Addison ed Evelyne passarono tre mesi in totale su quell'isola sperduta.
Nulla sembrava aiutarli eccetto il grande falò che avevano appiccato sulla spiaggia mesi orsono e che alimentavano sempre di più col passare delle settimane.Si cibavano di quello che vi era su quell'isola e grazie alla fonte d'acqua dolce, riuscivano a tenere comunque una vita abbastanza dignitosa.
Avevano costruito una piccola capanna dove stare al sicuro da eventuali predatori e collaboravano perfettamente a vicenda, riuscendo a vivere giorno dopo giorno contenti del loro amore che coltivavano con passione.«quel fuoco sarà acceso da settimane se non mesi... e sembra non attiri nessuno...» disse Eve malinconica seduta a notte fonda sulla riva a guardare l'immenso oceano.
«ehy non ti abbattere prima o poi qualcuno lo vedrà e verrà a salvarci vedrai» disse Addison rassicurandola, sedendosi dietro di lei per abbracciarla.
«piuttosto ti senti meglio? La nausea è andata via?» continuò il ragazzo.
«oh si va già meglio... Avrò esagerato con quelle bacche questa mattina...» ribattè lei.
«bhe guarda che oltre quelle non hai mangiato nulla amore...»
«bhe si... Non ho fame ... Penso sia meglio andare a dormire, prima che passi il resto della notte qui»I giorni su quell'isola servirono ancora di più ad accentuare quel legame che si era instaurato tra i due...
Collaboravano perfettamente e si coprivano le spalle a vicenda per scampare ogni pericolo...
Stavano costruendo pian piano su quel posto, il loro nido d'amore.Giorni dopo verso l'alba Evelyne si svegliò per prima...
Sentiva la nausea per l'ennesima volta e decise di sedersi in riva al mare per riflettere un po'.
Quella mattina si sentiva stanca e aveva un gran mal di testa.
«caspita quest'isola mi sta distruggendo... e se invece non arriva nessuno....?
Passerò il resto della mia vita qui...
Senza sapere mai il mistero che soccombe intorno alla mia vita...
Bhe almeno starò sempre al sicuro con Addison....
...ma.... una vita da pirata è quello che mancherebbe...e se magari funzionasse il trucco delle tartarughe marine? Non penso sia folle come idea, DOPODUTTO.....» alzò il tono Evelyne parlando da sola:
«...Dopotutto è stato mio padre a raccontarla....
Suvvia Eve stai solo delirando» si disse prima di alzarsi.
«mi manchi papà» continuò guardando l'immenso oceano che la circondava mentre il leggero venticello gli spostava i capelli dal viso.Poi si soffermò a guardare il largo.
«caspita sembra una nave quel... quella? cosa...?
No Eve torna a dormire sarà meglio...»
E si girò per tornare al suo rifugio da Addison quando...
«mhhh» si disse per poi rivoltarsi.
Tornò sulla riva ed entrò in acqua fino alle ginocchia,
Si lavò il viso per poi portarsi le mani bagnate sui capelli fino al capo e si mise a guardare quell'enorme roccia nera che si avvicinava mentre le braccia le mantenevano quei suoi lunghi capelli corvini.
«ma quella roccia non c'era prima!?» urlò.Corse da Addison urlando e si sedette sopra di lui:
«Addison svegliati c'è una cosa che devi vedere!»
«Evelyne capisco che stai impazzendo su quest'isola ma così esageri! Non posso vivere per sempre così io!» disse lui rigirandosi facendo cadere Eve dalla sua schiena.
«No Addison ascolta. Lì fuori c'è qualcosa che si avvicina... So che è la decima cosa che avvisto negli ultimi giorni... Ma fidati quella non è una nuvola Addison!» disse aprendo le palpebre al ragazzo mentre aveva le pupille girate dall'altra parte.«DAI SVEGLIA ADDISON!» gli urlò l'ultima volta
«Oh e va bene! Che c'è!?» disse lui alzandosi stropicciandosi gli occhi.
Evelyne lo prese per mano e lo tirò fino alla riva: «guarda là!» disse la ragazza.
Addison cerco di aprire meglio gli occhi, non capiva o forse... Non ci credeva.Infatti, non lontano da lì... Un vascello attraversava le acque con sopra non più di due pirati.
«Bhe? Che fai? Ammiri l'alba scontenta di come sia andata quest'avventura?» disse Diego sollevando dolcemente con le dita il viso di Helèna.
