capitolo 19

62 7 0
                                    

Lili

-Lili, torna indietro.- sussurra Grace alle mie spalle.

La ignoro e continuo a seguire quella donna.

Penso di non aver mai avuto così tanta paura in vita mia.

Eppure, ora non ne ho minimamente.
Ogni singola parte di me pensa solo a seguire la strada aperta di fronte a noi.
-Lili. Penso che dovremmo tornare indietro. -

-Si sono invertiti i ruoli? Da quando hai paura?- la canzono mentre mi raggiunge.

-Ah ah, che simpatica. Non ho paura.- mi corregge. -Non mi fido di questa storia. -

-Che intendi?-

-Stiamo seguendo una donna coperta di sangue in un passaggio aperto in un qualche magico modo dentro delle fogne, ti fidi a fare una cosa del genere?- alza un sopracciglio.

Non nego che abbia ragione, ma per una volta voglio seguire il mio istinto.

-La donna non è più qui.- noto trovandomi di fronte un lungo corridoio.

-Ah, bene. - il tono sarcastico di Grace mi fa alzare gli occhi al cielo.

Continuo ad avanzare. -Seguiamo il corridoio. -

Grace sbuffa ma mi segue.
La strada diventa sempre più buia man mano che ci inoltriamo più in profondità.
L'aria si fa sempre più fredda.

Ho la stessa sensazione di quando sentiamo quella presenza tra i corridoi di scuola o nel nostre stanze.

Ad un tratto vengo sorpresa da una luce che arriva dalle mie spalle.

Mi volto e trovo Grace con la torcia del telefono accesa.

-Troppo buio qui. Dove stiamo andando?- si guarda indietro. -Non mi piace per nulla questa situazione.-

-C'é una luce lì.- indico in fondo al corridoio.

Un fuoco bagliore illumina la fine del tunnel.

-Andiamo.- la incoraggio, con una stra a infezione di coraggio un me.

-Ovvio, seguiamo la luce in fondo al tunnel, magari finiamo in paradiso. - la vena sarcastica di Grace mi fa sorridere.
Come fa ad averla anche in queste situazioni?

Non lo so ma mi piace. Mi tira su di morale.

Raggiungiamo la fine del corridoio poco dopo.

Ci ritroviamo un una stanza di pietra illuminata da delle candele.

-Dove siamo?- chiedo.

-Non lo so.- Grace è stupita quanto me di ritrovarci qui.

Vedo il suo volto sbancare nel momento in cui posa lo sguardo sul pavimento di fronte a noi.

Seguo i suoi occhi e mi pietrifico.

-Quella è...- balbetto, incapace di poter proferire altre parole.

Grace deglutisce. -Proprio lui.-

Un gigantesco pentagono rosso disegnato sulle mattonelle di pietra.

-Quella è vernice. Vero?-

-Spero.-

Non ne sono per nulla sicura.

Sento il click di una fotocamera.

Grace scatta almeno dieci foto all'ambiente. Poi mi prende per il polso.
-Andiamocene. Ora - enfatizza l'ultima parola, come se fosse una questione di vita o di morte.

Artemis CollegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora