. >> mi ordina.
<< Perché? >>
<< Vuoi rimanere con i postumi fino a domani? >>
Faccio una smorfia e bevo tutta l'acqua.
Dopo pochi minuti è già pronto con un piatto pieno di frutta ed una spremuta all'arancia da farmi gustare.
<< La frutta aiuta a smaltire l'alcool. >> mi dice mentre addenta il primo spicchio di una mela.
Non so perché sta facendo questo per me, ma in un certo senso... Mi piace che si stia preoccupando.
Siamo entrambi in silenzio e l'aria che si respira non è delle migliori.
Siamo vicini eppure è come se ci fossero chilometri a separarci... Harry non è quello di sempre, è freddo e distaccato, quasi assente.
<< I-io...ti ho dato fastidio stanotte? Ho fatto casino? >> chiedo sperando con tutta me stessa di non essermi messa in ridicolo.
<< No. >>
Si alza dal tavolo e mette il suo piatto nel lavandino, senza neanche guardarmi in faccia. Questo comportamento non è da lui.
<< Ok... >> rispondo e lo raggiungo, ripetendo le sue azioni.
Quando il mio braccio sfiora il suo si allontana e i miei occhi vanno a fissare un punto violaceo del suo collo.
Beh, la ragazza che gliel'ha fatto ci ha saputo fare, gli farà un male tremendo perché è troppo infiammato e deve metterci assolutamente della pomata.
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Devilish Love. ||Harry Styles||
Fanfiction"Volevo urlare quello che sentivo, ma sono rimasto zitto per paura di non essere capito". {Charles Bukowski} L'Inferno è pieno di affascinanti e focose demoni, ma lei... LEI non è nulla di tutto questo. Prima di conoscerla non pensavo fosse possi...