Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2

capitolo 8: l'inizio di una nuova avventura

Evelyne uscì dalla locanda senza sapere seriamente cosa fare. Si sedette su una panca nei paraggi a guardare il mare.
«la spada di Tritone...
Black Rock Island....
Tomba di Poseidone....
Si l'ho sentita nominare....
I miei genitori devono sapere qualcos-aah» prese un colpo.

Jack, la scimmia, gli era saltata sulla spalla.
«Ehi che ci fai qui?» disse Eve prendendola dalla coda.
Le scimmia tirò fuori dalla tasca un rubino rosso e lo diede in mano alla ragazza.
«che....cos'è...? wow comunque grazie scimmiotta» esclamò prendendo il mano il rubino.
Lo guardò bene, le pareva famigliare... poi la scimmia le passò un bigliettino.
Eve lo prese e lo aprì:
«questo ti sarà utile...
L'ho preso in "prestito" da mr. Turner»
diceva il biglietto.

«mhh... Un messaggio di Helèna....
Si in effetti era la pietra del ciondolo di Addison... deve essere quella che portava al collo...»
Evelyne si voltò verso la finestra della locanda e si accorse che Hèlena era sparita:
«peró! Darmelo prima no eh?»
Subito dopo Eve salutò la scimmia e andò da dei pirati al porto.

«Salve gente, sapete se qualche nave sta salpando per Tortuga?» disse lei arrivando.
«salve miss, stanno preparando quella nave, trasporta rum di isola in isola... Parte fra qualche ora e dovrebbe far porto a tortuga fra tre giorni» ripose un pirata.
«perfetto» ripose lei andando verso la nave.

«salve marinai posso arruolarmi anche io? Mi serve un passaggio per Tortuga...»
«Ehy salve signorina Sparrow! Come va? tuo padre è tanto che non lo vedo...» disse una donna pirata dalla pelle scura.

«Ah bhe non lo so. Anche io non lo vedo da un bel po'...» ripose Eve.
«sali sei la benvenuta... io sono Annamaria... questa è la mia nave...»
«mh è una nave mercantile?»
«si, ci guadagnamo da vivere così noi... siamo pirati onesti... vero uomini?»
Eve si mise a ridere con la donna, e dopo qualche ora la nave lasciò il porto dell'isola.

Passò tutta la notte a guardare il rubino... Chissà a cosa servisse...
«magari mi riporta indietro da lui?» fantasticò.

«con chi parli?» disse Annamaria avvicinandosi.
«oh con nessuno... parlavo tra me e me» ripose Eve poggiata al parapetto della nave con il rubino in mano.
«ehi, che bello... Come mai hai tu il rubino?» disse Annamaria.
«ehm... me l'hanno dato... non so a che serve però...»
«dovrebbe appartenere ai Turner...se me lo fai vedere magari lo riconosco...»
Eve ne lo passò.
«si... È il rubino del diario di Carina Smith....
Grande donna...

È stata l'unica a trovare la mappa per il tridente di Poseidone si dice... Pensa un po'.... UNA DONNA...»
«ehi la ricordo questa storia... Quindi questo è collegato alla tomba di Poseidone?»
«esattamente... Penso serva per l'accesso alla tomba disse Annamaria riconsegnandole la pietra.
«e come ci si entra?»
«oh.. questo non lo so... solo Carina Smith ci è stata fin'ora, anche se ha praticamente svelato la rotta a tutti...»
«Carina Smith...?
Sai dove posso trovarla?» chiese Evelyne.
«si... è la moglie di Henry Turner...vivono in Giamaica loro» disse Annamaria.
«non C'è un modo per farmi sbarcare li?» domandò Evelyne.
«passeremo domani dalla Giamaica... Una volta lasciata a Port Royal devi andare verso Kingston...
C'è un piccolo paesino, poi su un'alta collina verso la scogliera vedrai un faro.
Seguilo... troverai delle case accanto, è li che abitano» le disse.
«È incredibile quante volte sto andando e tornando da Port Royal!» disse Eve stanca di sentire sempre quel nome.
«Farai un bel viaggetto ragazzina... Riposati ora» le disse Annamaria alzandosi e dandole una pacca sulla spalla: «ah... E ti conviene cambiarti... Nella mia cabina troverai qualcosa... da Port Royal a Kingston sono fissati con il catturare pirati... devi cammuffarti un po'» concluse la donna andando via.

Così Eve scese nella cabina del capitano e apri l'armadietto nella stanza, tirò fuori una lunga gonna rossa e una camicetta bianca e le indossò, levandosi la bandana e quella lunga camicia che indossava da giorni, tenuta stretta in vita dal corsetto.