97 - Shell Cottage

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"L'abbiamo trasformata in un osso e seppellita sotto un cespuglio nel giardino dei Malfoy."

"È così triste." piansi, mentre le lacrime cadevano dai miei occhi.

"Stava per uccidere tua figlia, Aurora." disse mia madre fermamente. "Non dispiacerti per lei."

"È per i suoi genitori che mi dispiace," dissi tristemente, baciando la testa di Nova.

Mia madre sospirò, accarezzandomi i capelli.

"Non ne sapranno nulla. Narcissa ha lasciato loro un messaggio con la calligrafia di Pansy spiegando che è scappata in Australia per ritrovare se stessa dopo aver realizzato che il matrimonio con Draco non era quello che voleva. Se superiamo questa guerra, possiamo restituire loro il corpo e confessare tutto. Ma finché Tu-Sai-Chi è vivo, è troppo pericoloso. Questa storia al meno tiene Draco al sicuro."

E quello era tutto ciò che avevo bisogno di sapere.

Ero seduta sul bordo del letto di mia madre nel Shell Cottage dove lei era ricoverata dai suoi diciassette anni di prigionia. Era in un terribile stato di debolezza. Fleur le aveva portato delle pozioni, occupandosi di lei con gentili e delicate maniere.

Ero così grata verso Bill e Fleur per tutto quello che stavano facendo per noi.

Harry, Ron e Hermione arrivarono poco dopo di noi, portando con loro Dobby. Dobby, che era morto salvando tutti noi.

Mi ruppe il cuore, aveva fatto così tanto per noi. Non meritava di morire. Nessuno lo meritava.

Mi sdraiai sul letto accanto a mia madre con Nova seduta tra di noi, chiacchierando mentre mordeva un orsacchiotto che Fleur le aveva dato per giocare.

"È bellissima," mia madre sospirò mentre entrambe la guardavamo gettare improvvisamente la testa all'indietro e ridacchiare felicemente. La sua innocenza mi toglieva il respiro, e mi rattristava pensare che stava crescendo in un mondo così orribile.

Un colpo gentile alla porta ci fece alzare lo sguardo. Era Harry.

"Scusate se vi interrompo, mi stavo chiedendo se potessimo parlare, Aurora?" disse, dando un'occhiata furtiva a mia madre che lo fissava curiosamente.

"Oh," dissi, sedendomi, "Non credo tu sia stato presentato per bene in tutto questo casino. Harry, questa è mia madre, Nova. Mamma, questo è-"

"Harry Potter, lo so," interruppe, la sua voce malinconica mentre lei lo fissava. "Assomigli molto a Lily e James."

Le lacrime nuotarono nei suoi occhi e mi ricordai che anche lei faceva parte dell'Ordine insieme a loro.

"Sì, me lo dicono in molti." disse Harry seccamente, fastidiosamente.

"I tuoi genitori sarebbero così fieri di te, Harry - per tutto quello che stai facendo." disse affettuosamente mia madre. "Non so se lo sai, caro Harry, ma Sirius non era solo il tuo padrino. Mi avevano chiesto di essere la tua madrina."

Harry la guardò, momentaneamente sconvolto. Come me.

"Tu sei la mia...?" attenuò Harry, guardandola con incredulità.

"Madrina, sì."

"Perché papà non ha mai detto niente?" chiesi, completamente sconcertata.

"Tuo padre, Dio lo benedica, non era mai stato a proprio agio con la mia vicinanza verso i Potter." spiegò lei, posando una delicata mano sulla mia. "Non sto parlando di gelosia, sto parlando di paura. Ci amava così tanto e aveva sempre paura di perderci. Odiava che io fossi nell'Ordine e odiava qualsiasi cosa che ci avrebbe minacciato di separarci da lui. I Potter erano conosciuti per essere un grande obiettivo per Tu-Sai-Chi. Non fu felice quando accettai di essere la madrina di Harry - spaventato che avrebbe reso anche a me un bersaglio. Il tuo povero padre, cosa gli ha fatto tutto questo..."

Sentii un nodo formarsi nella mia gola al pensiero di lui a San Mungo - il trauma di aver vissuto le sue peggiori paure l'hanno fatto rinchiudere nel suo piccolo mondo. Mi chiesi se la 'resurrezione' di mia madre sarebbe stato abbastanza per lui per tornare tra noi, o la morte di Cedric è stato il punto di non ritorno?

"Signora Diggory," mormorò Harry, la sua faccia ancora pallida dallo shock, "Non ne avevo. Nessuno me l'ha detto."

"Chiamami Nova, per favore, caro Harry," mia madre sorrise calorosamente. "E suppongo che mio marito ci abbia messo il suo zampino. Mi dispiace, mi dispiace molto che tu sia stato da solo."

Harry scrollò semplicemente le spalle, sembrando improvvisamente amareggiato, "È tutto okay, ero abituato."

"Harry, volevi parlare?" gli chiesi, volendo improvvisamente fuggire da quella atmosfera strana.

"Ah, sì," annuì, "se non ti dispiace uscire un secondo? Fai una passeggiata con me?"

Annuii, andando a prendere Nova.

"Lascia che stia con me," sorrise mia madre, posando una mano sul mio braccio, "Potrei avere un po' di tempo con mia nipote."

Non riuscii a non esitare. Mi sentivo preoccupata a lasciare di nuovo mia figlia.

"Starà bene," mi rassicurò mia madre, "Chiamerò Fleur se mi serve assistenza, ora vai - è adorabile fuori."

Baciai la testa di Nova prima di andarmene con Harry.

Camminammo in silenzio fianco a fianco verso la tomba di Dobby.

"Era un eroe," sussurrai, mentre entrambi la guardavamo cupamente, "Non lo meritavamo."

"Aurora," disse Harry, guardandomi seriamente. "Non voglio che la sua morte si in vana. Dobbiamo vincere questa guerra. Ma mi servirà aiuto."

Il mio cuore palpitò. Sapevo cosa stesse per chiedermi, e portarmi alla tomba di Dobby faceva tutto parte del suo piano.

"Vuoi che venga con te di nuovo," mormorai. Non era una domanda.

"Sì, Aurora, lo voglio." rispose. "So che non vuoi lasciare tua figlia di nuovo, e lo capisco. Ma lo faresti per il suo futuro. Per il tuo e anche quello di Malfoy-"

"Lo farò." lo interruppi. Non volevo più sentirlo pregare il suo caso. Sapevo che questo sarebbe accaduto. E sapevo che Nova sarebbe stata al sicuro qui con mia madre e Bill e Fleur.

Ma il solo pensiero di lasciarla di nuovo mi frantumava il cuore in mille pezzi.

"Stai prendendo la decisione giusta," annuì Harry.

E continuò a spiegare il piano; su come lui, Ron e Hermione avrebbero lavorato con Griphook per irrompere a Gringotts.

"La mamma tornerà prima che tu te ne accorga," piansi, settimane dopo, mentre stringevo Nova. Lei rise e mi chiamò 'ma-ma' mentre le baciavo tutto il viso.

La passai a mia madre, che ora era abbastanza forte per uscire.

"Starà bene, Aurora, te lo prometto," disse mia madre mentre Nova si coccolava felicemente su di lei.

Avevano legato così tanto nelle ultime settimane a Shell Cottage. Era un sollievo per me, sapere che Nova era circondata da persone che amava. Mi rompeva il cuore che la stabilità non fosse una cosa che le apparteneva, comunque. Il senso di colpa di portarla da un posto all'altro, da persona a persona mi stava uccidendo.

"È per questo che lo stiamo facendo, Aurora," disse Hermione mentre le confessavo le mie paure, "pensa alla vita che tu e Draco potrete darle una volta che sarà tutto finito."

Aveva ragione, e portai quel pensiero con me mentre salutavamo il Shell Cottage e ci smaterializzavamo a Diagon Alley.

Ero tornata alla caccia all'Horcrux.

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora