capitolo 23: il malessere di Evelyne

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In tarda sera del giorno successivo, il vascello approdò su costa Hispaniola.
Tra i ragazzi non c'era stato nessun dialongo successivamente alla lite e mentre Diego se ne stava isolato, Eve era sempre più preoccupata.

La nave si fermò al porto, mentre Eve era assonnata sul ponte avvolta tra delle coperte.
«eve... siamo arrivati» la chiamò Addison senza infastidirla troppo.
«mhhh... davvero?» aprì gli occhi lei
«si... Tu resta qui... andrò con Helèna a cercare informazioni... ci vediamo tra poco» così Addison la baciò in fronte, indossò un lungo mantello e sparì con Helèna tra la nebbia della notte.

Eve si stiracchiò un po' e si rigirò a pancia in sù per guardare il cielo:
ci mise poco per rendersi conto di avere di nuovo la nausea.
Si alzò di colpo con la spalla rimanendo seduta sulle coperte e guardó il porto, dopo aiutandosi con il parapetto del vascello si sollevò e sentì dei rumori alle sue spalle.
«ehi Eve?» la chiamò Diego arrivandoli dietro. Lei si girò a guardarlo e poi si rigirò verso il porto: «non sono in vena di litigare Diego non mi sento bene al momento...» confessò la ragazza.

«nemmeno io... Volevo cogliere l'occasione per scusarmi con te...» disse avvicinandosi al parapetto con lei.
Eve si girò per guardalo in volto e notò il taglio che li aveva fatto sul sopracciglio.
«non era nemmeno mia intenzione ferirti. Non so cosa mi sia preso... Sono molto agitata ultimamente.... penso che dovrò riambientarmi tra la gente» disse la ragazza.
Diego la guardó sorridendo:
«Helèna e Addison sono andati a chiedere informazioni su Jack e Angelica?» chiese.
«si... Sento il bisogno di parlargli...» confessò Eve.
Diego gli accarezzò una spalla:
«vedrai che li troveremo presto»

Ma quel momento di riappacificazione tra i due fu interrotto dal malessere di Eve.
«oh no...» Disse prima di allontanarsi velocemente
«che ti prende Eve?» chiese seguendola Diego, per poi vederla accasciarsi per terra a vomitare.

«oh dannazione aspetta lascia che ti aiuti» corse da lei Diego prendendoli i lunghi capelli neri che li cadevano sul viso.
«stai sudando Eve... Sicura che non hai bisogno di un medico? Non potrai affrontare un altro viaggio ridotta così»

Poi Eve alzò la testa e si appoggiò alla spalla di Diego.
«sei sempre stato il mio migliore amico Diego. Ci siamo sempre aiutati a vicenda nel momento del bisogno... non voglio che tutto questo finisca per una presunta relazione che abbiamo avuto... non voglio più litigare con te» gli confessò Eve con gli occhi lucidi.

Diego in quel momento capì che il cuore della ragazza apparteneva ormai ad Addison... Ma avrebbe fatto di tutto per tenerla accanto e proteggerla... Anche come suo fedele amico... Dopotutto erano stati compagni di vita... Non avrebbe senso abbandonarla in un momento difficile per la sua vita.

«tranquilla miss... dimentichiamo quello che è successo, sai che sono sempre dalla tua parte...» la consolò lui...

Lei gli sorrise alzandosi,
«bene forse è meglio se troviamo un medico da qualche parte... Non puoi andare avanti così» continuò Diego...
«mhh sarà una cosa passeggera Diego, vado a prendere qualcosa per cambiarmi...» lo rassicurò lei allontanandosi quando...

«non pensi siano le mestruazioni Eve?» gli domandò lui: « di solito ti lamenti dei tuoi crampi... Io ne so qualcosa»

Eve si bloccò a riflettere un attimo.
Poi si girò di tre quarti verso Diego senza fiatare;

«cioè non che ne capisca molto ma... quando è stata l'ultima volta che le hai avute?» continuò a domandarli l'uomo poggiandosi al parapetto.

Eve abbassò lo sguardo contorcendo le sopracciglia come per cercare di ricordare.

«Eve?» la richiamò preoccupato Diego.

Lei non rispose.

«insomma non vorrai dirmi.... » disse sorridendo per poi farsi serio: «non l'hai fatto veramente vero?» gli chiese

«cone pensi tenga traccia di queste su un isola deserta!?» disse lei girandosi scontrosa.

«bhe non lo so ma in tutto quel tempo passato lì, almeno dovrai ricordarti di averle avute qualche volta....»

Eve contorse il naso...

«Pffff.... Maddai!» Diego gli si avvicinò: «niente niente?» gli chiese difronte a lei.

Lei mise una mano tra i capelli come per ricordare qualcosa.... Ma le uniche cose che aveva un mente erano le infinite notti trascorse ad amoreggiare con il suo Addison.

Poi scoppiò a ridere guardando Diego: «maddai non può essere! Cioè penso che sia colpa della vita stressante degli ultimi mesi vedrai...» si cercò di giustificare Eve.

Lui la guardava sconcertato, si creò
un' intesa tra i due tanto che sembrava parlassero solo con lo sguardo, finché Diego non li alzò all'improvviso la larga camicia che portava.
«Diego!» urlò lei ricoprendosi.
«oh... MADDAI SUL SERIO!?» urlò di più lui.
«cosa c'è!??» domandò lei continuando a gridare.

«okay allora... da migliore amico...

Sei ingrassata»

Gli confessò.

Eve scoppiò a ridere: «ehi stronzo!» fece per spingerlo e poi girarsi.

«che pensi di fare?» domandò lui dopo un lungo silenzio.

«non... Non lo so, ne parlerò con Helèna...e....
Addison....
Se proprio sarà necessario mi lascerò visitare da una lavatrice» ammise Evelyne.

Intanto Addison ed Helèna erano giunti in una locanda sul porto.
«vieni entriamo... qui avremo le informazioni di cui abbiamo bisogno»
Entrarono e camminando tra i pirati si recarono al bancone.
Helèna si sistemò sullo sgabello e attirò l'attenzione dell'uomo che stava servendo il rum.
«non penso che Jack sia mai stato qui... Confronto le isole e le locande che frequenta lui, questa sarebbe il degrado...» disse Helèna sorridendo con Addison.

Poi Mentre stava bevendo il suo rum un uomo conosciuto gli si avvicinò alle spalle: «Ehm.... Helèna.....» la chiamò.
Lei si girò confusa poi lo riconobbe: era lo sposo alla quale aveva fregato il vascello con Diego.
«Penso che hai qualcosa che mi appartiene» gli disse serio l'uomo.
«ehm io??» fece finta di non capire lei.
«si.... Mesi orsono sei stata vista girare nuda con Diego da un ostello fino al porto Helèna.... Non me lo sarei mai aspettato da voi»
Addison sputò il rum che stava bevendo per guardare Helèna sconcertato.
«non ero io!» si giustificò inutilmente la donna.
«helèna.... Vi abbiamo visti rubare la nave davanti ai nostri occhi.... Conoscendovi vi abbiamo lasciato salire ma.... Non pensavamo l'aveste portata via» disse un altro pirata accanto.

Helèna si giro verso il bancone... Possibile che erano stati visti? Erano soli quella mattina... Oppure... Erano solo ubriachi fradici...

«allora Helèna? La nave?» ribbattè l'uomo.
«ehm.... Si! Ve l'ho riportata! Era per un'esercitazione ragazzi! È proprio sul porto eh!» si giustificò lei alzandosi per abbracciare gli uomini mentre Addison rideva accanto.

«Ehi Frank... senti sai per caso qualcosa di Jack Sparrow? Se è passato dall'isola o di dove sia diretto?» chiese Addison all'uomo al bancone.

«no ragazzo. Il re non viene qui....
È salpato da Tortuga mesi orsono per delle faccende... Non si sa dove sia ora rispose lui.

«mhhh» si preoccupò Addison guardando Helèna.

«provate ad aspettarlo a Tortuga... Lì è sicuro che ci tornerà» consigliò Frank.

«ma chissà quando!»

«nono... Saranno massimo cinque mesi ragazzo... In quel periodo a Tortuga si terrà la famosa festa del capitano ricordi?»

«già è vero!» disse Helèna

«festa del capitano? E che sarebbe?» chiese Addy

«una grande festa annuale che dura all'incirca tre giorni... il re dei pirati sbarca a Tortuga pieno di tesori da spartire ai pirati... c'è musica e tanto divertimento... ogni anno ne combinano una» spiegò Helèna.

«già! Sono imperdibili ragazzo! In quest'occasione si riuniscono centinaia di pirati sull'isola! L'anno scorso c'ero anche io hanno fatto un'inaugurazione pazzesca con degli elefanti!»

«allora andiamoci, lo aspetteremo lì» concluse Helèna dando una pacca sulla spalla di Addison.

Addison ed Helèna uscirono dalla locanda seguiti dai due uomini per recarsi verso il vascello: «ecco a voi il vostro vascello! Sano e salvo ragazzi!» disse entusiasta Helèna una volta giunta al porto.

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora