capitolo 42: la resa dei conti

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Nel frattempo a Tortuga...

«Herny che diavolo è successo?» chiese William vedendo giungere il figlio al porto di Tortuga affannato e ferito.
«speravo solo di giungere qui prima... ma non c'è l'ho fatta...
Sono stato vittima di un naufragio»
«Stai bene?» gli chiese Angelica mettendoli una mano sulla spalla.
«adesso ascoltatemi» chiamò l'attenzione di tutti, mentre cercava di riprendersi: «Eve dov'è?» domandò l'uomo.
«non c'è... È partita con tuo figlio... si sono sposati e aspettano un bambino» raccontò Angelica.
«cavolo...
Ragazzi non porto niente di buono...
Ho scoperto che sta succedendo ad Eve...» iniziò a spiegare Henry.
«di che si tratta figlio?» domandò William.

«la faccio breve,
La maledizione di Eve...
Non è mai andata via perché essa cela lo spirito di Lilith»
«non capisco cosa intendi» lo interruppe Jack.
«una volta morta lo spirito di Lilith si è legato all'unica cosa rimasta viva per mano dei suoi poteri, dalla quale potesse in qualche modo trarre energia vitale....
La maledizione di Evelyne»

I pirati rimasero inorriditi.

«quanto sei sicuro di questo?» gli domandò Jack.
«più del dovuto...
Evelyne mostra comportanti diversi il più delle volte, questo perché Lilith corrompe la ragazza con visioni e diventa tutt'uno con il suo corpo.
Una parte di Lilith vive nel corpo di Evelyne per via della maledizione, è come se non fosse mai andata via... che stesse governando Evelyne per giungere ai suoi scopi...
Di questo passo penso che sta solo aspettando il momento adatto per entrare in gioco...»

«non c'è nessun modo per cacciarla via?»

«è questo il punto... Adesso vive solo nella sua maledizione, creando sì, grandi problemi ad Eve... ma così...
una tiene in vita l'altra....
Anima e corpo sono entità distinte ma che si completano a vicenda...» spiegò Henry sotto gli occhi afflitti di Angelica.

«c'è la possibilità che si liberi dal corpo... E in caso accadesse?» stava domandando William prima di essere interrotto da un cambio atmosferico improvviso.
Una tempesta scurì tutto il cielo e un forte vento si abbatté sull'isola.
«che diamine succede ora?» disse Will guardando il mare agitarsi.
Jack si mobilizzò: «...c'è solo una persona che si presenta portando con sé venti e tempeste...»
Tutti si voltarono verso di lui.
«LA MIA CIURMA SULLA PERLA! ANDIAMO A BLACK ROCK ISLAND ORA.» Ordinò il capitano mobilitandosi subito con i suoi uomini.
«Jack! Noi ti raggiungiamo sull'olandese!» urlò William.
E le due navi salparono nella tempesta, anche se la Perla, veloce e possente com'era, in un batter d'occhio sparì tra le alte onde.

E le due navi salparono nella tempesta, anche se la Perla, veloce e possente com'era, in un batter d'occhio sparì tra le alte onde

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Black Rock Island

Eve era a terra, in quel tumulto era svenuta...
«Evelyne...
Evelyne!» la chiamava la voce nella testa...
O almeno credeva, perché quando aprì gli occhi, si rese conto che tutto quello che stava immaginando era reale.

Si sollevò con la spalla guardando impaurita quella scena... Era come se il sogno la stesse perseguitando.
Si poggiò con le mani dietro e cercò di allontanarsi trascinandosi il più velocemente possibile, almeno per quel che poteva.
«No Evelyne non scappare...
Io sono tua amica...
Abbiamo condiviso tanti anni insieme...
È così che mi saluti?»

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora