Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2

capitolo 22: ritorno alla realtà

Ben presto Addison ed Evelyne si ritrovarono sul vascello con Diego ed Helèna.
«Diego qui ho due coperte per i nostri ospiti! Così potrann...» stava dicendo Hèlena prima di fermarsi facendo cadere le coperte: «EVELYNE!?» Esclamò.

Eve sorrise e aprì le braccia per accogliere e salutare la sorella, infatti Helèna subito li corse incontro per abbracciarla:
«ma Addison anche tu! Mi spiegate che ci facevate su quell'isola!?» continuò.   Anche Jack junior era felice di rivedere i suoi amici.

«oh Helèna non puoi capire cosa è successo in questi mesi.... non saprei neanche da dove iniziare...» disse Eve prendendo tra le mani il viso di Helèna.

«già! Parecchie! Fortunatamente ci avete salvati, altrimenti chissà per quanto altro tempo saremmo rimasti su quell'isola!» ribbattè Addison.
«voi invece dove eravate diretti?» domandò Evelyne coprendosi con una coperta mentre Diego alle sue spalle cercava di aiutarla senza risultati, in quanto Eve si scostava da lui.

«Bhe... su costa Hispaniola... dobbiamo restituire questo vascello come promesso» disse Helèna sorridendo mentre guardava Diego.
«e già!» rispose lui: «lo stavamo usando per iniziare una bellissima avventura insieme... alla ricerca di un tesoro...» continuò Diego mentre Eve lo guardo sott'occhio.

«bhe l'avete trovato? Cosa cercavate?» domandò Addison
«ehmm bhe in verità...» abbassò lo sguardo Diego come vergognato del scarso risultato ottenuto.

Helèna scoppiò a ridere: «bhe no per niente! Siamo scarsi come pirati insieme! Siamo abituati a seguire un capitano non fare di testa nostra!» disse dando una pacca sulla spalla a Diego prima di dirigersi verso il timone.

«ah però... Un ottimo capitano... Vedo che hai fatto strada ragazzo» lo prese in giro Eve per poi seguire la sorella.
Diego la guardó con uno sguardo intollerabile.
«Tranquillo Diego... ama scherzare la nostra Eve...» disse scherzosamente Addison.
«Giá la tua Eve...» lo guardò impassibile Diego andando via.

In quel momento Addison capì l'intesa col ragazzo.

«quindi capitano? Dove siamo diretti?» disse Eve al timone con Hèlena
«costa Hispaniola primo ufficiale Eve»
«io... Ho bisogno di trovare i miei genitori Helèna... Devo raccontarli di quello che è successo»
«chissà dove possono essere ora Eve... Ho avuto il piacere di rivederli dopo anni... Circa quattro mesi orsono... A Tortuga»
«oh... Hèlena... Li hai rivisti?» gli sorrise Eve abbracciandola alle spalle.
«non sono cambiati per nulla...
Ma piuttosto... cosa devi raccontarli di tanto importante» continuò la donna bionda.
Nel frattempo le raggiunsero anche Diego ed Addison.

«Io... sono entrata in contatto con Lilith pochi mesi fa....» disse Eve tutto d'un fiato.
«COSA?» esclamarono insieme Diego ed Helèna.
«ma cosa stai dicendo eve...» sbuffò sorridendo Diego come per prenderla in giro.
Eve si alterò per la risposta di Diego.
«pensi stia dicendo stronzate? come fai a sapere quello che mi è successo!» disse innervosita Eve avvicinandosi faccia a faccia con Diego.
«bhe... detto così si....» stava cercando di parlare lui quando...
«ASSI? CHI TI CREDI DI ESSERE MOZZO?» cercò di spingerlo dal petto Eve senza spostare il ragazzo nemmeno di una virgola... In effetti era molto indebolita ultimamente.
Diego la guardó avvicinandosi in tono di sfida: «io c'ero quando è morta. Ho visto tutto con questi occhi sai!?
Ho aiutato parecchio il tuo paparino durante quella infernale spedizione della fratellanza contro Lilith...»
«ah bhe sei sicuro di aver visto bene? Ti sto dicendo che sono entrata in contatto con lei alla baia delle anime desolate...» continuava Eve gesticolando irritata
«nono... È impossibile la baia è perduta...» non le credeva Diego.

La lite si faceva intensa tanto che Addison ed Helèna si guardarono senza sapere che fare.

«HO DETTO CHE SENTIVO DELLE FITTE ALLA CICATRICE DIEGO. HO AVUTO DELLE VISIONI E HO ANCHE PARLATO SERPENTESE....»
«Che?» chiese curiosa Hèlena
«... HO RICEVUTO UN MESSAGGIO SULL'EREDE CHE PORRÀ FINE ALLA MALEDIZIONE... E SONO IO... È DA SOLA CHE POSSO SALVARMI» continuava sempre più insistente Eve.
«TI ABBIAMO GIA SALVATA EVE! SICURA CHE NON ERA SOLO UN SOGNO CHE HAI FATTO DURANTE LA TUA PERMANENZA SULL'ISOLA DEL TUO VIAGGIO DI NOZZE?»
«adesso basta Diego» disse con tono serio Addison avvicinandosi ad Eve, ma non fece in tempo ad arrivarli accanto che Eve senza più un briciolo di pazienza si scagliò contro Diego, ferendolo sul viso con una lama affilata.
«EVELYNE BASTA!» la rimproverò Hèlena mettendosi in mezzo ai due:
«Diego non pensi di aver esagerato!?» continuò dopo Helèna mentre tamponava la ferita al ciglio di Diego con un fazzoletto.

Eve si rese conto solo pochi istanti dopo del gesto che aveva commesso, quando lasciò cadere a terra il pugnale e svenne
addosso ad Addison.
«Eve ma che ti prende!» urlò lui prendendola in braccio.
Hèlena lasciò Diego per scagliarsi subito su Eve: «sdraiala per terra e diamoli un po' d'acqua... si sarà alterata per la lite» dedusse Helèna.

Addison guardó arrabbiato Diego che sentendosi in colpa per l'accaduto si recò sotto coperta.

Dopo poco tempo Evelyne si riprese, era ancora un po' scombussolata.
«amore come stai? Tutto bene?» disse Addison baciandoli la fronte.
«ss...si sto bene» ammise lei.

«Ottimo allora possiamo proseguire con calma...» si tranquillizzò Helena mettendo a sedere la ragazza.
«Eve facciamo così... io non posso sapere cosa hai visto e quel che è successo... ma se la cosa ti preoccupa io ti aiuterò piccola mia....» gli ammise Hèlena inginocchiandosi difronte a lei.
Eve li sorrise, iniziava a stare meglio.
«ora faremo così....» si alzò Helèna per andare al timone: «ora andremo su costa Hispaniola come pattuito... Dopodiché chiederemo informazioni riguardo i tuoi genitori... magari qualcuno sa la loro posizione... dopodiché lasceremo il vascello e vedremo come proseguire va bene ciurma?» continuò.

E il viaggio proseguì con molto silenzio tra i ragazzi... Un po' per la tensione creatasi poco prima, un po' per il mistero che soccombeva attorno alla storia di Eve....
Era segno che dovevano iniziare a temere qualcosa?