95 - Il letto matrimoniale

470 6 6
                                    

Draco guardava disperatamente intorno le tante facce nella stanza. Non aveva visto Aurora e Nova dalla cerimonia.

Ma ogni volta che cercava di attraversare la stanza, veniva fermato dagli auguri e persone che gli passava in mano i drink.

Non voleva che si congratulassero con lui e non voleva un drink. Voleva solo assicurarsi che Aurora stesse bene.

Voleva ricordarle che era ancora sua moglie; la donna che amava. L'unica con cui voleva stare. Anche se non poteva.

"Maritino!"

Draco rabbrividì a quel suono. Non si sarebbe mai abituato a questo. Non avrebbe mai voluto.

Delle braccia gli avvolsero la vita facendolo sussultare.

"Pensavo che potessimo andare a letto, magari provare la nostra suite matrimoniale?" la sua faceva lo faceva stare male. Come diavolo si aspettava di fare sesso con questa donna? La ripugnava fisicamente.

"Non ora," digrignò, staccando forzatamente le sue braccia da lui e voltandosi per guardarla. "Sto cercando una persona."

Il suo comportamento cambiò subito; i suoi occhi si strinsero furiosamente.

"Se stai parlando di quella creatura e la sua brutta poppante, allora odio deluderti, ma è andata di sopra con il tuo cosiddetto migliore amico. Lurida troia era lurida troia rimane."

Draco fece tutto il possibile per trattenersi da schiaffeggiarla proprio lì in mezzo al ricevimento.

"Se devi saperlo, ho chiesto io a Blaise di prendersi cura di lei." ringhiò Draco, "È stata una bella mossa malata la tua di invitarla a guardare!"

"Volevo solo ricordarle a chi appartieni veramente," disse Pansy, tracciando il suo petto con le dita. "E di certo lo scoprirà stanotte quando ci sentirà divertirci un sacco dalla porta accanto."

"L'unico rumore che uscirà da me sarà il gemito dello schifo a condividere il letto con te!" sputò, la furia esplodeva nel suo stomaco.

"Oh per favore!" ridacchiò. "Aspetta solo che lo faremo. Tu sei un uomo, dopo tutto - mi pregherai di non fermarmi."

Draco non poteva più sopportarlo. Si girò sul posto, tuonando via. Si ritrovò a tremare con una tale rabbia violenta.

Raggiungendo il bar, bevve un whisky incendiario, dando il benvenuto alla sensazione di bruciore nelle vene.

"Attento, figliolo, troppo di quello e non sarai in forma per la notte."

Draco guardò suo padre. E giusto per indispettirlo, prese un altro bicchiere e lo inghiottì tutto d'un fiato.

Lucius, posando una mano d'avvertimento sul suo braccio mentre ne prendeva un terzo.

"Starei attento se fossi in te, Draco," sibilò minacciosamente al suo orecchio. "Una sola parola da tua moglie appena sposata e ci taglieranno la testa! E non dimenticare che anche tua figlia è inclusa in questo! Quindi non scontentare Pansy, se capisci che intendo."

Draco continuò a guardare suo padre, combattendo la voglia di dargli una testata. Questo era tutta colpa di Lucius. Tutta la merda che gli è capitata era per colpa delle brutte decisioni che aveva preso suo padre nella vita.

E ora Draco ne stava pagando il prezzo. E non solo lui, ma anche sua moglie e sua figlia.

Scaraventando un bicchiere contro il muro; facendo ammutolire tutta la stanza, Draco sibilò in faccia a suo padre e tuonò fuori di lì.

Non gli importava più. Era troppo furioso per ragionare lucidamente.

Salendo le scale, bussò la porta della camera di Aurora. "Aurora!" gridò, "fammi entrare, ti prego!"

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora