Devilish Love. ||Harry Styles||

Capitolo 1.

Inferno, Sala Comune dei demoni di terzo livello.

<< Ragazzi, stasera ci si diverte! >> dice Louis con uno strano sorriso sul viso.
<< Perché? >> risponde Liam.
<< C'è una festa degli umani e sapete cosa significa? Tanta, ma tanta figa. >>
<< Tomlinson mi fai schifo! >> si intromette Zayn.
<< Eh? >>
<< Possibile che vi abbassate fino a questi livelli? Ci sono tante demoni disponibili che vi sbavano dietro, scopate con loro! >>
<< Tipo la tua ragazza Malik? >> dico e sorrido divertito, mentre il mio amico ha assunto uno sguardo truce.
<< Non sei simpatico, Styles. >>
<< Oh ma io non volevo esserlo. E per tua informazione, me le sono sbattute tutte quante, dalle demoni di primo livello al terzo. >>
<< Io mi chiedo come fate... Boh. >>
<< Te lo spiego Liam, faccio il carino, scherzo un po' con loro e poi me le fotto. >> risponde Louis alzando le spalle, sta trattenendo una risata e non so fino a che punto riuscirà a resistere.

<< Beh comunque io sono dei vostri, quindi vado a prepararmi. >> dice Niall, mentre sorseggia un bicchiere di birra.
<< Va bene "angioletto", vai pure. >>
<< Fottiti Louis, io non ho niente a che vedere con loro. >>
<< Mh...ho ancora dei seri dubbi. >>

Quando vuole, Louis sa essere davvero bastardo ed irritante. Per questo è il mio migliore amico, ci completiamo, e non per niente il nostro nome è conosciuto praticamente ovunque qui all' Inferno.

<< Vado a prepararmi anch'io, ci si vede tra mezz'ora. >> saluto gli altri e me ne rivado verso casa.

Holmes Chapel, Casa in cui si svolge la festa.

Qui dentro è pieno di gente ubriaca e fumata che balla in modo poco casto e suda le cascate del Niagara, chi diavolo me l'ha fatto fare a venire? Basta, devo smetterla di farmi trascinare dagli altri e devo iniziare a dire "no" qualche volta.

<< Claire, io me ne vado! >> urlo, cercando di sovrastare il volume della musica assordante.
<< Cosa? >> mi urla la bionda.
<< Vado via. Torno a casa! >>
<< Resta un altro po', ti prego! Ashton è appena arrivato e non mi va di lasciarlo... >>

Ecco. Non mi va di rimanere neanche un altro secondo in mezzo a questa bolgia, ma la mia migliore amica vuole stare con il suo ragazzo, e a me cosa tocca fare? Rimanere. Che palle.

Sbuffo e mi giro verso il piano che separa il salone dalla cucina, trasformato in un open bar.

<< Vado a prendere qualcosa da bere allora. >>
<< Grazie Chris. Ti voglio bene. >>
Si si, mi vuoi bene, ma tocca a me sopportare tutto questo casino.

Cerco di farmi spazio tra la folla e dopo un paio di minuti riesco ad arrivare al "bancone".
Mi siedo su uno degli sgabelli e appoggio il mento sulla mia mano, odio con tutta me stessa questo tipo di feste.

Le persone continuano a muoversi a ritmo di musica, ed io continuo a guardarle disinteressata.
C'è anche chi è seduto sui divanetti a fumare o bere.
Soffermo lo sguardo su un ragazzo, non l'ho mai visto da queste parti. Non che da lontano si riesca a distinguere bene il volto, ma sono sicura che non sia di qui. È completamente vestito di nero, ha i capelli quasi ricci non molto corti ed è accerchiato da quattro ragazze. Disgustose.

Siede spavaldo ed osserva tutti con sufficienza. Montato.

All'improvviso alza lo sguardo e punta i suoi occhi nei miei. Cazzo. Mi giro subito dall'altra parte ed arrossisco, colta in fragrante.
Quanto posso essere stupida?
Chiudo gli occhi e respiro, perché mi sembra di avere un nodo alla gola?

<< Posso offrirti da bere? >>

Sgrano gli occhi e mi giro lentamente. Rimango sorpresa, è lui, il ragazzo che stavo fissando pochi minuti fa.

<< È un open bar. >> rispondo ovvia, non si paga nulla.
<< Allora te ne offro due. >> mi guarda dritta negli occhi e poi si mette a ridere, sicuramente sta notando il mio imbarazzo.
Ha due pozzi verde smeraldo, quasi come i miei, ma molto più brillanti.

<< Harry Styles. >> mi porge la sua mano senza interrompere il contatto visivo.
<< Christine Walker. >> rispondo esitando, stringendo la sua mano.
È caldissima, sembra quasi scottare.

<< Allora, Christine Walker, cosa ci fa una ragazza come te qui da sola? >>
<< Quello che fanno tutti. >> rispondo acida.
Il ragazzo fa un sorrisetto malizioso e prende un sorso dal suo bicchierino.

Sono quasi stregata dai suoi movimenti, e i tatuaggi che si intravedono dalla sua camicia sbottonata mi stanno suscitando una strana sensazione.

<< Mh, a me non sembra che ti stia divertendo. >>
<< Pensi male allora. >>
<< Vuoi unirti a noi? >> dice indicandomi il divanetto con quattro oche sedute sopra.
<< No, grazie. >>
Si blocca un attimo e mi fissa intensamente, i suoi occhi sembrano essere attraversati da piccole fiamme.

<< No? >> mi chiede alzando un sopracciglio.
<< No. >> dico scocciata.

Non accetta di essere rifiutato? Beh non sono problemi miei. I tipi come lui mi fanno ribrezzo, nel vero senso della parola. Che si divertisse con quelle troiette, io non sono come loro e non voglio diventarci sinceramente.

<< Ciao allora, Christine Walker. Ci rivedremo presto... Molto presto. >> si inumidisce il labbro inferiore e porta la sua mano su di esso, mostrando un grande anello d'oro con incisa una "S".

<< Ciao Harry Styles. >> io spero di non rivederci mai più.

Mi giro dall'altro lato e mi immergo nella folla, devo assolutamente trovare Claire e dirle che me ne vado, questo posto non mi piace.

<< Chris aspettami! Vengo con te! >> mi dice la mia amica, lasciando frettolosamente un bacio al suo ragazzo.

Andiamo verso l'uscita secondaria per evitare di entrare di nuovo nella mischia e il mio sguardo si ferma su uno dei divanetti bianchi.
C'è il tizio che ha cercato di abbordarmi prima con una rossa sulle gambe, intento a limonarsela per bene, mentre le altre lo toccano in parti che dovrebbero essere lasciate in pace, almeno in pubblico.
Un fuoco si dilania nel mio corpo, sicuramente per il disgusto che provo verso di loro.
Che schifo.

Finalmente varco la porta d'uscita e prendo una grande boccata d'aria, dovrei evitare d'ora in poi queste feste.

<< Qualcosa non va Chris? >>
<< No, perché? >>
<< Boh, sembra tu abbia visto un fantasma. >>
<< Un fantasma? >>
<< Si, hai un'espressione strana. >>
<< Non so che dirti Claire, forse è perché odio con tutta me stessa questi festini. >>
<< Ok... >>
È poco convinta, ma io non ho davvero nulla... Credo