capitolo 8

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Lili

Stare seduta per due ore di seguito su questo sedie di legno non è assolutamente la cosa migliore per la mia schiena.
Sto studiando in biblioteca da subito dopo le lezioni.
Qua c'è silenzio. Si sente solo il rumore delle pagine che vengono sfogliate.
-Guarda chi c'è. Ciao, principessa. - sento una voce familiare arrivare alle mie spalle.
Mi volto e trovo Jack. - Ehi.- sussurro.
Lui sia idee vicino a me. -È da un po' che non ci si vede, principessa. Che mi dici?-
-Studio.-
-Cosa?-
Chiudo il libro. -Storia.-
-È una palla. Senti, tra poco torno in camera, io e Jul abbiamo organizzato un torneo di CoD. Vuoi partecipare?- mi propone lui sporgendosi verso di me.
Ci penso un attimo. -Non lo so, devo finire con questa roba. - dico alludendo al libro.
Alza le spalle. -Se cambi idea dimmelo.-
Mi scrive il suo numero su un foglietto, poi si alza e se ne va.
Jack non è male. Mi sta simpatico.
Torno alla rivoluzione francese e a tutti i casini dei reali francesi.

Un' ora dopo finalmente chiudo il libro.
Ho finito, non ci credo!
Sistemo le mie cose per andare via. Prima però devo mettere sullo scaffale.
Si trova in una delle corsie in fondo alla lunga stanza.
Nel mentre che mi avvio noto che molta della gente che era qui prima è andata via, sono rimasti pochi ragazzi.
Raggiungo la sezione di storia.
Poso il libro nel suo scaffale.
In quel momento sento un brivido lungo la schiena.
No, di nuovo quella sensazione.
Mi volto di scatto.
Ovviamente non c'è nessuno.
Mi sto facendo mille paranoie. Sono sicura non sia nulla ma queste sensazioni mi fanno impazzire.
-C'é qualcuno?- provo a chiedere ma senza ricevere risposta.
Anzi, qualcosa ottengo.
Sento un tonfo sordo alla mia destra.
Cos' è caduto?
Mi piego sulle ginocchia e raccolgo una chiave.
È pesante e ben rifinita.
Sembra in... bronzo?
È vecchia, si nota. La giro e rigiro tra le mani.
Mi alzo in piedi per vedere il punto da dove è caduta.
C'è un solo libro che non c'entra molto con gli altri.
"Storia della stregoneria"
Che ci fa un libro del genere in questo scaffale?
Metto la chiave dentro la mia borsa per poi filarmela dalla biblioteca.
Non so perché ma sento che è importante.

Rientrando in camere trovo Grace che legge seduta sul suo letto.
-Ehi, come è andato lo studio?- mi chiede non staccando mai lo sguardo dalle pagine.
Poso la borsa accanto alla mia scrivania. -Abbastanza bene. -
-Domani hai il test?-
Annuisco.
Cala il silenzio.
Mi chiedo se anche lei ha le mie stesse sensazioni.
Mi faccio coraggio. -Devo chiederti una cosa.-
-Dimmi.- nel mentre gira la pagina.
-Anche tu hai... delle strane sensazioni? -
Alza lo sguardo verso di me, con le sopracciglia corrucciate. -Che intendi?-
-Come se qualcuno ti guardasse. -
Grace si irrigidisce. -Perché me lo chiedi?-
-Perché le sento da quando sono arrivata qui.-
Lei resta in silenzio per un po'. -Si, ogni tanto mi sento osservata anche io. Ci sono come dei passi e dei rumori. -
Annuisco. -Li ho sentiti anche in biblioteca -
Apro lo zaino e tiro fuori la chiave.
-E questa?- mi chiede quando gliela passo.
-È caduta accanto a me dopo che ho sentito quella "presenza" prima.- le racconto cosa è successo.
Grace gira e rigira la chiave tra le dita. -Non penso apra nulla qui. È troppo vecchia. Ormai tutte le serrature sono state modernizzate. -
-Che facciamo? La consegniamo alla direttrice?-
Lei risponde troppo velocemente. -No!-
Sembra allarmata. -Cosa...-
-Qualsiasi cosa accada non fidarti mai di quella donna.-
-Perché?- chiedo ignara.
-Perché è capace di usare ogni cosa contro di te. È una grandissima stro...-
La fermo. -Va bene! Ho capito.-
Sospira. -Teniamola. Prima o poi troveremo cosa apre.- mi ripassa la chiave.
-Dove la nascondo?-
Alza le spalle. -Sotto al letto, nel cassetto, dove ti pare. Nessuno viene a controllare le camere di noi studenti.-

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