capitolo 13

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Julian

-Ma tu ti sei drogata!- sono sbigottito dalla sua proposta.
-Assolutamente no. Sono l'ultimo persona che potrebbe farlo.- Grace parla ma guarda ancora verso il buio del "pozzo".
-Come vorresti scendere?- le chiede Lili.
Elian indica qualcosa. -Con quelle.-
Ci sono delle scalette, no, neanche così posso definirle. Sono dei pioli di acciaio impolverati e malmessi.
-Si, sei strafatta.- confermo la mia opinione di prima.
Grace si allontana. - Come ti pare. - accende il telefono. - Domani è sabato, quindi siamo liberi di uscire. -
Durante i weekend possiamo lasciare la proprietà della scuola per fare un giro in città.
-E quindi?- chiede Lili.
-Andiamo a comprare delle cose.-
-Che genere di cose?- chiedo.
-Attrezzi per arrampicata. Corde, torce, cose così.-
Grace prese un bicchiere di vetro che ha poggiato sul comodino.
-Che vuoi fare?- chiede Elian.
-Voglio sapere quanto è profondo. - lascia cadere l'oggetto e attendiamo in silenzio.
Passano interi secondi fino a quando non sentiamo il rumore di vetro che si infrange al suolo.
-Molto profondo. -
-Troppo profondo. Come pensi di scendere fin lì? Con quelle scalette sgangherate? Sai che dovrai anche risalirci?- le ricorda Lili.
Il punto è che Grace non sembra curarsi di altro se non di quel pozzo senza fondo.
È come se ne fosse attratta in modo quasi inquietante.
-Chiudiamo. - dico per distrarre la sua attenzione. Non voglio avere sulla coscienza le folli idee di questa pazza.
Elian la tira lontano mentre io e Lili chiudiamo il muro e riposizioniamo l'armadio al suo posto.

Il giorno dopo alle dieci del mattino siamo già per le strade della cittadina che si trova a pochi minuti dal collegio.
-È solo fine ottobre ma fa ancora caldo.- Lili si sventola la mano sul viso per potersi rinfrescare.
Ha ragione, fa un caldo insolitamente atroce per il periodo dell anno in cui ci troviamo. Ho messo la maglietta a maniche corte.
-Allora, dove andiamo?- chiede Elian a Grace.
Lei ci guida per le vie fino ad arrivare ad un negozio che vendeva articoli sportivi.
-Qui.-
Entriamo e resto sbalordito dall'immensità dei materiali sportivi presenti sugli scaffali.
-Dici che hanno quello che cerchi?-
-Certo, Lili.- la rassicura l amica.
Ci dirigiamo verso la sezione "arrampicata".
-Buongiorno, ragazzi, vi serve un aiuto?- ci domanda la ragazza che gestiva il reparto.
-Cerchiamo delle corde per arrampicarsi.- risponde Elian.
La ragazza ci mostra alcune funi, a detta sua ottime per scalare.
-Grazie mille.-
Quando si allontana continuamo il nostro shopping mattutino.
Grace prese delle torce che si legavano intorno alla testa, guanti che ci permetteranno di non scivolare troppo sulle scalette.

Rientrati a scuola decidiamo di nascondere le attrezzature dividendole nelle nostre camere.
-La Cliff ci tiene sotto tiro.- dice Grace mentre ci spartiamo le varie cose.
-Tiene sotto tiro te.- la correggo.
Mi ignora. -Quindi nascondetele bene. non fatele trovare ai vostri compagni di stanza. -
-Che c'è? Perché guardi me?- chiedo alzando un sopracciglio.
-Jack non deve saperlo. Chiaro?-
-Certo certo. -

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