«oh no figurati... Non punto tutta la mia vita alla ricerca di uno stupido tesoro nascosto su un'isola che nemmeno esiste... Tzz» ribbattè la donna.
«allora esaminiamo cosa è andato storto...
Innanzitutto l'isola esiste. Siamo noi che non siamo riusciti a trovarla in tutti questi mesi.
Numero due. non è un tesoro ma il cuore di zezura...»
«numero tre se non avessimo sprecato tempo a spassarcela per isole e taverne della migliore compagnia magari a quest'ora staremmo tornando si, ma con quella preziosa pietra magari» continuò Hèlena.
«bhe si in effetti hai ragione...
Ma sai... Mi sono comunque divertito... Da tempo non vivevo qualcosa di mio anche in modo stupido che sia... Sei stata di ottima compagnia Helèna...» concluse Diego sorridendo alla donna.
Helèna ricambio il sorriso.Non troppo lontano dal vascello...
«Bhe!?» disse Eve con le mani sui fianchi.
«bhe a me sembra...» disse Addison
«SEMBRA!?» gli urlò Eve
«Una nave. OK UNA NAVE CORRI EVE!» urlò Addison correndo verso la foresta.
«Ehi! EHY ASPETTA DOVE VAI!?» urlava Eve seguendolo.
«NON RIESCO A TENERE IL TUO PASSO ADDISON! SONO MOLTO AFFATICATA!» continuava correndoli dietro.«tieni queste Eve» disse Addison passandoli delle grandi foglie di palme.
«e che ci facciamo con queste?» chiese la ragazza
«bhe ci sbracciamo! Avremo più possibilità di essere visti»
«ok bene. BENE! andiamo!»
Corsero fino alla riva e iniziarono a saltare e sbracciarsi facendo segno con le grandi foglie.Più saltavano più quella nave sembrava avvicinarsi.
«si Eve... Ci hanno visti... La nave ci sta venendo incontro!» disse Addison con il fiatone per via di tutto quel saltare e sbracciarsi.
«evvai! Siamo salvi!» disse Evelyne saltando in braccio al ragazzo che la prese per le cosce e la baciò.«si hai proprio ragione Helèna» disse Diego dal vascello ripiegando il suo binocolo: «c'è qualcuno che chiede aiuto» continuò.
«bene ci mancava solo questa... Calo una scialuppa... Io resto qui e tu vai ad aiutare» si mobilitò Helèna.«vedi! Una scialuppa sta arrivando in nostro soccorso» disse Addison guardando la barca avvicinarsi con la ragazza ancora in braccio.
«fammi vedere un po'» disse lei girando la testa verso il mare.«aspetta, aspetta...» disse Addison soffermandosi a guardare il ragazzo dai capelli rossi intento a remare la barca:
«mi sembra di conoscerlo» continuò.
Eve scese dalle braccia del ragazzo e si avvicinò alla riva per guardare meglio.
«OH NO! E TI PAREVA!» disse lamentandosi.«che c'è Eve? Cosa c'è che non va? Preferisci stare qui?» disse Addison avanzando in mare come per velocizzare l'arrivo della barca.
Eve sbuffò.
La scialuppa arrivò a riva e...
«aspetta... TU SEI IL RAGAZZO DELLA LOCANDA! E...
EVELYNE!? CHE CI FATE QUI!?» disse Diego intento a scendere dalla scialuppa.
Addison gli allungò la mano come per ringraziarlo: «Oh Diego grazie!» disse.
Poi Diego si avvicinò ad Eve che aveva uno sguardo indifferente...
«Eve?» la chiamò, ma lei restando impassibile si avvicinò ad Addison per salire sulla sviluppa.
«ottimo penso che la salverò da qui per mollarla da qualche altra parte» pensò Diego.«Come ci hai trovato?» chiese Addison aiutando a remare la barca.
«ovvio ci spiava, tzzz» disse Eve.
«Ho smesso di seguiti Eve, fai quello che ti pare... sono partito con quel vascello lì in compagnia di Helèna...» rispose.
«anche miss Helèna è con te? Ci aspetta sul vascello allora!» disse Addison entusiasto.
STAI LEGGENDO
Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2
Adventure1775: La seconda parte de "la maledizione dell'erede" ambientata a distanza di 23 anni dal primo capitolo, ha come protagonisti Eve Sparrow, Addison Turner e gli altri personaggi principali della saga che si imbatterono in una nuova avventura. Consi...