Capitolo 3

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Grace

Il mattino seguente la sveglia suona alle 6 in punto.
Mi sveglio con il cervello già attivo al 100% mentre la mia compagna dia tanza sembra uno zombie.
-Lili, buongiorno.- la saluto.
Lei mi fulmina con lo sguardo assonnato. -Prima di colazione, non esisto.- ribatte lei mentre si pass ale mani sul viso.
Ridacchio. -Come vuoi. Vado a lavarmi i denti.-

Le sei del mattino è un' orario orribile, ma almeno la giornata comincia con una bella colazione.
La mensa del collegio è ottima, probabilmente hanno uno chef stellato in cucina.
-Buongiorno, Grecie. - mi saluta Elian, già seduto al nostro solito tavolo.
-Buongiorno. - mi siedo di fronte a lui. -Lili, ti presento Elian. Elian, lei è Lili.-
Lei arrossisce un po' e lo saluta timidamente.
Anche lui sembra diventare rosso sulle guance.
Trattengo il mega sorriso che mi sento spuntare guardandoli.
-Lili, siediti qui. - batto la mano sulla sedia più vicina a Elian. Mi sa che mi divertiró molto.
-La divisa come ti sta?- le chiedo. Questa mattina aveva paura fosse troppo piccola per lei.
-Bene, è perfetta. - è entusiasta di essere qui.
-

Dopo colazione ti porto a fare un tour della scuola, tanto le lezioni iniziano domani.- le dico.
Annuisce sorridendo. Prende un boccone di uova strapazzate e le si illuminano gli occhi. -Ma come le fanno queste uova? Sono strepitose.-
-Ho paura di saperlo, ma si, sono ottime.- commenta Elian. Poi il sorriso gli vacilla. -Eccolo.-
Non faccio in tempo a girarmi che sento la sua voce dietro di me.
-Ma buongiorno!- la mattina è ufficialmente rovinata.
-Jack. - dico fredda.
-Grace.- ribatte con la mia stessa freddezza.
Lili passa lo sguardo da me a lui. -Bé, questo non me l aspettavo. Ciao, Jack, come stai?-
La fulmino con lo sguardo. -Non fraternizzare col nemico.-
Jack mi ignora. -Lili! Ciao, bellezza. Sto una favola. Sicura di voler stare a questo tavolo? - indica dietro di sé. - Vieni da noi. Ci si diverte di più. -
-Sparisci, Jack. - lo avvisa Elian.
Ovviamente lo ignora. -Fammi sapere. - e se ne va.
-Quanto è stronzo. - commenta Elian.
-Che è successo?- chiede confusa Lili. Giustamente lei non sa niente.
-Ci sono della faide tra di noi.- rispondo mentre con tranquillità mangio i miei pancake.
-Perché?-
Alzo le spalle. -Li ho "traditi".-
Me ne pento? Un po'.
Lo rifarei? Si.
Mi guarda esortandomi. -Va avanti. -
-Te lo spiegherò dopo.-

Dopo aver finito di mangiare lasciamo Elian e iniziamo a girare la scuola.
-Da questa parte ci sono le aule. Ci sono studenti dagli otto anni ai diciotto, quindi troverai molti bambini.- le spiego.
Le aule sono molto grandi e quelle dei più piccoli sono decorate con i loro disegni.
Cambiamo area.
-Qui troviamo i vari laboratori. Chimica, scienze e cose così. Domani ci consegneranno i moduli dei vari corsi. Se ne deve scegliere almeno uno. -
-Quali sono? - mi chiede Lili.
-Troppi, ma i più belli sono letteratura, chimica e arte. -
-C'é un corso di musica?-
Ci penso un attimo passandoli in rassegna tutti. -Mi sembra di sì, ma controlla bene domani.-
-Io amo la musica! Spero ci sia eccome.- il suo sorriso è splendente.

Proseguiamo il tour.
Saliamo al terzo piano. -A destra ci sono i dormitori maschili, a sinistra quelli femminili. Che c'è? -mi fermo quando vedo che non mi segue.
-Non mi va di passare di qua. - dice, ma sembra tremare.
-Lili, tutto ok?- mi avvicino a lei. È un po' pallida.
Mi prende per il polso. -Andiamo giù. Devo dirti una cosa. -
Mi faccio trascinare per le scale.
Arriviamo in due minuti netti fuori in giardino.
-Che hai?-
-Questo posto... Non mi piace. Mi inquieta. -
Bene, Jack l'ha corrotta con i suoi discorsi dei fantasmi.
-Ascolta, non esiste nulla di tutto quello che Jack ti ha detto. -
Scuote la testa. -Ma io ho visto qualcosa.-
-Che cosa? - chiedo calma.
Si gaurda in torno. -Una figura. Ha attraversato il corridoio, passando da una stanza all altra. Ma in quel punto non ci sono porte.-
-Riprendi fiato. -
Inspira ed espira. - Scusa. Ma so quello che ho visto.-
-Non ne dubito. Ma potresti aver visto una vera persona o forse era una tua impressione. -
-Forse, ma quelle sensazioni.... - scuote la testa. -C'é qualcosa.-

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