Capitolo 3.

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Inferno, Sala Comune dei demoni di terzo livello.

Harry's POV.

<< Harry, angioletto, stasera venite con me? >> dice il mio migliore amico. Beh, in realtà anche Liam, Zayn e Niall lo sono, ma Louis è come un fratello per me.
<< Hai rotto le palle. Non sono un angelo! Basta! >>
<< Ah no? >>
<< Tomlinson mi fai incazz- >>
<< Rimetti le tue ali dentro Niall, non è il caso di ricominciare a litigare. E tu Louis finiscila. >>
<< Si, papino. >> risponde sorridendo a Liam.
<< Che stavi dicendo per stasera? >> chiedo.
<< Ma allora parli! È da ieri sera che ti sei ammutolito. Comunque danno una festa vicino al posto di ieri, sembra che debba suonare una band. >>
<< Mh. >> rispondo al moro.
<< Ti odio ma ci sto. >> dice Niall.
<< Vengo anch'io. >>

Ieri ho lasciato un conto in sospeso con qualcuno e devo assolutamente rimediare.
Stasera quella Christine Walker gemerà sotto il mio corpo ed io godrò mentre me la starò sbattendo come se non ci fosse un domani.

Esco dalla grande porta della Sala Comune e prendo un ampio respiro, le mie narici si inebriano di zolfo, ogni volta che vengo qui devo fare minimo dieci docce per far sparire questo odore. Mi piace, ma non credo che pensino lo stesso le mondane... O perlomeno, fin quando non sentono il sapore della mia pelle e del mio sudore. A quel punto si lamentano tutte, ma sinceramente non me ne può fregar di meno, quello che voglio me l'hanno già dato.

<< Haz! Fermati un attimo! >>
Un braccio mi stringe e mi giro subito.
<< Che vuoi Louis? >>
<< Ma ti ha fatto male qualcosa ieri? Sei molto più acido del solito. >>
Senti chi parla.
Lo guardo male e lui rotea gli occhi.
<< Comunque, ricordi che due o tre settimane fa stavamo parlando di voler prendere un appartamento tra gli umani? Ma che era impossibile? >>
<< Dove vorresti arrivare? >>
<< Bene, ieri ho parlato con mio padre e- >>
<< Il Generale Tomlinson è tornato? >> dico stupito.
Scuote il capo e mi guarda male.
<< S-si ma non è questo il punto. >>
<< Muoviti a parlare però. >>
<< Ma mi interrompi! Allora, dove ero rimasto?... Ah, papà ha una casetta proprio qui. >>
<< Lo so che hai la casa qui, Louis. >> Ma è diventato scemo?
<< No, nel senso ad Holmes Chapel. E ce la "presta" per l'estate! >>
<< Cosa?! Scherzi? >>
<< No amico! Immagina: tutti i giorni ragazze, figa, birra, figa, alcolici, fi- >>
<< Ok, ok, ho capito. E quando possiamo andarci? >> dico elettrizzato.
<< Prepara le valigie Styles, stasera ci trasferiamo. >>
<< Cazzo Louis, sei il migliore! >> lo abbraccio.
<< Lo so, lo so. >> dice dandosi le arie.
Rido di poco e poi lo saluto, continuando a camminare verso casa.
Non sono felice, di più.
Tutto ciò significa divertimento a più non posso, zero pensieri, tante sbornie e tanto, tantissimo, sesso.
Amo la mia vita.
E in più posso pensare bene alla vendetta contro quella mora che ieri mi ha rifiutato... Non sa chi si è messa contro.

Holmes Chapel, Casa Walker.

Christine's POV.

<< Chris... Chris... Sveglia. >>
Sento scrollarmi di poco ed apro gli occhi.
<< Mamma... Che ore sono? >>
<< Le 17:30, è da stamattina che dormi. >>
<< Oh cavolo! >> dico alzandomi di scatto.
<< C'è Claire di sotto. >>
<< Mi do una sciacquata al viso e scendo. >>
Vado verso il bagno e la testa mi fa un male assurdo, anche dopo aver dormito tutte queste ore.
Mi guardo allo specchio e sembro una zombie, ma tanto Claire è abituata a vedermi così, quindi non mi interessa.

<< Hey. >>
<< Chris, mi hai fatta preoccupare, ti ho fatto una ventina di chiamate e messaggi. >>
<< Scusa, è che stavo dormendo. >>
<< Si, lo so, me l'ha detto tua madre. >>
<< Come mai sei qui? >>
<< Beh... >>
Ecco, quando la mia migliore amica fa quello sguardo e gira intorno alle cose, ci sono guai in vista.
<< Tu odi le feste, giusto? >>
<< Giusto. >>
<< E la confusione. >>
<< Esatto. >>
<< E tanta gente accalcata. >>
<< Brava, hai studiato! >> dico prendendola in giro, ma lei mi guarda malissimo.
<< Il fatto è che... >>
<< Dai Claire, dimmi cosa vuoi che faccia. >>
<<TipregoaccompagnamistaseranellocaledovesuoneràAshton. >> dice tutto d'un fiato.
Cosa?
<< Eh? >>
Fa un respiro e mi guarda negli occhi.
<< Ti prego, accompagnami stasera nel locale dove suonerà Ashton. >>
CHE? NO.
<< Mi dispiace bionda, ma- >>
<< Ti prego Chris, sei la mia unica speranza. >>
<< No Claire, stavolta non mi va. >>
<< Ti scongiuro, faccio tutto quello che vuoi ma ho bisogno del tuo aiuto. >>
<< Ma perché?! >>
<< Perché mamma mi ci manda solo se tu vieni. >>
<< E quindi? Dille una bugia. >>
<< Christine, conosci mia madre... >>
Sbuffo e mi passo una mano sui capelli.
<< Io ti odio. >>
<< Questo vuol dire che verrai? >>
<< No, ancora non ho deciso niente. >>
Quante volte devo ripeterle che odio le feste? La discoteca? Il casino?
Che palle.
<< Io però ti ho sempre accompagnata a vedere il Manchester City. >>
Oh no, non ricominciare... Non adesso Claire!
<< Claire- >>
<< E sai benissimo che il calcio mi fa schifo. >>
Sospiro e chiudo gli occhi per rilassarmi... Ha ragione stavolta.
Dai Chris, che sarà mai? Non è stata poi tanto male ieri... Vero? Vero? Falso.
<< Che palle. Va bene, vengo. >>
<< Oh grazie grazie grazie! >> mi si butta addosso e mi abbraccia.
<< Ma... >>
<< Ma? >> dice preoccupata.
<< Questa è l'ultima volta. >>
<< D'accordo, va benissimo, ti adoro, sei la mia salvezza! >>
Sorrido di poco e lei apre il portone di casa.
<< Ti passo a prendere per le 10! >>
<< Ok. >>

Non dovevo farmi convincere. NON DOVEVO.
Christine, sei una deficiente, tu non ami tutto questo, tu non sopporti stare in mezzo a tutta quella gente.
Ancora non siamo arrivate e già sto pensando a come andarmene il più presto possibile.

<< Vado sotto il palco, Ashton ci ha riservato il posto... Vieni anche tu? >> mi chiede la bionda cenere.
<< No, me ne starò in disparte, è meglio. >>
<< Come vuoi. >> dice alzando le mani.
Entriamo dentro e già sento lo stomaco stringersi in una morsa.
Sarà la serata più lunga della mia vita.

Devilish Love. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora