6 - Vampate furtive

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Corsi nelle braccia di Cedric appena lo vidi. 

"Che entrata di scena, Rory!" ridacchiò scompigliandomi i capelli. 

"La Dumstrang non è ancora arrivata?" chiesi tremando. Stavo ancora indossando i vestitini blu che, sebbene fossero adorabili, non erano adatti al clima scozzese.

"No, non ancora" disse Cedric togliendosi il mantello e mettendomelo sulle spalle. "Ti sei scordata quanto sia freddo qui?"

"Oh, no ricordavo" mormorò seccamente "solo che Madame Maxine voleva che ci presentassimo con stile."

Per quanto adorassi la nostra preside, poteva essere certe volte esageratamente vanitosa.

Noi tutti stavamo guardando come la Dumstrang stesse emergendo dal lago. Erano tutti eccitati nel vedere Krum uscire dall'acqua. Sempre così scontroso.

"Vieni, Rory" disse Cedric entrando nel castello per la festa d'accoglienza.

Mi guardai intorno con meraviglia. Naturalmente, Cedric mi aveva detto tutto su Hogwarts ma vederlo per la prima volta con i miei occhi era surreale. 

Ero così concentrata a fissare il soffitto della sala grande che andai a sbattere contro il petto di qualcuno.

"Oh - scusa"  esclamai portando lo sguardo verso il basso. Il respiro mi si fermò in gola quando mi ritrovai faccia a faccia con un ragazzo dai capelli biondi.

"Perché" pronunciò pigramente, i suoi occhi grigi luccicavano "ogni volta che qualcuno mi viene addosso, sei sempre tu?"

Diventai rossa guardando i suoi occhi penetrare i miei. "Mi-mi dispiace stavo ammirando il soffitto" balbettai in modo patetico.

Un sorrisetto comparve sulle sue labbra, come se gli piacesse l'effetto che aveva su di me.

"Sì, è straordinario. Devo ammetterlo."

Potevo sentire il calore nelle mie guance avendo il suo sguardo fisso su di me. Il mio battito stava aumentando così velocemente che avevo paura di non essere più capace di respirare.

"Sarà meglio che tu non metta nei guai mia sorella, Malfoy!"

Feci un piccolo salto quando Cedric venne dietro di me.

"Oh, non ci penso nemmeno" mormorò Draco senza distogliere gli occhi dai miei. E sentii quelle farfalle volare di nuovo. "Goditi il soggiorno, Aurora."

Feci un piccolo sorriso a Cedric prima di voltarsi e scomparire tra la folla.

"Idiota" borbottò Cedric conducendomi verso uno dei lunghi tavoli. "Starei molto lontana da lui se fossi in te. I Malfoy non sono altro che guai."

Non risposi, invece presi posto accanto una ragazza tassorosso con i capelli rossi che si era presentata con il nome di Susan. Non riuscivo a smettere di pensare al modo in cui Draco Malfoy aveva detto il mio nome. Aurora

Avrei fatto qualsiasi cosa per sentirlo di nuovo dalle sue labbra.

...

Quando il mio sguardo si posò sul tavolo dei grifondoro e su Harry che stava vicino a Ron e Hermione, ripensai quanto fosse stato crudele Draco nella foresta il giorno della coppa del mondo di Quidditch.

Il mio cuore si smarrì. A che stavo pensando - stavo diventando frivola per un ragazzo capace di essere malvagio e prendere in giro i babbani?

Per non parlare dell'oscura connessione che aveva la sua famiglia con le persone che aveva ucciso mia madre.

Provai a concentrarmi nel discorso di benvenuto di Silente ma ripensai al ragazzo biondo. Rivolsi uno sguardo al serpeverde. Draco era riuscito a far sedere Krum accanto a lui e sembrava teso.

Gli occhi grigi percepirono immediatamente i miei e abbassai subito lo sguardo, imbarazzata di essere stata scoperta.

"Stai bene, Rory?" bisbigliò Cedric dandomi una piccola gomitata sul braccio.

Annuii sperando che le candele nascondessero il rossore delle mie guance.

...

Draco fecce un piccolo sorriso vedendo le fiamme nelle sue guance, il suo cuore volò sapendo che lei lo stesse fissando.

Era andato a sbattere contro di lei di proposito, ovviamente.

Dal secondo in cui era uscita dalla carrozza, non le aveva tolto gli occhi di dosso aspettando una qualsiasi occasione per parlarle. Aveva colto l'occasione quando l'aveva vista ammirare il soffitto incantata. 

La sua bellezza gli aveva letteralmente tolto il respiro. Non riusciva a capire perché nessuno non la stesse fissando come faceva lui. Un sacco dei suoi compagni Serpeverde sembravano mangiarsi con gli occhi la ragazza bionda, ma Draco pensava che lei non fosse niente in confronto ad Aurora.

Aurora. Adorava dire il suo nome. Sembrava che uscisse dalle sue labbra in un modo così naturale. Volevo dirlo a sé stesso di nuovo, ma non poteva senza sembrare un demente lunatico.

Così avrebbe solamente cercato di trovare un altro 'incontro'.

Se solo quel suo stupido fratello Tassorosso la lasciasse in pace per cinque minuti.

...

La mattina seguente, lasciai la carrozza insieme a Fleur per unirci agli altri a fare colazione. C'era grande eccitazione tra gli studenti che avevano messo il loro nome del calice di fuoco.

Guardai fieramente Cedric quando l'avevano lodato per aver messo il proprio nome nel calice.

"Ho una buona sensazione!" sorrisi, colpendolo giocosamente appena si sedette accanto a me a colazione, "Cedric il campione di Hogwarts!"

"Dovrebbe essere una risata." ridacchiai, ponendo nel suo piatto le uova strapazzate, "Immagina di vincere tutto quell'oro, però. Papà ci farebbe molte cose, di sicuro."

"Vorrà che li metta da parte per il tuo futuro." lo sgridai, "Papà ha alte speranze per te, lo sai."

"Se vinco i soldi." disse Fleur nel suo accento francese mentre mordeva un pezzo di arancia, "Comprerei un nuovo e mozzafiato vestito."

"Cribbio, sarà un bellissimo vestito, allora."

Alzai lo sguardo per vedere Fred e George in piedi davanti a noi, con un pezzo di carta nelle loro mani.

"Di certo non vi candiderete?" chiesi, accigliata. "Non avete ancora l'età."

"Solo per due mesi!" ruggì George indignato.

"Sì, e inoltre, abbiamo un trucchetto nelle nostre tasche, non è vero George?" sghignazzò Fred malvagiamente.

"Pozione dell'età!" disse George, sventolando una fialetta davanti ai nostri visi.

"Non funzionerà mai." mormorai a Cedric, vedendoli avvicinarsi al calice.

E infatti, due minuti dopo stavano andando imbarazzati in infermeria, con le loro lunghe barbe.

Cedric e io ridacchiammo disperatamente, con Fleur che li guardava dispregiativamente.

...

Draco non riusciva a toglierle gli occhi di dosso durante la festa di Halloween quella sera.

Guardò il suo viso illuminarsi con orgoglio quando Diggory venne annunciato come campione di Hogwarts. Desiderava disperatamente che posasse gli occhi su di lui ma erano concentrati solo su suo fratello.

"Amico, puoi renderlo meno ovvio?"

Draco sbatté le palpebre, girandosi verso il suo amico.

"Che vuoi dire?" scattò su Blaise.

"La Diggory." ridacchiò Blaise, annuendo nella sua direzione, "La tua lingua sta praticamente sbattendo a terra."

Cazzo.

"Non so di cosa tu stia parlando." disse seccamente, raddrizzandosi le spalle.

"Certo." ridacchiò Blaise, "Come dici tu, amico."

The Diggory Sister || Draco Malfoy / traduzioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora