capitolo 1

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"A tutti coloro che sono cresciuti nel buio. Vi auguro di trovare il vostro sole e seguirlo sempre"




Grace

Avevo sei anni quando affrontai il primo anno al collegio Artemis.
Dopo quello ce ne fu un altro, poi un altro e altri otto.
All inizio non era male,  ma più gli anni passavano, e più quel posto diventava sinistro.
Rumori strani nei corridoi di notte. Ombre che si riflettevano sui muri, ma che non appartenevano a nessuno. Sussurri, oggetti che ai spostano, vento gelido anche se ogni finestra era chiusa.
Giravano mille storie su quel posto.
Storie di fantasmi, spiriti.
Tutte cose a cui la gente solitamente non crede.
Per me erano tutt cavolate, si, qualche mistero in quella scuola c'era, ma non fantasmi.

Tutti pensavamo che prima o poi quelle sanzioni sarebbero sparite, ma non successe.
Quest' anno sono ancora qua.

Quando i miei mi lasciano di fronte al cancello del collegio sento un brivido di freddo scorrere sulla schiena. Era la stessa sensazione che avevo ogni anno.
- Ciao, tesoro, torniamo a prenderti a giugno. - mi saluta la mamma sporgendosi dla finestrino.
Ovviamente non sarebbero venuti a natale, o al ringraziamento, tantomeno a Pasqua. Non mi volevano un giro mentre lavoravano.
Non mi volevano tra i piedi e basta.
Varco la soglia della mia solita camera nel dormitorio femminile, quella che occupavo da quando avevo sei anni e che avevo personalizzato.
Le pareti di un leggerissimo giallo pastello, la grande finestra che dava sul cortile esterno, la scrivania disseminata di libri e quaderni.
Butto la valigia sul letto e inizio a disfarla.
Mentre metto l ultimo maglione nell' armadio, sento bussare alla porta e entra Elian.
- Avrei scommesso cento dollari che quest' anno non saresti tornata. - dice il mio migliore amico con un sorriso raggiante in volto.
Corro ad abbracciarlo. - Non mi vuoi più? - domando scherzosa.
- Gracie, sai che senza di te qua sarebbe un mortorio. - mi arruffa i capelli con la mano.
Sorrido. - Lo so. -
Quando toglie la mano dalla testa si dirige verso la porta. - Oggi arrivano anche i nuovi, spero che non li traumatizzino con le storie. - ride, ma sappiamo che anche noi siamo stati spaventati per anni dalle storie spaventose che giravano per scuola.
Sospiro. - Sicuramente lo faranno. - soprattutto Jack Huston, era forse peggio di me, ho detto forse, e amava spaventare i ragazzini che entravano per il loro primo anno. Ha diciassette anni ma si comporta come un dodicenne.
Elian mi saluta. - Ci vediamo dopo, Gracie, torno in camera prima che gli spiriti mi prendano, o le sorveglianti. -
Rido e quando chiude la porta torno a finire di svuotare le valige.

Un ora dopo, finalmente ho finito di sistemare la stanza.
Mi siedo sul letto, osservando quello al lato opposto della stanza. Avrei avuto una compagna quest' anno? Spero di sì.
La porta che si apre blocca i miei pensieri. Penso sia Elian, ma con mia grande sorpresa, sbuca una ragazza.
Aveva l aria spaesata, sicuramente affascinata dalla bellezza della struttura. È snella, con lunghi capelli ondulati. Ha delle cuffie lilla intorno al collo e un trolley decorato con la stampa mimetica dietro.
- Ehi. - la salutai con un sorriso gentile.
Lei mi guarda. Un po' spaventata.
- Oddio, hai già conosciuto Jack. - suppongo. - Tranquilla, nulla di quello che dice è vero. -
Lei scuote la testa. - È vero. Tutto vero. -
Certo, come no.
Faccio tacere i pensieri e mi alzo per renderle la mano. - Sono Grace, suppongo che tu sia la mia nuova compagna di stanza. -
Lei mi sorride. - Supponi bene. - stringe la mia mano. - Mi chiamo Lilian, ma chiamami Lili. -

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