capitolo 42

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Ester

La morte spaventa i vivi. Li terrorizza. I più temerari di loro giocano a nascondino con essa. Sfidandola compiendo azioni sconsiderate.

Le persone pensano ci sia qualcosa dopo la dipartita. Effettivamente, non lo so, ma so che c'è qualcosa di più spaventoso della morte stessa. Questo limbo.

Sono bloccata qui da duecento anni. La mia anima non vuole andarsene, sono bloccata in un mondo spaventoso.

La parte peggiore è la solitudine. Non ricordo l'ultima volta che ho provato emozioni felici, gli ultimi attimi della mia vita erano stati pieni di terrore.

Lo stesso terrore che però non ho sentito in questa ragazza, pallida, stesa sul lettino.

Sono di fronte al suo corpo freddo e quasi senza vita.

Ha le ore contate, lo so, lo sento.

In duecento anni nessuno è mai riuscito a vedermi sul serio, nessuno ha mai dato una minima importanza ai miei avvertimenti.

Ogni rumore che facevo, ogni passo scricchiolante sul legno, non veniva ascoltato. Finchè lei non è arrivata. Mi ha visto, mi ha guardato negli occhi senza paura. E' stata l'unica ad ascoltarmi.

Ed ora mi trovo qui a pensare cosa possa provare, chiusa in una gabbia buia da dove non uscirà mai. Sola al freddo, circondata dai suoi incubi.

Lei teme la morte, ma non ne è spaventata. La sta accogliendo.


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Sorpresa!!!

Ecco un bel po' di Ester.

Cosa ne dite di questo personaggio? Non è molto presente ma la trovo molto interessante 🤔

Domani uscirà il capitolo più lungo 🩷

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