capitolo 36: i preparativi

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Henry all'alba partì con una carrozza fino a Kingston, da lì, prese un vascello che l'avrebbe dovuto portare a Tortuga il giorno stesso, per la festa del capitano...
Almeno avrebbe... Perché quello in una tempesta che incontrò durante la navigazione... Subì gravi danni e in men che non si dica naufragò nel Mar dei Caraibi.
Giorni dopo i sopravvissuti furono ritrovati e soccorsi, per poi essere portati sulla costa di Cuba, in un paesino nei pressi di Santiago.
Fortunatamente tra i pochi sopravvissuti vi era Henry.
«dove sono?» chiese ad un uomo che lo stava soccorrendo sulla costa, per le ferite che riportava.
«a cuba signore...» rispose lui.
Henry si fermò e guardò il mare: «ormai è troppo tardi» disse con sguardo disperso.

Tortuga, tre giorni prima.

Eve si alzò presto, uscì sul balcone della sua camera ancora in camicia da notte e scorse il sole che si stava innalzando nel cielo. Era l'inizio di un nuovo giorno, che l'avrebbe finalmente legata a Addison.
I colori dell'alba le illuminavano il viso e quel leggero venticello sembrava profumare di mare.
Tutto intorno era molto silenzioso... Eccetto... Beh il giardino... Dove Rose stava facendo baccano con Helèna, come loro solito.
«mi hai promesso che è un amichevole e che non devo ferirti per la festa, ma cavolo! Non so per quanto resisterò ancora senza dissanguarti se continui così capitano!» disse Rose ridendo mentre sciabolava con Helèna appena guarita.
«tu giochi sporco ragazza!» ribatté ridendo Helèna.

Eve rise con loro vedendole dal balcone:
«non avete mica intenzione di presentarvi come due damigelle dissanguate spero!» disse chiamando la loro attenzione.
«ohhh ferma! Guarda chi c'è! La sposina è pronta per andare all'altare immagino!» la stuzzicò Helèna.
«allora aspetta che la damigella prenda il suo mazzo di rose rosse! Così si confonderanno col sangue e non si noterà nulla!» ribatté Rose.
Le tre risero insieme, quando a raggiungere Eve, fu Addison che la colse alle spalle poggiandoli le mani sul pancione.
«dormito bene mia sposa?» gli chiese il ragazzo sussurrandoli all'orecchio.
Eve alzò la testa per il solletico sorridendo, per poi girarsi faccia a faccia con il ragazzo.
«non lo sono ancora, devi aspettare ancora un po'» disse ridendo prima di baciarlo.
«alla fine hai mantenuto la promessa Addy... mi stai davvero sposando» disse Eve mentre si specchiava nei grandi occhi chiari del ragazzo.
«io le mantengo le mie promesse... Ricorda... Fino a che quel fiore  appassirà» disse riferendosi all'anello di Elicriso datoli sull'isola.
«oh già! Il fiore immortale!» ribatté Eve mostrandonelo ancora al dito insieme all'anello col rubino rosso.
«rimane il mio preferito, non lo scorderò mai» continuò.

Intanto sull'isola iniziarono a giungere pirati di ogni genere per la maestosa festa annuale e iniziarono già i preparativi.

Nella camera della ragazza giunse Diego, che li beccò entrambi immersi nel loro amore.

«non vorrei disturbare ma non porta male vedere prima la sposa?» li interruppe Diego stuzzicandoli.
«oh per noi è un caso apparte... Il pancione già dice tutto...» disse sorridendo maliziosamente Addison.
«eccome se l'ho notato! Ormai è una palla di cannone che sta per esplodere!» la prese in giro Diego.
Eve gli sorrise e l'abbracciò:
«grazie Diego... per tutto quello che sei stato per me e tutto quello che ancora sarai» gli disse con gli occhi lucidi mentre il ragazzo l'accarezzò.
«sai che ti seguirò ovunque mia piccola Eve... bhe eccetto a letto, li vi lascio tranquilli» continuò scherzando l'uomo.
Dopo i due uscirono lasciando la ragazza sola per prepararsi.

