capitolo 33

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Elian

Sono rimasto senza fiato quando ho visto Lili scendere quelle dannate scale. Non ho mai visto una scena più perfetta di questa.

Non capisco mai cosa mi succede quando siamo insieme. Il mio cervello va in pappa e sento un uragano dello stomaco.

Le porgo la mano per aiutarla a scendere dal taxi che ci ha accompagnati al piccolo teatro che si trova in città.

-Grazie.- mi dice lei rivelandomi uno dei sui incantevoli sorrisi.

Fanculo, sono perso.

-Andiamo.- la prendo sotto braccio e saliamo i gradini verso l'entrata dove gruppi di persone sono riunite per farsi controllare i biglietti.

Superiamo i controlli facilmente. -Godetevi il concerto, signori.-

Ci accomodiamo al nostro posto sulla piccola balconata. Da lì possiamo vedere tutta la sala piena di poltroncine rosse.

Il palco è coperto dal classico sipario rosso.

-Non ci credo!- dice Lili esaltata. -Come hai avuto i posti in balconata?-

Alzo le spalle. -I genitori del mio amico hanno organizzato la serata e ci hanno regalato questo posto. Ti piace?-

-Piacermi? Penso di star per impazzire!- poi incrocia i nostri sguardi. - E' stupendo. Grazie.- si avvicina sempre di più. Vuole abbracciarmi? Oddio! Sono pronto? No, potrei morire.

Uno scroscio di appalusi si propaga per tutto il teatro. Il sipario si alza e i musicisti sono già in posizione per cominciare.

Lili

La musica, le luci soffuse, rendono tutto così magico.

E il solo fatto di avere Elian accanto a me... sono finita in una favola meravigliosa e non voglio svegliarmi!

Ho sempre avuto una grande passione per la musica. A sei anni mia madre mi porta alla prima lezione di pianoforte e da lì non ne posso più fare a meno.

Il mio sogno era quello di vedere un concerto dal vico ed ora eccomi qui. Ad ascoltare alcuni delle mie melodie preferite con il ragazzo che mi ha stregato il cuore.

Allungo la mano e la faccio scivolare tra quella di Elian.

Le nostre dita si incrociano in un modo così naturale. Sento le farfalle nello stomaco.

-Ti piace?- mi chiede lui sottovoce.

Annuisco. Tantissimo.-

Torniamo a vedere i musicisti che muovono le dita abilmente sugli strumenti.

Chiudo gli occhi e mi godo questa stupenda melodia che è la "Sinfonia n°5" di Beethoven, una delle miei preferite.

Decisamente il giorno più bello della mia vita!

Alla fine del concerto sono al settimo cielo.

Ho un sorriso da bambina in volto e le guance che fanno male.

Sto per scendere il primo gradino per raggiungere l'uscita ma Elian mi prende il polso, con una stretta leggera e delicata. Mi volto verso di lui confusa.

-Non di là.- mi dice. - Seguimi. -

Mi trascina verso il lato opposto. Superiamo una porta di legno molto vecchia.

Ormai tutti sono andati via e le luci si saranno spente.

Quando apre un'altra porta ci ritroviamo in un posto pieno di corde, abiti, luci e cose tecniche.

-Dove siamo?- gli chiedo mentre continuiamo a camminare.

Si blocca. - Chiudi gli occhi.-

-Come?-

Mi sorride gentile. Il più bel sorriso del mondo. -Fidati di me.-

Ed io lo faccio. Chiudo gli occhi e mi lascio trainare da lui.

-Attenta al gradino. Ok, perfetto.- mi guida fin quando non sento il rimbombo dei nostri passi nell'aria.

-Ok, ferma qui. Resta sempre con gli occhi chiusi. - annuisco.

Le mani che prima erano posate sulle mie spalle spariscono, lasciando un senso di vuoto in me.

Voglio richiamrlo. Voglio che torni da me. Sono egoista? So ma non mi importa.

-Pronta?- annuisco di nuovo. - Apri gli occhi.-

Ci metto un secondo per abituarmi alla luce. Appena mi riprendo resto completamente sconvolta.

Sono sul palco, di fronte alle centinaia di poltroncine vuote.

Il teatro è vuoto, illuminato solo da un faro sopra di noi.

Sento il cuore esplodermi in petto.

-Come... ?- inizio ma non ho più parole.

Mi volto verso di lui. Lo trovo vicino al pianoforte che mi tende la mano. -Vieni qui.-

Gliela afferro e mi faccio guidare sulla panchetta. Mi fa accomodare li.

Sto per svenire. - Ma sei sicuro che possiamo?-

Mi sorride. - Certo. Ho chiesto di poterti fare questa sorpresa appena ho avuto la tua conferma.-

Il cuore mi batte fortissimo nel petto. Ha fatto tutto questo per me?

Si siede al mio fianco e preme delicatamente i tasti bianchi facendo uscire delle note che rimbombano in tutto il teatro.

Inizia a suonare, muovendo delicatamente le dita. Il motivo che ne esce è dolce, romantica.

Mi guarda e con un cenno del capo mi esorta ad unirmi a lui.

Sono titubante. -Non so le note.-

-Ho lo spartito.- dice accennando al pezzo di carta sul leggio.

Mi spunta un piccolo sorriso mentre faccio volare le dita sui tasti.

Suoniamo insieme, restando nella nostra bolla fuori dal tempo, dal mondo che ci circonda. Suoniamo per noi. Senza spettatori.

In questo momento ci sono le nostre anime sedute qui di fronte al pianoforte che si incrociano, dando vita ad una melodia solo nostra.

Arriviamo all'ultima nota che si disperde nell'aria lasciando dietro di lei un silenzio carico di elettricità.

Ho paura di girare lo sguardo, ma quando lo faccio trovo Elian a guardarmi.

-Sei bravissima.- arrossisco alle sue parole.

-Grazie. L'hai scritta tu?- non l'ho mai sentita eppure sembra appartenermi.

Annuisce imbarazzato. -L'ho scritta per te.-

La sua ammissione fa perdere un battito al mio cuore. Mi volto di scatto verso lo spartito. Leggo il titolo e qualcosa dentro di me cambia. Sento sbocciare qualcosa, come il più raro e bel fiore del mondo.

Lilian.

La canzone si chiama come me.

-E-elian... - ho la gola secca. - E'...-

-Troppo? Ho pensato di fare una cosa carina... Che hai? - scatta sull'attenti quando vede le mie lacrime scendere. -Perchè piangi?-

Mi prende il volto tra le mani e passa i pollici sulle guance per asciugare il mio pianto. -E' bellissima. - dico tra i singhiozzi.

Lui sorride. - Lili?-

-Si?- qualcosa nel suo sguardo e nell'aria cambia.

-Posso baciarti? -

-Si.-

Nel momento in cui le sue labbra si posano sulle miei sento un milione di fuochi d'artificio esplodere intorno a noi.

In lontananza mi sembra di udire ancora la nostra musica.

E' un tocco delicato ma ardente il suo. In grado di sciogliermi come neve al sole.

Se questo è un sogno non svegliatemi mai.

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