Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2

capitolo 18: matrimonio su costa Hispaniola

La sera, come le altre del resto, Helèna e Diego uscivano per recarsi in paese nelle locande più affermate.

«ho sentito che c'è una festa nella locanda vicino al porto, daranno tanto cibo e rum gratis» disse Diego cambiandosi la camicia.
«che festa?» disse Helèna fuori alla spiaggia pettinandosi i suoi lunghi capelli biondi.
Diego uscì fuori con lei abbottonandosi la camicia: «un matrimonio»
«Oh fantastico! un matrimonio piratesco! Andiamoci subito!» disse Helèna alzandosi e correndo a lasciare la sua spazzola.
«Helèna ma non hai altro da metterti? Si sposa un mio amico! È anche un capitano!» disse Diego.
«ma perché tu hai altro da metterti scusa?» disse Helèna guardandolo inarcando le sopracciglia.
«e va bene andiamo a fare visita a qualche negozio ti va?» disse sorridendo Diego.

Così i due si recarono in paese.
«c'è un mercato qui vicino... Andiamo» disse Helèna indicandoli la strada.
Ci entrarono e c'erano molti indumenti, da eleganti a quelli più semplici.
«tu abbina qulcosa insieme... io prenderò una semplice giacca» disse Diego.
I due si divisero e si ritrovarono dopo vicino al bancone.
«che facciamo li paghiamo?» chiese Helèna.
«si» disse Diego sorridendo e mettendo i vestiti di Helèna sul bancone.
Dopo pagò con un bracciale d'oro prezioso e uscirono subito.

Diego indossò la sua lunga giacca blu con i dettagli dorati:
«che dici come mi sta?»
«Ma Diego fai un figurone! Non ti avevo mai visto così elegante sembri un capitano» disse ridendo Helèna.
«io dovrei cambiarmi, vado dietro al porto e ti raggiungo» continuò la donna.

Così mentre Helèna era a cambiarsi, Diego girava là intorno ad aspettarla, quando d'un tratto la ragazza lo chiamò.
«Diego! Psss!
Mi serve una mano!» disse da dietro un cespuglio.

Diego si avvicinò e vide la ragazza con una lunga gonna rossa che la copriva da dietro mentre avanti aveva due spacchi proprio lungo le sue formose gambe.
«da vera piratessa vedo» disse Diego sorridendo.
Helèna si avvicinò al ragazzo tanto da metterlo in imbarazzo e si girò di spalle a lui scostandosi i lunghi capelli al lato:
«aiutami a legarlo» disse mostrandoli il corsetto che si apriva sulla sua schiena pallida.
Diego prese i lacci e iniziò a stringerlo per poi finire con un fiocco sul fondoschiena.
«cosi va bene» disse lei sistemandosi i capelli e girandosi mostrando la camicia bianca che appena la copriva davanti.

Aggiunse i suoi effetti alla cintura legando un foulard insieme e indossò il suo amato capello.
«no questo no» fece Diego togliendonelo.
«ehi perché no?» domandò Helèna.
«per una volta tieni i capelli liberi» ribatté lui appendendo il capello ad un albero.

«vogliamo andare?» disse poi piegando il braccio come un gentil'uomo per accompagnare Helèna.
Lei gli sorrise e si appoggiò per poi incamminarsi insieme verso la locanda.

Quando entrarono la taverna era in piena festa.
Arrivò ad accoglierli Sebastiano, lo sposo.
«Ehi Diego! Alla fine sei venuto! Che piacere averti con me oggi!
Questa è Dora, la mia sposa» disse Sebastiano presentando la moglie ai due.
«tanto piacere» gli salutò anche Helèna.
«Bhe servitevi pure! C'è di tutto ragazzi!»

Così Diego ed Helèna si immersero nel pieno della festa...
Era un matrimonio ma comunque una festa di pirati, e come ogni festa piratesca che si rispetti tutti dovevano finire per ubriacarsi.

Passò appena qualche oretta e anche Diego ed Helèna sembravano andati.
Mentre Diego era al tavolo a giocare a freccette e a ridere con i suoi amici, Helèna se la spassava ballando sui tavoli con altre donne a ritmo di musica tipica spagnola.

«ehi Diego ma come hai fatto a stare con quella donna! Da anni è qui, ma nessuno è in grado di sedurla!» disse un suo amico.
«oh no... io... Lei mi ha trovato!» disse Diego ubriaco scoppiando a ridere senza senso con gli altri.