capitolo 22

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Julian 

Mi sto preparando per andare dagli altri quando Jack si piazza di fronte la porta. 

-Dove vai?- chiede con le braccia conserte, appoggiandosi alla parete. 

Devo inventarmi una scusa in fretta. -In biblioteca. -

Lui mi guarda alzando un sopracciglio. -Cosa andresti a fare in biblioteca alle dieci di sera?- 

Ovviamente non mi crede. - Devo finire una ricerca.-

-Ripeto, alle dieci?- potevo scegliere una scusa più plausibile? -Poi non è neanche la prima volta che succede. ormai sono tre volte che sgattaioli via e torni a notte inoltrata. Che succede?-

Merda! 

Non posso certo dirgli che mi intrufolo in un passaggio segreto in camera di Grace e Lili per andare a caccia di strane donne inquietanti.

-Devi dirmelo. - mi canzona. Sembra preoccupato.

-Jack, non posso...-

-Ti vai a drogare?- domanda di getto con la voce carica di preoccupazione.

-Cosa!? No! Come ti salta in mente! - anche se, per poter andare di nuovo in quel buco di fogna devo aver per forza assunto qualche strana sostanza.

-Senti, puoi dirmelo se hai dei problemi, sono tuo fratello. - mi mette una mano sulla spalla e la stringe per enfatizzare la sua affermazione.

Io e lui siamo davvero come fratelli. Ci consociamo da anni e condividiamo la stanza da altrettanto tempo. 

-Jack, non mi drogo. Sono la persona più pulita di questo mondo. - è vero. Non bevo nemmeno. -Ma davvero, non posso dirti dove vado. Mi dispiace. - è inutile riesco a mentirgli.

-Jul. - mi richiama ma io sono già uscito.

Non voglio e non riesco a mentirgli. Però è pur vero che non posso assolutamente dirgli che vado da Grace. Lui la odia, e così penserebbe che lo stia "tradendo".

Arrivo nell'ala del dormitorio femminile dove si trova la stanza delle ragazze. Controllo che non ci sia nessuno dei sorveglianti. 

Appena vedo che ho via libera, sgattaiolo nel corridoio fino ad arrivare alla porta in fondo.

Busso tre volte, aspetto un secondo e poi ripeto il gesto.

Lili apre leggermente per controllare e quando mi riconosce mi fa entrare per poi richiudere velocemente.

-Oh, finalmente! Dov'eri finito?- chiede Grace. Oggi sembra più agitata del solito. Già in classe sembrava un cadavere. Aveva il volto pallido come un lenzuolo.

-Ho avuto un problema con Jack. inizia ad essere sospettoso. - dico. 

-Devi togliere i sui dubbi. - mi dice Elian. 

-Lo so. ma non è facile come sembra. Non è stupido.- sospiro già sapendo il caos che avrebbe creato. 

Lili interviene. -Lo so, ma devi provarci. - 

Sto per ribattere ma Grace ci interrompe. - Avete finito? non mi interessa cosa fa Jack, che indagasse pure.- 

-Ok, miss nervosismo. Che problema hai oggi? Ti rode il culo? Ti sei alzata dalla parte sbagliata del letto?- sbotto.

-Oh, tu non hai idea di quanto mi roda oggi. Soprattutto ogni volta che ti vedo. - ribatte lei.

Elian e Lili ci fermano prima che la discussione degeneri. - Ok, basta così.- 

-Ha iniziato lei.- 

Grace ruota gli occhi ma per fortuna Lili la trattiene. Oggi non sono in vena di litigare.

-Vogliamo prepararci e andare?- dice Elian. 

Ha ragione. Iniziamo a prendere le corde. Oggi scenderemo io e lui.

-Ragazzi prima di scendere devo farvi conoscere una... - inizia Grace. Si volta verso il bagno. -Come ti dovrei chiamare?- 

Io e Elian ci guardiamo. Ok, è impazzita del tutto. Ma la nostra preoccupazione per la sua salute mentale si spegne (non del tutto) appena sentiamo una voce provenire proprio dal bagno.

-Come ti pare, ma preferisco spirito. - la voce è molto simile a quella di una bambina o comunque una giovane ragazza. Come se avesse parlato un angelo.

Dalla porta spunta fuori una donna. 

Improvvisamente il cuore smette di battere e il mio volto diventa bianco. 

E' lei. La donna del pozzo!

-Grace, che ci fa quella li? - chiedo nel panico. 

Lei prende un grande respiro. - Ragazzi, lei è Ester. - 

-Che cazzo ci fa qui!?-  sono decisamente sconvolto.

-Julian, calmati, lasciala spiegare. - mi tranquillizza Lili posandomi la mano sulla spalla. 

Guardo Grace, poi la donna, poi di nuovo Grace. - Ok, sono calmo. Dicci tutto.-

-Come dicevo, lei è Ester, uno spirito. - 

restiamo tutti con la bocca aperta. 

Un cosa?

No, è impossibile.

-Quella roba non esiste.- balbetta Elian. 

-E invece.- 

Lo spirito allunga una mano verso di lui. fa per toccargli il braccio ma questa lo attraversa lasciando tutti ancora più sconcertati.

-Sto per svenire.- dice Lili. Effettivamente non ha una bella cera. Elian le va vicino e la sorregge. 

Per nostra fortuna Ester ci spiega bene la situazione.

-Io ero come voi, una studentessa di questo collegio. - inizia.

-Quanti anni fa?- chiede Elian.

Lei ci pensa un po'. -Due secoli fa.-

Ok, sto per svenire io, adesso.

-Non siete i primi ad essersi accorti che stava succedendo qualcosa di strano tra queste mura. Anche io, come voi, ho deciso di indagare con la mia compagna di stanza.
Noi dormivamo proprio qui e abbiamo scoperto il passaggio nel muro per caso. Non sappiamo perché o quando fu costruito. Così come non sapevamo dove portasse.
Ci siamo intrufolate e abbiamo scoperto le stesse cose che avete visto anche voi.- ci spiega lei. Noi la ascoltiamo senza parlare.

-Abbiamo indagato per anni.-

-Cosa avete scoperto?- azzardo a chiedere.

-Tange cose. La più macabra è che ci sono stati dei sacrifici qui sotto.-

-Sai anche chi li ha fatti?- chiede Lili.

Sposti lo sguardo su Grace, sicuramente sa già. Le tremano le mani.

-La direttrice del collegio. -

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