capitolo 5: per gelosia

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Diego arrivò subito alla taverna e si piazzò nel cortile alle spalle.

Si sedette su una panca lì intorno e si mise ad affilare la spada agitato, come se non avesse di meglio da fare.
Ci rimase per qualche ora, aspettando che Eve tornasse alla taverna,
ma fino al mattino seguente, non arrivò nessuno.
Infatti Evelyne rimase a dormire in spiaggia con Addison per il resto della notte.

Le luci dell'alba iniziarono ad entrare nel cortile dove Diego era steso a dormire sulla panca.
La luce lo svegliò e sentì la porta del retro aprirsi.
Si girò socchiudendo gli occhi, facendo finta di dormire, quando sentì entrare Eve ed Addison.
«Shh dormono tutti. Vieni entra» diceva Addison tenendo per mano Eve dietro di lui che rideva con i vestiti in mano.

I due faticavano a stare zitti e a non fare rumori, infatti la maggior parte dei pirati nella taverna si accorsero del rientro dei due.
«ho bisogno di farmi un bagno Addy. Vado sù, ci vediamo dopo» disse Eve prima di salire le scale per entrare in una camera libera.
Diego subito dopo entrò scosso, nell'atrio della taverna.
«Oh buongiorno» disse Addison dietro il bancone.
Diego lo guardò bronciato senza risponderli.

Seguì Eve ed entrò nella sua camera.
«Addison? Sei tu?» ripose lei dal bagno.
«No» disse Diego.
«D? Diego sei tu? Che ci fai qui!?» urlò scontrosa.
«Sono venuto ad avvisarti...»
«di cosa?» disse Evelyne uscendo dal bagno e appoggiandosi alla porta con nient'altro che un grande telo intorno al corpo.
«dobbiamo partire. Oggi.
Torniamo da tuo padre. Ci ha chiamati per una cosa, ci stanno aspettando» continuò Diego squadrando la ragazza dalla testa ai piedi.
«che diamine dici io non ne so niente! E non mi muovo da qui!» ripose Eve tamponandosi i capelli con una camicia.
«È URGENTE! DOBBIAMO ANDARE HO DETTO!» disse Diego tirandola dal polso.
Eve lo guardò con sguardo confuso.
«Io invece ho detto che non voglio venire! Vacci tu! Resto qua, sono fatti loro io non c'entro... E SMETTILA DI URLARMI IN QUEL MODO NON SEI MIO PADRE!!» si distaccó la ragazza.
«E INVECE TU VIENI!! CI RIFAREMO FUORI DI QUI. PENSERÀ LUI A PROCURARTI UNA NAVE ... MA ORA CI VUOLE DA LUI»
Eve sbuffò incrociando le braccia:
«...adesso ci penso... devo prima andare a parare con Addison...» disse decisa mentre stava indossando una lunga camicia; la ragazza infatti non aveva vergogna nel mostrarsi nuda dinanzi al ragazzo, mentre lui, si voltò verso la porta:
«guarda che partiamo subito, prendiamo una nave mercantile che sta per salpare» disse Diego con le mani in tasca mentre la guardava uscire vestita e sistemata.
Lei lo guardò imbronciata e scese nell'atrio.

«Addy!
Mi dicono che devo andar via... Tu... Vieni con me....
Vero?» disse arrivando alle sue spalle abbracciandolo.
«Quando?» rispose lui prendendoli il viso.
«Ora.... parto sulla nave che sta per salpare dal porto»
«ora? Sicura? Così all'improvviso!?» ribatté il ragazzo.
«Bhe si un'emergenza di famiglia a quanto dicono»

«io...
ora non posso Eve...
Fra almeno una settimana, fino ad allora sono ancora sotto contratto qui...» fece lui accarezzandole il viso perso nei suoi grandi occhi neri.
«Non penso possiamo aspettare una settimana.... » disse Eve rattristata.

Diego nascosto dietro la scalinata comparve all'improvviso:
«No Eve infatti, sbrighiamoci o la nave salperà»

«allora vai....
Ci rivedremo te lo prometto» disse Addison stringendo la ragazza.
«confido nella tua promessa Addy...» sorrise lei con gli occhi lucidi.
Fu l'ultima cosa che si dissero prima dell'ultimo bacio che Addison le lasciò sulle labbra, dopodiché Eve lasció con Diego la taverna... E l'isola.

Imbarcati sulla nave,
Eve non era entusiasta di tornare indietro, finalmente si sentiva diversa stando li, aveva conosciuto persone meravigliose. Era lì che voleva stare. E non aveva nemmeno salutato Helèna.
«non capisco Diego. È strano. Cosa vuole mio padre?»
«Ah non lo so... Vedrai che sarà un nuovo inizio Eve... un inizio migliore... questi sono pirati della peggior specie, meglio lasciarli stare. C'è di meglio credimi»
«Oh scusami, della peggior specie!!? Mi sembravi affiatato ad Helèna e agli altri... E ti lamenti proprio ora?»
«Oh... Nono...
Non è come credi...» disse lui voltando lo sguardo.
«avrai più successo altrove vedrai....
Credi a me» continuò prendendole la mano.
Eve lo guardò diffidente.
Arrivò la notte e poi il giorno seguente.

Eve si svegliò presto.

«ma... Dove siamo...?» chiese confusa guardando un porto di una città difronte a lei.
«stiamo sbarcando Eve...
Questa è Port Royal, magnifico posto...» disse Diego orgoglioso.
«scusami. E mio padre dovrebbe essere qui?»
«oh... Nono...
Ehm...
Tuo padre ci...
Ci raggiungerà...
Ci raggiungerà qui,
Nel frattempo staremo da qualche parte,
Insieme che dici?»
Eve lo guardò aggrottando il sopracciglio: «si come no» disse alzandosi e scendendo dalla nave.

«dove vai Eve! Attenta che qui li catturano i pirati!» disse lui raggiungendola.
«TZ! MA IN CHE RAZZA DI POSTO MI HAI PORTATA! CIOÈ DICO...
MA GUARDATI!
AVEVI DETTO PER UN INIZIO MIGLIORE MA QUI NON C'È NESSUNO DIEGO! NON VEDO PIRATI!»
«ah!vedrai! Un posto c'è...
Ti piacerà qui....»
Disse prendendola per mano e dirigendosi verso il centro del paese.

Arrivarono difronte un ostello.

«Bhe!? Che diamine sarebbe!?»
«oh entraci» disse Diego sorridendo.
Eve spalancò la porta rabbiosa e vide gente ben vestita al bancone intenta ad affittare le camere per la notte.
«Diego! Maledizione qua c'è gente ricca! Che pirati!» disse silenziosamente Eve.
«oh e aspetta!» gli disse lui prendendola dalla spalla.
Si diressero nel corridoio e l'uomo dietro al bancone sorrise ad Addison mostrando un dente d'oro brillantissimo.
Eve aggrottò lo sguardo mentre Diego aprì una porta mezza nascosta.

«TZ. cosa è? Uno sgabuzzino?» disse Eve.
«scendiamo» indicò le scale Diego.

Scesero la scala a chiocciola e iniziarono a sentire un baccano provenire dai sotterranei.

Eve scese di fretta, curiosa di cosa l'aspettasse e arrivata giù non credeva ai suoi occhi:
«c'è una taverna nella taverna!?» disse sorpresa.
«questo è il cuore della taverna!
Benvenuta ai "tre pugnali" la locanda dei pirati segreta più grande che esista!»
Disse Diego spalancando le porte.

«eeeee! Diego ragazzo mio! Bentornato!» disse un uomo abbracciandolo.
Eve era sorpresa di quel posto, aveva bocca e occhi spalancati.
«ciao Diego! Da quanto tempo! Hai portato un'amica vedo ehh?» dissero altri arrivando.
«È LA FIGLIA DI JACK SPARROW GENTE! VOLEVA CONOSCERVI!» urlò Diego tirandola a sé.
«È MISS SPARROW!» dissero i pirati della locanda stupiti.

Tutti l'accolsero e per tutta la notte si tenne un grande banchetto, con ottimo cibo, musica e tanto rum ovviamente.

Eve si stava divertendo, sembrava per un attimo che non stava più pensando all'accaduto.
Anzi sembrava molto essersi riappacificata con Diego, con cui ballò e scherzò per tutta la notte conoscendo nuovi pirati e le loro incredibili storie.

«sono stanchissima» disse Eve appoggiando la testa alla spalla di Diego.
«bhe? Riposati allora disse lui seduto accanto.
I due si erano accigliati in un passaggio sotterraneo che si apriva in un insenatura nella scogliera, proprio affacciata al mare.

Fù quello il loro posto magico per le tre settimane successive.

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora