13 - Innamorarsi

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"Ti ho visto a malapena in giro dopo il Ballo del Ceppo, dove ti sei nascosto, amico?"

Draco non poté non sorridere la pensiero di Aurora. La sua Aurora.

I suoi occhi saettarono istintivamente al tavolo Tassorosso, e sentì una familiare fitta allo stomaco alla semplice vista della ragazza dai capelli scuri che bacia e tiene e chiama sua.  

Blaise seguì il suo sguardo e ridacchiò capendo, "Così le hai finalmente detto come ti sento, eh? Suppongo dal luccichio dei tuoi occhi e dalle assenze misteriose, che lei abbia approfondito le mosse di Malfoy?"

"Ci siamo solo conosciuti, tutto qui." mormorò Draco, imburrando velocemente una fetta di pane. 

Era il primo giorno di ritorno alle lezioni dopo le vacanze di natale, e Draco Non poté far altro che sentirsi scoraggiato al pensiero di Cura delle Creature Magiche insegnata da quel grande stupido babbeo e alla faccia servile di Potter ogni mattina.

Avrebbe preferito molto di più passare la giornata con Aurora. 

"Ho sentito che Pansy ti sarà indifferente dopo che l'hai mollata al Ballo del Ceppo," ridacchiò Blaise, bevendo un sorso di succo di zucca.

Draco non l'aveva nemmeno notata. Non si era avvicinato a lei, i suoi pensieri erano solo per Aurora. Solo ora Draco ci pensò, Pansy non si era mai seduta accanto a lui durante i pasti. E per quanto potesse essere concentrato, era una buona cosa.

"Non l'ho proprio 'mollata'," mormorò scrollando le spalle, "ma comunque."

"Non ha niente da dire Diggory su di te che ti avvicini alla sua sorellina?" si interrogò Blaise, non appena entrambi posarono lo sguardo su Cedric che aveva avvolto un braccio protettivo intorno alle spalle di Aurora, mentre una coppia di ragazzi della Durmstrang si erano avvicinati al tavolo. 

"Non lo sa," mormorò Draco, accigliato verso i due ragazzi che sembrano entrambi guardare Aurora con interesse. Sentì qualcosa di feroce nel suo stomaco.

"Teniamo le cose tranquille," continuò Draco, "Tutti sembrano avere un'opinione ogni volta che veniamo visti insieme a parlare, così abbiamo deciso che non sono affari di nessuno."

"Giusto, amico," Blaise scrollò le spalle, girando la sua forchetta in aria, "solo, è una ragazza molto carina, e non è passato inosservato a quei selvaggi e bei tizi della Durmstrang laggiù."

Draco balzò subito in piedi appena uno dei due ragazzi si sedette nel posto vuoto accanto ad Aurora.

Una mano gli prese il braccio, facendolo risedere, "Ferma le tue intenzioni, Draco. Non le piacerà vedere te che la assali. E inoltre, Diggory non lascerà che ci provino con la sua sorellina mentre lui è seduto proprio lì."

Draco grugnì, spendo che Blaise avesse ragione. Ma si rifiutò comunque di distogliere gli occhi, guardando furiosamente la testa del ragazzo robusto della Durmstrang, guardando come continuava a posare il suo sguardo affamato sulla sua ragazza.

"Chi era quel ragazzo e perché si è seduto accanto a te?" domandò Draco, la sua voce uscì più severa di quanto intendesse lui, appena raggiunse Aurora fuori dalla Sala Grande.

Lei sobbalzò, guardandolo dal basso stupita.

"Draco, mi hai spaventata!" ansimò, mettendosi una mano sul petto appena i suoi occhi si allargarono alla sua vista.

Draco si sentì subito male, passandosi esasperato una mano tra i capelli.

"Scusa," mormorò velocemente, "Volevo solo sapere chi fosse quel ragazzo? Cosa faceva seduto vicino a te?"

Appena le parole uscirono dalla sua bocca, Draco cercò di non imbarazzarsi per quanto patetico stesse sembrando. 

"Mi stava chiedendo di Fleur, in realtà," lei scrollò le spalle, "Se devi saperlo, è sgattaiolata fuori con lui dopo il Ballo del Ceppo e da quella volta l'ha ignorato. Voleva solo sapere il motivo."

Draco si senti momentaneamente perplesso, "Ma- ma lui ti stava guardando come se lui- come se volesse...sai."

"Draco, non mi stava guardando in nessun modo. Guarda, devo andare o sarò in ritardo per Madame Maxine." disse scusandosi, girandosi per continuare a camminare.

Draco si senti panicato, e prese il suo braccio, tenendola.

"Non piaceva il modo in cui ti guardava," sputò, "perché non mi piaceva il modo in cui mi faceva sentire."

Lei lo guardò in un completo sconcerto, "Draco, cosa vuoi dire?"

"Mi piaci, Aurora," disse disperato, "Intendo, mi piaci davvero."

Sentì la sua guancia in fiamme, e si maledì in silenzio. Sapeva molto bene quanto scarso fosse in queste cose.

Ma invece di darsela a gambe per l'imbarazzo, Aurora si fermò, un sorriso crebbe facendole brillare gli occhi su di lui. 

"Anche tu mi piaci," sussurrò, guardandosi rapidamente intorno prima di mettersi in punta di piedi e stampare un casto bacio sulle sue labbra, "Un sacco."

Il cuore di Draco fluttuò, appena lei si allontanò lanciandogli un ultimo sorriso prima di voltarsi e sparire dietro la porta.

Ma chi voleva prendere in giro? Gli piaceva molto di più.

Draco Malfoy si stava innamorando.

...

Ero completamente pazza di quel Serpeverde dai capelli biondi.

Cercammo di tenere il nostro romanticismo all'oscuro, incontrandoci segretamente quando potevamo.

Ma certe volte volevo solo urlarlo al mondo. Comunque, non volevo rovinare il rapporto con mio fratello.

"Vedi," ribollì Cedric, lanciando una copia della Gazzetta del Profeta sul tavolo di fronte a me, "Niente che un brutto, piagnucoloso, piccolo furetto."

Guardai in basso per vedere una foto del custode di Hogwarts: un amichevole e gigante uomo chiamato Hagrid. Non lo conoscevo molto bene, ma in alcune occasioni in cui l'avevo incontrato, è sembrato così caloroso e gentile. Sotto la foto c'era un articolo in cui veniva accusato di essere un pericoloso mezzosangue, completo con dannose (e chiaramente false) frasi di Draco.

"Oh, dai- era solo uno scherzo!" tossì Draco quando mi ci confrontai più tardi quel giorno quando ci trovammo nell'aula vuota.

"Ma avresti potuto mettere a rischio il lavoro di un uomo innocente!" gridai incredula davanti al suo comportamento indifferente.

"Innocente! Ha! Non è altro che uno sporco mezzosangue!"

Mi allontanai da lui, arrabbiata. Il suo viso cadde, pieno di allarme per la realizzazione di ciò che aveva appena detto.

"Aurora- non intendevo-"

"No." scattai, indietreggiando dalla sua mano allungata, "So perché io non voglio sbandierare tutto questo, ma tu perché, Draco? Ti vergogni di me? Ti vergogni di essere visto con una la cui madre è stata considerata come una creatura?!"

"No!" gridò, "Non è così! E' solo che sono un Malfoy e ho una reputazione da-"

Non sentii il resto della frase perché me ne andai via, sbattendo la porta dietro di me.

Camminando furiosamente nel corridoio di fuori, alla fine mi fermai, prendendo respiri profondi. Realizzai subito che non era giusto. Avevo voluto nasconderlo tanto quanto ha fatto lui.

Mi girai per tornare indietro all'aula e dirgli ciò, ma invece qualcosa mi colpì da dietro. 

E poi tutto divenne nero.

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora