capitolo 25

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Grace


Tra due giorni è Halloween e per i corridoi di scuola sono stati affissi striscioni, zucche di carta, pipistrelli e ragnatele finte.

Sulla bacheca degli annunci c'è un volantino particolare che attira la mia attenzione. La grande scritta recita: Il ballo in maschera più terrificante del collegio.
Alzo gli occhi al cielo. Un ballo in maschera? Seri?
Il proasimo chlicé quale sarà? L'elezione del re e la reginetta? Oppure la secchiona della scuola che diventa la reginetta insieme al capitano super figo della squadra di football?

-Non trovi sia bellissimo?- cinguetta Kim accanto a me.

-Cosa?-

Indica il volantino. -Io ballo! Non trovo sia un idea così figa!?-

-No. Penso sia noioso.-

Alt, non fraintendetemi. Mi piace Halloween, mi piacciono un po' meno queste baracconate dei balli scolastici. Ho sempre ringraziato la Cliff che fino ad ora non ne ha mai fatto organizzare uno.

-Sei così pallosa. - mi rimprovera.

-Kim, che vuoi?- le chiedo.

Kim è la classica ragazza acqua e sapone. Quelle che si vestono sempre in modo "super cute", o così dicono loro.
Non è che siamo proprio migliori amiche, ma ogni tanto capita che ci ritroviamo a parlare.

-Nulla, volevo solo parlare. È da un sacco che non ci vediamo.- dice lei con il suo solito sorriso.

Lei è l'esatto opposto di me. Solare, educata, segue le regole.
Ha lunghi boccoli biondi e due occhi così azzurri che sembra il cielo limpido d'estate.
Ogni tanto mi sono ritrovata, durante l'infanzia, ad invidiarla. Lei è così perfetta, così felice, ed io la invidiavo.

-Senti. - mi riporta alla realtà. -Che ne dici di andarci insieme!-

-Al ballo?- lei annuisce entusiasta. -Scorsatelo.-

-Andiamoooo!- mi punzecchia. -Hai bisogni di svago, togli quella maschera da stronza e vieni a divertirti.-

Sbuffo. -Che avrò in cambio?-

-Un abbraccio.-

Faccio una smorfia schifata. -Accetto un bel libro in regalo.-

Alza gli occhi al cielo. -Certo, come vuoi. Dimmi il titolo e vedo di trovarlo.-

Esulto mentalmente. Un nuovo romanzo nella mia collezione.

-Dobbiamo decidere un sacco di cose. - mi dice mentre ci dirigiamo a braccetto fino in classe. -I costumi, il make up, come fare i capelli.-

Io smetto di ascoltare nel momento in cui tutti ci sediamo ai nostri banchi e uno resta vuoto.

-Gracie! Ascoltamiiiii!- mi cinguetta Kim.

Indico il posto vuoto. -Ma Anne che fine ha fatto?-

Alza le spalle. -Non lo so. Non la vedo da un paio di giorni. -

Anne è una ragazza con cui condivido varie classi. Negli ultimi due giorni nessuno l'ha vista tra i corridoi.

-È strano.-

Ricordo che Anne è estremamente studiosa e riservata, non salta un solo giorno di scuola.

Kim alza le spalle. -Sarà ammalata. Ecco la prof.- dice quando questa entra dandoci il buongiorno.

🗝️🗝️🗝️

Dopo un interminabile fila alla mensa posso finalmente sedermi a mangiare.

Lili e Elian sono hai al tavolo a pranzare.

-Bastardi, potevate aspettarmi. - dico fingendomi offesa. -Non c'è quasi più nulla.-

Lili se la ride sotto i baffi. -Sei tu che hai deciso di passare le ore in giro a fare chissà cosa.-

-Stavo studiando. - mi giustifico.

-Ma il cibo è più importante. - le da manforte Elian.

Lo fulmino con lo sguardo. -Quanto hai di media? - le sue guance si tengono di rosa. -Ecco. -

-Comunque, ti abbiamo preso questi.- Lili mi allunga un piatto.

I miei occhi si illuminano. -Io ti adoro! - sono quasi tentata di abbracciarla. Quasi.

Nel piccolo piattino c'è uno dei miei dolci preferiti, e uno dei pochi che mi piace mangiare. Una buonissima cheesecake al cioccolato e scaglie di cocco.

-A te non faceva schifo il dolce?- chiede una voce alla mia sinistra.

Mi volto e trovo Julian che si siede accanto a me. -Che ci fai qui?-

-Mangio.- risponde lui con indifferenza. -Quindi?-

-Non mi piace il dolce, ma alcune cose le adoro.- replico alla sua domanda. -Tu, invece?-

-Io cosa?- porta alla bocca un boccone di hamburger.

Inizio ad innervosirmi. -Perche sei qui?-

-Mangio, te l'ho detto. -

Ok, lo sgozzo.

Per fortuna Elian si mette in mezzo. -Basta, che ci sono troppe armi vicino a voi.- intende le posate. Non sono affilatissime ma qualcosa possiamo fare.

-Jack non c'è?- chiede Lili.

Julian scuote la testa. -Ha già mangiato un ora fa, io ho dovuto recuperare dei compiti e poi sono venutl a pranzo. -

Oh, non era difficile dire così.

Mangiamo in silenzio, stare nello stesso tavolo con Julian è strano. Mi ricorda quando da piccoli stavamo sempre insieme.

La pace è interrotta dalla conversazione che sento arrivare dal tavolo accanto al nostro.

-Non la vedo o sento da due giorni. Sono preoccupata. - la voce di una ragazza mi arriva all'orecchio.

-Se sei così preoccupata perché non vai dalla direttrice? Forse lei sa dove si trova. - risponde la sua amica.

-Hai ragione. Ultimamente Anne diceva che voleva tornare a casa. -

Improvvisamente mi sento davvero molto interessata alla conversazione.

Mi giro verso di loro. -Voi siete amiche di Anne?-

Le due ragazze mi guardano confuse. -Si. Tu sei Grace giusto?-

La mia fama mi precede a distanza di anni, bene. -Si. Sapete dov'è Anne? Le devo dare dei compiti ma non la trovo.- bleffo.

Scuotono la testa. -Non la vediamo da qualche tempo. Pensiamo sia tornata a casa.-

-E non vi ah detto nulla!? Strano, non trovate?-

Le due si guardano. -Vero. Ma sai, è sempre stata molto riservata e di poche parole, anche con noi. -

Certo che lo so. -Chiedete alla Cliff. -

Loro annuiscono. -Adesso andremo da lei. - si alzano.

Le saluto mente se ne vanno. -Mi raccomando, aggiornatemi. -

-Grace? Che succede?- mi richiamano i miei amici.

-Ho uno strano presentimento.-

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