Ma intanto nell'altra ala...
«DONNAA!» urlò Jack spalancando la stanzetta accanto, dove Angelica era tranquilla a godersi un bagno caldo nella tinozza con i suoi oli profumati.
«pero de todos modos Jack! ¿¡También hoy!?» ribbattè urlandoli contro la donna.
«SI! ANCHE OGGI TI STRESSO! POSSO SAPERE DOV'È FINITO IL COMPLETO BUONO! INSOMMA, DEVO MARITARE QUEI DUE E NON HO NIENT'ALTRO CHE QUESTI STRACCI!?» urlò Jack affacciato dalla porta.
«oh Jack! Ho detto a Gibbs di prendere i vestiti dalla Perla e di portarli qui! Se non ci sono prenditela con lui! ¡y qué diablos!» sbraitò Angelica.
«ooo MASTRO GIBBS!» gli urlò dalla finestra, ma sotto c'era solo Scurm ad aiutare nei preparativi.
«le serve qualcosa capitano?» gli chiese Scrum.
«va subito al porto sulla perla! Vedi di prendermi il vestito buono e fa in fretta mozzo!» ordinò, e Scrum subito corse.

Nel frattempo William era in piazza a sistemare con Arabella i fiori per le nozze.
«tutto bene Will? Non sei felice per tuo nipote?» chiese Arabella.
«oh lo sono eccome! È per Henry che sono preoccupato... A quest'ora dovrebbe essere arrivato da un pezzo...»
«oh tranquillo Will! Se non è qui non è tanto urgente la faccenda! Vedrai che si farà vivo! Ora vai a farti un bagno e vestiti come si deve capitano... Ah ...
E vedi di vestire come una signorina quella pazza di tua nipote! Magari la convinci a mettere il vestito buono!» esclamò Arabella, mentre William ridendo tornò alla locanda.

Mentre che Jack, era mezzo nudo sul balcone, ad aspettare il suo abito, Angelica uscì dalla stanzetta tutta in ghingheri e adornata a dovere... Proprio come una regina.
Jack spalancò gli occhi e subito gli corse incontro: «Oh mi amor! Sei meravigliosa mia donna adorata!» esclamò lasciandoli baci sul collo. Angelica si distaccó con un sorriso vispo sul volto: «lo so mio caro, lo so» dopo si voltò di spalle all'uomo: «ayúdame a cerrar esto» disse riferendosi al vestito che slacciato come lo aveva, mostrava la spalla nuda e scopriva parte del fondo schiena.
Jack la guardó soddisfatto: «eccerto che lo chiudo! Non vorrei mica si mettesse a sbirciare quel Turner negli affari non suoi!» esclamò allacciandoli la veste.
La donna infatti, portava un lungo abito rosso scuro, che, poggiato su una sola spalla le cadeva delicatamente risaltandoli le forme. Il tutto, era stretto al cinto con una cintura marrone che stringeva un lungo pugnale come simbolo della sua possenza, ed era agghindata con preziosi gioielli che indicavano il suo alto stato sociale rispetto gli altri pirati.

Una volta stretto a dovere il vestito, Jack la voltò stringendola sui fianchi aspettandosi un bacio, ma la donna se lo scollò facilmente andando a pettinarsi alla toeletta: «orsù Jack vedi di metterti qualcosa addosso sei imbarazzante amore» gli disse bevendo dell'acqua mentre lo guardava riflesso nello specchio.
«mia adorata con tutto questo ben di dio?» ribbattè lui mettendosi in mostra nudo com'era.
Angelica lo guardò ridendo e li lanciò addosso il bicchiere d'acqua che stava bevendo: «e puzzi di rum, mi amor...
va a lavarti, ci sono degli oli favolosi nella tinozza»

Pirati dei Caraibi - La maledizione dell'erede parte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora