Capitolo 36.

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Holmes Chapel, Casa Walker.

Christine's POV.

<< Sei sicura? >> mi chiede ancora preoccupato Simon.
<< S-si... Comunque, tornando al discorso di prima, ti avranno messo qualcosa nel drink che hai bevuto e hai reagito in quel modo... >>
So benissimo che non è andata così, ma non posso rivelare le mie assurde teorie.
<< Te l'ho già spiegato l'altra volta...quindi, davvero, è acqua passata. >>
Simon abbassa la testa e fa pochi passi all'indietro, mi fa male vederlo così.
È vero, spesso non lo sopporto, può sembrare antipatico perché è un secchione a scuola, è un po' un "figlio di papà", però non merita tutto questo. Prova qualcosa per me da sempre, lo so, ed io sono la stronza di turno che lo scaccia e non lo apprezza.
Sono orribile.
<< Va bene Christine... >>
Mi mordo il labbro inferiore e punto i miei occhi nei suoi, ma lui si gira e va verso la porta.
Cazzo Chris, fai qualcosa.
<< Simon. >>
<< Si? >> si volta con un barlume di speranza nel viso.
<< Non è stata colpa tua, ricordatelo. >>
Mi sorride e fa spallucce.
<< Grazie Christine. >>
<< Di nulla. >> sorrido di rimando.
Si chiude la porta alle spalle ed io posso finalmente concentrarmi su quello che mi è accaduto.
All'improvviso mi sono apparse strane figure e un posto lugubre.
Ho dormito troppo oggi pomeriggio, sarà per questo.
Salgo di nuovo in camera e decido di prepararmi per andare da Claire, ieri mi ha praticamente obbligata ad accettare di cenare con lei.

Holmes Chapel, pizzeria.

<< No, aspetta, tu mi stai dicendo che Maximo era qui? >> mi chiede la bionda ancora incredula.
<< Si Claire, l'ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie. >>
Siamo in una pizzeria in centro, è poco affollata nonostante sia estate.
<< Io non ci sto capendo più nulla. E quel coso che hai sul collo mi fa paura. >> ammette.
<< Perché si vede? Devo coprirlo meglio. >> rispondo sistemandomi meglio il foulard che indosso.
Si, con 34 gradi sono costretta a portare questo coso.
<< Se ti becca tua madre ti uccide. >>
<< Ma non sono stata io a farmelo! >>
<< E lei ci crederà? >> mi dice assumendo una strana espressione.
<< No. >> rispondo sospirando.
<< Comunque io sono convinta sia dovuto a qualcosa che riguarda Harry, altrimenti non avreste avuto lo stesso simbolo. >>
Mh...
<< Beh, forse hai ragione... Diamine, perché succede tutto a me? >>
<< Non ricominciare con questa storia! Risolveremo tutto! >>
<< È facile dirlo... >>
<< Perché non chiediamo aiuto a Niall? Lui è amico di Harry e magari- >>
<< Assolutamente no. Ti ricordo che non mi parla più da tempo. >>
<< E naturalmente non sai il motivo. >> dice ovvia.
<< Esatto! >>
<< Chiederglielo no, eh? >>
<< Ma se non mi vuole neanche vedere come posso parlargli?! >>
<< Beh Chris, scusa se te lo dico, ma gli hai distrutto un iPhone... >>
Mi sento in colpa, terribilmente in colpa. Avrà fatto sacrifici per comprarlo e poi sono arrivata io e gliel'ho rotto, solo perché volevo che sentisse me e non quella con cui parla adesso, che forse gli piace.
<< Ho sbagliato e me ne pento... Ho fatto però del mio meglio per rimediare... >>
<< Mh, è già un passo in più. Con Harry invece non hai parlato? >>
<< No. >>
È vero, non lo vedo da quando siamo stati "attaccati".
Vedo Claire fare una risatina e guardarmi con occhi luminosi.
<< Perché ridi? >> chiedo guardandomi attorno.
<< È che... >>
<< Ho qualcosa che non va? >>
<< No, no. >>
<< E allora dimmi che ti prende! >> dico sorridendo un po' anch'io, la sua ilarità e talmente contagiosa!
<< Stavo solo pensando alla tua e nostra vita prima che succedesse tutto ciò... Insomma, spesso e volentieri ci annoiavamo. Almeno adesso abbiamo qualcosa da fare! >>
<< Oddio Claire, sto per lanciare anche il tuo telefono! >> rispondo ridendo.
<< Ma dai, prendila in modo positivo! Comunque stasera dobbiamo divertirci e dato che so che odi i locali notturni e le discoteche, per una volta ho pensato a qualcosa di diverso. >>
<< Ah davvero? E sentiamo, a cosa? >>
<< Teatro. >>
<< Teatro? >> chiedo sorpresa.
<< Si, hai sentito bene! >>
<< Quasi non ci credo. >> dico ironica.
<< Ma io riesco sempre a stupirti cara! >>
<< E cosa andiamo a vedere? >>
<< C'è lo spettacolo di Amleto. Allora, contenta? >>
<< Troppo! >> rispondo addentando un pezzo di pizza.

Holmes Chapel, Teatro Grande.

Siamo già sedute ai nostri posti, rigorosamente in seconda fila grazie alla nonna di Claire, ed io non vedo l'ora che inizi lo spettacolo. Finalmente una serata tranquilla senza gente ubriaca che balla, fuma e si sente male, senza musica e rumori assordanti, senza il costante disagio che provo quando sono in discoteca.

<< Vuoi? >> mi chiede Claire porgendomi le sue pop corn. Abbiamo appena finito di mangiare eppure non rinuncia a sgranocchiarle.
<< No, grazie. >> le rispondo sorridendo.
Sono felice e niente e nessuno potrà rovinarmi questo momento.

Le luci si spengono e si alza dal pubblico un lieve brusio, lo spettacolo sta per iniziare.
Mi sistemo meglio sul sedile rosso e punto gli occhi estasiata sulle scenografie del palco.

<< Essere o non essere? Questo è il dilemma! >> afferma l'attore che interpreta Amleto, e la mia vista si offusca, facendomi apparire un luogo buio e lugubre, come mi è successo prima. Ma stavolta c'è un corpo steso a terra, senza forze, con del sangue sul viso, però non riesco a riconoscerlo.
<< Christine. >>
Cazzo.
<< Chris! >>
Sbarro gli occhi e non riesco a rispondere.
<< Oh! >>
Un pizzico sul braccio mi fa dolorosamente tornare alla realtà, mi giro verso la mia amica ed ha un velo di preoccupazione sul viso.
<< Che ti prende Chris? >>
<< I-io... Vado un attimo in bagno. >>
Mi alzo frettolosamente e, cercando di dare il meno fastidio possibile agli altri, esco dalla grande sala.

Appena entro nel bagno sento la tensione salire e un forte dolore prendere spazio nella mia testa.
Cazzo, non me ne va bene mai una! Un minuto prima stavo bene, l'altro sembra essermi crollato il mondo addosso.
Mi butto un po' di acqua sul viso e torno silenziosamente da Claire, sorridendole per rassicurarla.

<< Allora, ti è piaciuto? >>
<< S-si, certo. >> rispondo quasi assente alla mia amica.
Il collo sta iniziando a bruciarmi e spero solo che non succeda nulla.
<< Torni con me ed Ashton quindi? >>
<< No, faccio una passeggiata... >>
<< Chris ma è tardi... >>
<< Tranquilla Claire, so badare a me stessa. >>
<< Mh... >>
La stringo di poco tra le mie braccia e la saluto, avviandomi verso casa. Mi sento strana ed ho paura di essere attaccata di nuovo, quindi è meglio lasciarla andare con Ashton e allontanarmi il più possibile.
Cammino, cammino e cammino ancora, adesso sono vicino il Fight, fra dieci minuti sarò a casa e potrò finalmente riposare, questo "coso" al collo mi sta facendo impazzire.
Prendo le cuffiette dalla borsa e le metto alle orecchie, ma proprio mentre sto per premere play la vista mi si fa di nuovo offuscata e il dolore aumenta a dismisura. Le immagini scorrono come prima davanti i miei occhi, devo cercare di vedere chi è la figura a terra. Mi sforzo il più possibile e alla fine rimango paralizzata. È Harry.

Senza pensarci due volte inizio a correre verso il retro del Fight, è il mio istinto a guidarmi, devo correre ad aiutarlo.
Mi fermo affaticata davanti la piccola porticina metallica e, nel momento in cui afferro la maniglia, vengo scaraventata verso il muro. La testa mi fa male, il collo mi brucia e riesco ad aprire gli occhi solo quel poco per capire cosa sta succedendo: c'è odore di zolfo, tre uomini e... Harry.
Oh cazzo.
Mi tiro su a fatica e il cuore inizia a battermi veloce nel petto.
Non ci posso credere. Non posso.

Sento la paura invadere ogni singola cellula del mio corpo, un fastidioso tremolio espandersi nelle gambe e qualche goccia di sudore scorrere sul mio viso.

<< Christine? >>
Styles si è appena accorto che ci sono anch'io e la sua espressione è piena di terrore.
Forse non vuole che io sia qui.
<< Christine, corri via! >> le sue urla arrivano in fretta nelle mie orecchie, ma io non riesco a muovermi.
Non è possibile.
Sto sognando.

Devo andarmene e far finta di niente? No Christine, non puoi.
Harry è qui, davanti a me, disperato e infuriato, a combattere contro tre persone.

Cosa c'è di strano?
Perché ho così tanta paura?
Beh...lui ha due enormi ali nere sulle spalle.

Devilish Love. ||Harry Styles||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora