36 - Harry Potter è un Bugiardo

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E' stata una lunga settimana. Era difficile andare ad ogni punizione, sapendo cosa avrei dovuto affrontare. 

Ho dovuto portare la manica lungo tutto il braccio, coprendo l'aumento di cicatrici profonde che sono state tagliate nella mia mano. Se la toccavo accidentalmente, facendomi sussultare, o evitavo di usarla in ogni modo, spiegavo alle persone che era per l'indolenzimento dovuto alle frasi che la Umbridge mi faceva scrivere. Ma Draco, specialmente, non sembrava credermi.

Mi assicuravo di posizionarmi alla sua destra ogni volta, così che se mi avesse preso la mano, sarebbe stata quella sinistra. Se mi sedevo accanto a lui in classe, la mia mano destra sarebbe stata lontana da lui.

Harry e io non parlammo di ciò che accadeva in quella stanza. Nemmeno tra di noi. Era come se stessimo lasciando vincere la Umbridge se l'avessimo riferito. 

E non potevo lasciare vincere quella stronza. Per Cedric.

Draco era lì, ogni notte. Mi aspettava. Non mi chiedeva nulla, mi prendeva solo tra le sue braccia appena uscivo dall'ufficio della Umbridge, e mi teneva finché le lacrime non finivano, prima di accompagnarmi alla torre Corvonero. 

Durante la penultima sera di punizione, Draco si mordeva il labbro e sembrava agitato per qualcosa appena mi disse buonanotte.

"Che c'è?"  chiesi, sentendomi un pizzico di paura, mentre stavamo all'entrata della torre Corvonero.

"Mi dispiace, Aurora, ma non potrò esserci per te domani sera. Mi ero completamente dimenticato di avere una lezione extra di Astronomia. Ma posso saltare se vuoi?"

"Non essere sciocco, Draco!" lo implorai, il mio cuore si contorse a come fosse turbato di lasciarmi per una sera. "Finirai solo a farti mettere in punizione invece, e non voglio passare un'altra settimana a non potere uscire decentemente."

Mi attaccò al suo petto, avvolgendo strettamente le braccia intorno a me mentre mi baciava la testa. Cercai di non sussultare quando mi toccò accidentalmente il dorso della mia mano destra.

Una sola punizione.

...

Draco si concentrava a malapena mentre la professoressa Sinistra borbottava riguardo dei speciali movimenti delle stelle di quella sera.

Odiava non poter essere lì per Aurora. Quelle punizioni le avevano fatto qualcosa, e anche se lei non avesse detto nulla oltre al fatto che avevano scritto delle frasi, sapeva che c'era altro di sinistro dietro. Era sempre un disastro quando usciva da lì, piangendo fortemente.

Guardò l'orologio sulla parete. Lei lasciava l'ufficio normalmente a quell'ora. Sperava che stesse bene.

Di colpo la porta che conduceva alla Torre di Astronomia si aprì, facendo saltare la classe.

Draco era sorpreso di vedere Cho Chang, e ancora di più di vedere i suoi occhi dritti su di lui.

"A cosa ci deve il piacere, signorina Chang?" chiese la professoressa Sinistra, turbata dall'inaspettata interruzione.

"Scusi, signora," ansimò lei senza fiato, i suoi occhi balzarono subito di nuovo su Draco, "ma ho bisogno che Draco venga con me, ora. E' urgente."

Il cuore di Draco correva nel petto. Riuscì a malapena a registrare il disdegno dell'insegnante quando lei lo fece uscire controvoglia. Raccolse le sue cose il più in fretta possibile, volò alla porta dove Cho aveva già iniziato a scendere le scale a chiocciola.

Sapeva già si trattasse di Aurora.

"E' un disastro, Draco." spiegò Cho mentre correvano verso la torre Corvonero. "Non riesco a calmarla, e-e la sua mano..."

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora