capitolo 11: al chiaro di luna

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Nei giorni seguenti Eve restò dai Turner, un po' perché in parte erano una seconda famiglia per lei, un po' tentata da Addison.

Era mezzogiorno.
Eve insime a Carina e ad Elizabeth stava preparando il pranzo.
«mhh... vedo che te la cavi bene a cucinare Eve!» le disse Carina.
«oh bhe si... me l'ha insegnato mia madre... fin da piccola cucino biscotti per la ciurma di mio padre... in parte ne li dovevo... per quanto li stressavo» rispose ridendo lei.
«che fanno di speciale ora Jack e Angelica? Oltre a restare sempre giovani e belli anche a distanza d'anni... Sai è interessante questa cosa...» disse Elizabeth ridendo.
«oh perché non invecchiano? Dico fisicamente?» chiese Carina.
«no di regola no... vero Eve?
Restano con la stessa età e fisicità di quando Jack prese la spada» disse Elizabeth.
«si. Non sono cambiati di una virgola da ventiquattro anni....Però....
In parte non accettano molto questa cosa....» spiegò Eve.
«cosa c'è che manca a Jack ora?» disse ridendo Elizabeth.
«oh non gli manca nulla... Però temono per il fatto che un giorno dovranno perdermi.... Di questo proprio non se ne fanno una ragione...»
«oh pensandoci... Si è orribile...» disse Carina: «comunque giovani e immortali perché non fanno altri piccolini?»
«non possono... hanno avuto me prima di tutto questo... ora sono delle specie di Anime... mio padre è senza cuore... mia madre in realtà è morta ma vive con un cuore immortale...
Però sarebbe bello... Formare intere generazioni di individui immortali...
Ma non si può» concluse Eve ridendo.
«bhe si non ci sarebbe divertitmento... però il lato positivo è che possono vegliare tutta la generazione... quindi i tuoi figli Eve, e i tuoi nipoti...» continuò Elizabeth.

Le tre continuarono il discorso a lungo finché gli altri non si sedettero a tavola affamati.
«Quindi dopo vengo con te...
giuro nonno non me ne farò accorgere» disse all'orecchio di suo nonno Rose.
«cosa non dovrei aver sentito?» disse Carina arrivando.
«oh nulla mamma»
«dopo andrò nella grotta a controllare l'olandese... Sistemare qualcosa... Tua figlia verrà con me» spiegò Will: «punizione interrotta per un momento»

«si mamma eddai! Ho fatto un sacco di cose e sono stata buona lasciami andare!» la pregò Rose.
«e va bene» disse Carina dopo aver guardato Henry, «poi fila subito a casa»

«Eve»
«si Addy?» rispose lei sedendosi accanto.
«dopo prendiamo i cavalli e ci facciamo un giro... che dici?»
«buona idea, mi piace!»

La famiglia pranzò e dopo si divise. Mentre Henry, William e Rose andarono sull'olandese, Addison ed Eve si diressero alla stalla.
«io prendo questo bianco... Mi affascina molto» disse Eve arrivando vicino al cavallo.
«salici pure.
Prendo quello nero dietro... è il mio cavallo.
Dammi un attimo che ti raggiungo»

Ed Eve salì sul cavallo e uscì dalla stalla mentre Addison la raggiunse dopo con il suo.
«Bhe dove andiamo?» chiese lei.
«seguimi... Ci sono certi posti Eve, non vedo l'ora di mostrarteli»
E i due cavalcarono verso la foresta in pieno pomeriggio, illuminati dalla luce di un bellissimo sole.

Intanto sulla Costa Hispaniola...

Helèna uscì dalla locanda al tramonto e si diresse in spiaggia con Jack Junior.
«vuoi raccogliere le conchiglie Jack?
Ho la casacca piena che te ne fai di tutte quante»
Ma la scimmia insistette per mettere altre conchiglie nella casacca della padrona, e... Anche nella camicia.
«Oh e va bene ma sono le ultime due»

Mentre Helèna camminava sulla spiaggia notò sotto la scogliera un uomo sdraiato sulla spiaggia. Sembrava svenuto... O peggio....
«Ma che diamine?» disse Helèna avvicinandosi per guardare meglio.

«D..Diego!? Che ci fai tu qui!?» disse correndo verso il corpo dopo averlo riconosciuto.
Gli prese il viso e poi lo girò.
Era ferito, aveva un lungo taglio alla testa e qualche grande livido sulle spalle.
«Diego mi senti?» provò a chiamarlo scuotendolo.
«Respira ancora» disse alzando la testa dal suo petto.
«Diego svegliati dai» continuò preoccupata.
Poi lui sembrò aprire gli occhi per un istante. Provò a dire qualcosa ma Helèna non lo capì.
«E va bene... vieni ti aiuto»
E lo sollevò poggiandoselo alle spalle.
«poi mi spiegate perché mi trovo sempre io a salvarvi» disse trascinandolo per aiutarlo.

Arrivò dopo tanto alla locanda, era mezza sfinita.
«ma quanto pesi!?»
Poi alcuni pirati fuori la aiutarono a portarlo dentro e lo stesero su un tavolo.
«Qualcuno vada a cercare un medico!» urlò Helèna.
Nel frattempo gli prese il viso per controllare la ferita:
«bisogna mettere dei punti...» disse salda stringendo con un panno la ferita.

I due pirati che uscirono in cerca di aiuto rientrarono dopo tanto:
«Helèna non c'è nessuno disponibile al momento... massimo domani mattina» disse uno dei due.
«come domani siete pazzi!? Lui nel frattempo muore dissanguato!» disse alzandosi di fretta e dirigendosi verso i due.
«mi spiace signorina.... Non c'è altro che possiamo fare...»
Poi Helèna si voltò a guardare il ragazzo e riflesse un attimo.
«portatelo di su. Nella mia stanza. SBRIGATEVI!
portatemi ago, filo, rum e acqua calda muovetevi» ordinò.

Stesero Diego sul letto e gli aprirono la camicia.
Aveva tagli e lividi di ogni genere.
«ma che hai combinato Diego?» disse preoccupata.
«cosa volete fare signora?» le dissero i pirati.
«lo suturo io... ho fatto scuola per anni qualcosa l'ho pure imparata» disse Helèna rimboccandosi le maniche.
I pirati si guardarono preoccupati poi dopo che Helèna li cacciò uscirono via.
Helèna bagnò con del rum le ferite e dopo iniziò a ricucirlo quando Diego si svegliò per il dolore.
«shh... Stai calmo va tutto bene ti sto aiutando» disse Helèna.
«Eve» ripeteva Diego incosciente.
Helèna contorse le sopracciglia.
Dopo quando finì, Diego iniziò a riprendere conoscenza.
«Helèna sei tu?»
«già, sempre io» rispose pulendosi le mani dal sangue.

«che ti è successo?» chiese Helèna sedendosi accanto.
«non...non ricordo... sono caduto dalla scogliera...»
«non eri a Port Royal con Eve? Siete tornati entrambi?»
«sono venuto a cercarla... Dov'è?» disse Diego alzandosi con la spalla per sedersi sul letto.
«Diego sei debole devi riposare... e comunque Eve è andata via... è rimasta poco»
Diego sbuffò.
«che è successo tra di voi?» gli chiese Helèna rimettendolo a letto.
«complicazioni» rispose lui alzandosi del tutto e uscendo sul balcone.
«Diego...» lo chiamò Helena avvicinandosi a lui che era fermo a guardare la luna.
Non c'erano nuvole in cielo, era limpido... Si vedevano le stelle che brillavano insieme alla luna.
«mi hai riucito tu?» le chiese Diego voltandosi verso di lei.
«si» rispose Helèna poggiandosi al muro.
«sei brava» disse ridendo mettendole un braccio intorno al collo.
E restarono sul balcone per un po' a parlare con solo la luna ad illuminarli.

Quella stessa luna, della stessa notte, veniva vista anche  da Eve ed Addison dalla costa della Giamaica, che, dopo una meravigliosa giornata per la foresta, e bagni nelle fredde cascate, si fermarono in spiaggia con i cavalli.
«È tutto così stupendo» disse Eve seduta avanti ad Addison mentre lui l'abbracciava da dietro.
«giá» ripose lui intrecciandoli i lunghi capelli neri.
«non starai mica intrecciando nei miei capelli i fiori che stavano mangiando i cavalli vero?» disse Eve girandosi di colpo.
Addison si fermò a guardare il vuoto:
«ehm... Vedi dei fiori qui intorno?»
Poi Eve si voltò verso i cavalli e li vide a masticare dei fiori gialli.
«MA CHE SCHIFO!» urlò Eve ridendo e  saltando addosso ad Addison come per picchiarlo.
Lui le bloccò le braccia e la voltò di spalle per terra. Ora lui si trovava sopra mentre lei era bloccata sotto, e mentre Eve cercava di ribellarsi Addy ne approfittò per baciarla appassionatamente.
«vieni con me Addison... Viaggiamo insieme...» le disse Eve sussurrandoli all'orecchio.
«vediamo.... vengo con te solo se riesci a prendermi» rispose il ragazzo.
Eve rimase confusa.

Subito dopo Addison gli tirò fuori dalla tasca il rubino rosso e corse verso il suo cavallo nero. Ci salì e iniziò a cavalcare velocemente lungo la riva del mare.
«EHI! ASPETTAMI!» Urlò Eve salendo sul suo cavallo bianco rincorrendolo.

E così passarono quella lunga notte... Così come le altre passate insieme, erano fatti l'uno per l'altra.

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora