Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2

capitolo 28: sbarco a Tortuga

Giunsero sull'isola.
«che bello essere a casa» disse Diego felice mentre guardava il porto con una mano sugli occhi, per il sole che lo accecava.

Subito dietro di lui lo raggiunse Helèna:  «che hai intenzione di fare?» gli disse.
«vieni con me... Andiamo a trovare mia madre alla locanda che ne pensi?»
Allora Helèna prese la scimmia in spalla e si diresse dietro Diego verso il centro dell'isola.
«non pensi di aver esagerato ieri con la ragazzina?» chiese Diego senza voltarsi.
«esagerato? Sono stata fin troppo clemente... Io ho imparato solo qualcosa quando avevo dieci anni da Angelica...
Si, la miglior spadaccina di sempre, ma i suoi insegnamenti erano faticosi...» spiegò ricordando i momenti passati sulla Perla.
Diego la guardava ascoltando incuriosito.
«...poi decisi di andare via, imparai il resto da sola...
Di nascosto mi allenavo nel fienile del collegio in cui stavo...
Poi sono andata via e me la sono dovuta cavare tutta da sola»

«possibile che nessuno ti ha mai scoperto!?» chiese divertito Diego.
«oh bhe... Una volta in realtà si»
Diego si girò verso di lei ridendo, in quel momento stavano attraversando il mercato pieno di merci che venivano da oltre oceano.
«come è successo?» gli disse prendendola dalla mano per evitare di perderla tra la folla.
«ehm...» Helena distaccó la mano: «sono stata beccata da una suora... Per evitare di essere espulsa a soli sedici anni mi sono fatta due mesi di punizione forzata,
e mi fu vietato di accedere al fienile» continuò a spiegare.
«e poi? Come hai fatto?»
«bhe ho imparato a scavalcare le mura di notte con Jack e mi trattenevo nelle locande in paese...
È stato lì, con gli altri pirati, che ho imparato tutti il resto...
Gli osservavo, i loro atteggiamenti, le loro mosse, gli ho studiati...
Mi sono trovata in parecchie risse... Inizialmente tornavo al collegio ridotta male e mi toccava camuffarmi per non farmi scoprire...
Finché non ho imparato a combattere...
Mischiando gli insegnamenti di Angelica con la mia personalità...
Sono stati bei momenti Diego.
Mi sentivo davvero fiera» concluse.

«però che donna! Devo stare attento a non finire a litigare con te allora!» disse scherzando.

Mentre i due si recavano alla locanda della "sposa fedele" dove vi era Arabella,
Addison ed Eve scesero dall'olandese con William.
«cara volevo congratularmi anche con te... Ho saputo che sei in dolce attesa... Sono felicissimo per voi Eve» disse William accarezzando la ragazza che arrossì.
«oh grazie will, lo sono anche io»

«quindi ora che si fa?» chiese Addison
«bhe vado a chiedere informazioni su mio padre a vecchi amici... Magari qualcuno sa qualcosa... ci vediamo dopo amore» disse Eve baciandolo prima di allontanarsi, mentre lui rimase a guardare fiero la sua piratessa che si allontanava dal porto.
William intanto, chiamò un pirata della sua ciurma per incaricarlo di un compito importante.
«Samuel! Devi fare una cosa per me» disse.
«ho bisogno che prendi un vascello il prima possibile per raggiungere la Giamaica... va dalla mia famiglia.
Annuncia innanzitutto dell'attesa di Evelyne Sparrow, dopo però va da Henry, e consegnali questo messaggio» ordinò William Turner consegnando al pirata una pergamena.
Il pirata obbedì e si allontanò dal porto, mentre Will si diresse sull'olandese per svegliare la nipote ancora dormiente.

«forza Rose! Siamo a Tortuga... Ti piacerà qui... Ci resteremo per un po'» disse scuotendo la ragazza dolcemente.

Rose si alzò non del migliore umore quella mattina, comunque, si cambiò e seguì il nonno giù dall'olandese ormeggiata sul porto.

«tieni gli occhi aperti Rose, qui vi sono i pirati della peggior specie» disse William camminando davanti mentre Rose lo seguiva dietro. Giunsero alla locanda, dove vi erano già Diego ed Helèna che salutavano Arabella e videro entrare i due:
«William! Vecchio lupo di mare che piacere rivederti caro mio!» lo salutò andandoli incontro Arabella.
«manco da tanto qui!» disse lui dandoli la mano.