Rose finalmente si ricompose mettendo da parte la tristezza e facendo pervadere l'odio in tutta se stessa.
Vide i pirati tutti attorno alla neonata che parlavano tra loro, così per curiosità si avvicinò anche lei.
«avete salvato quella neonata lasciando sacrificare questi due... Come avete potuto farlo! E vi ritenete i più temuti tra i pirati!?» gridò attirando l'attenzione di tutti.
Helèna si girò a guardarla demoralizzata.
«finiscila Rose! Va via!» la gridò il padre.
Ma lei non si mosse, così un cenno di William fece prendere Rose in custodia da Diego per allontanarla.«che si fa ora William?» chiese Gibbs al capitano.
«nulla. Noi non possiamo fare nulla.
Spariamo da qui.
Ci terremo nascosti.
E cosa più importante...
Dobbiamo nascondere la bambina dove siamo sicuri che Lilith non la troverà mai» disse il capitano.
«i corpi li prendiamo noi...
Li porteremo in Giamaica, per seppellirli insieme sotto al faro» continuò Henry in lacrime sul corpo del figlio, mentre Rose piangeva guardando la scena vicino alle navi.«La verità...
È che Evelyne sarebbe morta lo stesso...
Non poteva vivere senza lo spirito di Lilith in lei...
Il fato è compiuto» annunciò Henry.William prese il comando di tutta la ciurma e pensò ad un modo per andare via da lì restando ignoti.
Avvolsero i due corpi morti dei ragazzi in delle lenzuola bianche, non prima di togliere loro alcuni oggetti personali, dopo, li portarono delicatamente sull'olandese voltante.
La tempesta iniziò a cessare, ma il cielo rimase scuro come fosse anch'esso in lutto per la perdita.«per le navi? Come si fa?» domandò Henry camminando con William.
«noi torneremo in Giamaica sull'olandese,
Gibbs e la ciurma navigheranno con la Perla con noi... calate tutte le bandiere.
che non si odano voci né rumori... Mantenete un profilo basso...
Dopodiché la Perla Nera verrà nascosta in Giamaica, nella grotta dell'olandese.... E la sua posizione dovrà rimanere ignota, in attesa di un nuovo giorno»«e per la bambina?» chiese Helèna mentre riprese la piccola tra le sue braccia per avvolgerla in un panno.
«la prenderete tu e Diego, camuffatevi e rimanete in incognito...
Prendete il vascello e recatevi in qualche cittadina spagnola...» disse William raccogliendo il rubino rosso da lì vicino e reincastonandolo nell'anelllo di Eve. Diego che nel frattempo era tornato dalla ciurma, fece uno sguardo odioso verso Helèna come per ribellarsi all'ordine di William.
«Trovate un convento...
E lasciatela alla loro porta con solo l'anello in un laccio, legato alla bambina»
Disse porgendo l'anello ad Helèna.
«La cresceranno lontana dal mondo pirata...
Ma voi dovete restare nei paraggi...
Rimanete a vegliarla...
E quando sarà abbastanza grande...
L'andrete a riprendere prima di riunirci insieme.
Fino ad allora vivremo nascosti,
Nessuno è più al sicuro» concluse William porgendo una mano sul capo della neonata prima di lasciare gli altri salendo sull'olandese, seguito da Herny, che portava stretta a sé Rose.Diego ed Helèna invece, salirono insieme sul vascello con cui erano arrivati, indossarono un mantello e partirono soli verso Siviglia.
Per tutto il viaggio non si parlarono,
Diego non la degnò nemmeno di uno sguardo, era arrabbiato con lei e da un momento all'altro poteva scattare un qualsiasi istinto che avrebbe precipitato la situazione.
Helèna faticava a zittire la neonata che strillava per la fame, quel poco che poteva fare era tenerla tra le braccia cullandola e cercando di calmarla:
«ti prego calmati» diceva scuotendola ancora in lacrime, quando: «ADESSO BASTA NON RIESCO A DORMIRE! VEDI DI ZITTIRLA SEI SOLO UN'INCAPACE» le disse scontroso Diego puntandole il dito.
Helèna alzò lo sguardo stanco e gonfio per i pianti continui, da giorni nè mangiava e nè dormiva per il dolore che provava e per gestire la neonata: «Come osi dirmi ciò? Sei solo un mostro cosa ti ha fatto questa creatura!» ribatté lasciando la piccola in un cesto e mettendosi faccia a faccia con Diego.
«quella creatura è un mostro. E TU INSIEME A LEI!!
TU!
CHE NON HAI MOSSO UN DITO PER PROVARE A SALVARLA!! TI SEI SEMPRE SENTITA INFERIORE A LEI E PER GELOSIA L'HAI LASCIATA MORIRE!»
«NON TI PERMETTERE DI INCOLPARMI, NON HO MAI VOLUTO QUESTO! EVE ERA MIA SORELLA!»
«NO LA VERITÀ È CHE TU NON VALI LA METÀ DI QUELLO CHE VALEVA LEI.
TU NON SEI MAI STATA SUA SORELLA. SEI SOLO UNA BASTARDA. RICORDATELO.
QUESTA NON È LA TUA FAMIGLIA NE QUELLA TUA NIPOTE. TANTO VALE CHE LA LASCI E VAI VIA DALLA MIA VISTA»
Helèna risentì pesantemente quelle parole, aveva gli occhi lucidi e stracolmi di odio e senza pensarci due volte si precipitò con le sue ultime forze contro Diego: «TI ODIO SEI ORRIBILE!!» gli urlò in un pianto spingendolo contro l'albero maestro e tagliandoli improvvisamente una spalla con il suo pugnale.
Lui, subito dopo il colpo, la respinse e si gettò sopra di lei bloccandola di spalle sul ponte e stringendoli violentemente il viso con una mano: «Puttana» le disse con ribrezzo a fior di labbra.Dopodiché non si trattenne dal far scendere la mano sul collo fino a stringerlo brutalmente nel tentativo di strangolarla.
Helèna non riuscì a muoversi, rimase bloccata sotto di lui che cercava di toglierli l'imponente mano dal suo collo, ma la sua forza non era paragonabile a quella dell'uomo. La faccia le divenne rossa per quanto le mancava l'aria e quando stava cessando di respirare, la forza di Diego che le premeva il collo iniziò a frenare, solo grazie al ripensamento avuto dalle strilla della neonata che si facevano man mano più insistenti, come se stesse capendo la situazione. Allora Diego iniziò a mollare la presa e la brutalità sul suo volto, data dalle ciglia aggrottate e dal labbro arricciato per il ribrezzo, iniziò a sciogliersi. Mollò la presa e rimase a guardarla sotto di lui mentre gli occhi li si riempirono di lacrime. Helèna iniziò a respirare bruscamente portandosi una mano sul collo dove provava un forte dolore.Si soffermò a guardare Diego, non credeva in ciò che si era trasformato. Nessuno dei due parlò, rimasero immobili, invece le strilla della bambina si facevano ancora più disperate.
«sono qui Vic... sono qui amore» rispose al pianto Hèlena, cercando di alzarsi mentre soffocava le lacrime dentro di sé. Diego la lasciò alzare senza distoglierli lo sguardo di dosso, notando finanche i pesanti segni che le aveva lasciato. Hèlena si sedette con Vic tra le braccia e con il fiato della donna subito la piccola si tranquillizzò, mentre Diego si alzò:
«scusa se non so gestire l'istinto di ucciderti con le mie stesse mani» disse come per andar via.
«già, istinto a cui crederò sempre.
Lo stesso istinto erotico che hai avuto quella notte passata con me su costa Hispaniola. E le altre solite....
Ti fa comodo sfogare la tua passione con me, solo perché non hai mai ottenuto l'amore di Eve.
Sei sempre stato al limite tra l'uccidermi e il desiderarmi e ti ha sempre dato fastidio, non è così? Quanto ti fa comodo Diego?» lo ricattò Helèna con la voce stroncata.
Dopo le parole della donna Diego non poté fare a meno che rifugiarsi sottocoperta a riflettere sul guaio.
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Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2
Adventure1775: La seconda parte de "la maledizione dell'erede" ambientata a distanza di 23 anni dal primo capitolo, ha come protagonisti Eve Sparrow, Addison Turner e gli altri personaggi principali della saga che si imbatterono in una nuova avventura. Consi...