capitolo 27

50 5 0
                                    

Grace


Sfoglio le pagine del libro più inquietante di sempre. È da quando l'abbiamo trovato in biblioteca, o meglio, Julian l'ha preso da la, che lo leggo.

Il telefono si illumina per l'arrivo di un messaggio.

Kim: Grecieeeee! Dove seiii!?

Le rispondo subito.

Io: In camera.

K: Perfetto. Sei vestita?

Io: Ovvio.

K: Allora alza il tuo culo dal letto e vieni qui.

Io: Sono su una sedia.

K:Scendi! O ti vengo a prendere io.

Sorrido perché so che lo farebbe davvero.

Chiudo il libro, per oggi l'ho letto abbastanza. Mi infilo le scarpe, afferro il telefono ed esco.

I corridoi sono deserti, tutti sono di sotto a ballare e festeggiare.

-Grace. - salto quando sento una voce nel vento chiamarmi.

-Porca miseria! Ester! - bisbiglio per non farmi sentire se qualcuno è ancora in stanza. -Che fai!? Non spaventarmi più così!-

-Scusa.- dice fiebile.

-Che succede?- le chiedo. Non si fa mai vedere per nulla.

-Oggi.- sento.  -Attenta.- sono le uniche due parole che arrivano alle mie orecchie.

-Cosa? Attenta a cosa?- ma non ho nessuna risposta.

Mentre scendo vedo la Cliff, ma lei non vede me. E' nervosa, si nota da come si muove. 

Le passo vicino. -Buona sera. - la saluto con un sorriso falso, come ogni volta che la incontro. 

Lei si gira. -Buona sera, signorina Stivens. -

Il suo volto è irriconoscibile. E' scavato, con più rughe e segnato. I capelli invece sono più grigi del solito e legati sulla testa in una crocchia disordinata. Sembra un nido di rondine.

Le mani sono ossute e piene di macchie.

Sembra essere invecchiata tutta di botto. È impressionante quanto sia cambiata in una giornata.

Devo dire che è sempre stata questa la situazione ogni anno.

Oddio, non così drastica ma ad inizio delle lezioni è sempre sembrata più anziana, per via dello stress. O almeno, noi pensiamo sia per questo.

Arrivo nella palestra dove si svolge la festa e subito la musica altissima mi sfonda i timpani.

-Gracie!- Kim mi placca un secondo dopo. Mi osserva da capo a piedi. -Sei sempre la solita. Perché non ti travesti?-

Alzo le spalle. -Un inutile perdita di tempo.-

Lei scuote la testa, muovendo i capelli biondi. -Come vuoi. Andiamo.-

Mi prende la mano e mi trascina tra la folla.

Tra di loro vedo Elian e Lili che ballano insieme. Sorrido vedendoli. Mi sa che dobbiamo organizzare un matrimonio qui.

Kim mi porta al tavolo del buffet. Prende quello che credo sia punch o qualcosa simile e me lo passa.

-Questo lo hanno fatto dei miei amici, è ottimo.-

Ne bevo un sorso. Storco il naso. Ovviamente è corretto con della vodka.

La mia amica mi picchietta la spalla. -Vieni a ballare?-

Artemis CollegeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora