Sto tornando a casa e sono le 22:40, sono andata a danza (sport scelto da mia madre) e dal ragazzo che mi fa ripetizione visto che matematica non è proprio il mio forte.
Ho su la felpa XL gli occhiali e i capelli raccolti in una cipolla disordinata, il tragitto è ancora lungo e le gambe iniziano a chiedere una sedia così decido di fermarmi nell'unico bar aperto e ordino una cioccolata calda visto che fuori le temperature sono ancora basse.
Appoggio borsone e libri per poi gustarmi la mia bevanda però qualcuno mi interrompe
Xx: scusa possiamo prendere questa sedia?
Alzo la testa e chi mi trovo davanti? J-Ax, è solo un sogno sicuramente, quante probabilità ci sono di incontrare il proprio idolo? pochissime, lo guardo sentendo il battito cardiaco accellerare.
Io: si tranquillo non mi serve!
Dico emozionataALESSANDRO'S POV
Ero per strada intento a fare due chiacchiere con Federico quando vediamo l'unico bar aperto, decidiamo di fiondarci dentro per via delle basse temperature, era completamente vuoto ma al nostro tavolo mancava una sedia, l'unica persona oltre a noi nel bar è una ragazza che ha un qualcosa di famigliare. Mi faccio coraggio e vado a chiederle la sedia quando mi guarda e mi dice
A: si tranquillo non mi serve!
Le sorrido ringraziandola, prendo la sedia e torno al tavolo.
F: eh bella vero zio?
Io: ci sono poche ragazze come lei.
Incontro di nuovo il suo sguardo, i suoi occhi mi scrutano attentamente, noto un misto di emozione e timidezza ma anche curiosità da parte di entrambi, c'è un gruppo di ragazzini che la infastidisce buttandole per terra i libri, li guarda andarsene per poi raccogliere il tutto compresa una foto, noto che è una mia foto autografata. Tornano i ragazzini e con cattiveria le strappano dalle mani un piccolo quaderno e iniziano a leggerlo ad alta voce. I bulli.
A: ridammelo, non sono affari vostri!
Urla lei cercando di riprendersi il suo quadernino
Xx: STAI ZITTA TROIETTA!
Si sente umiliata, io i bulli li odio e non posso stare qua senza fare niente così senza alzarmi chiedo
Io: puoi ridarle il quaderno e lasciarla in pace, mh?
Xx: oh guarda c'è il tuo idolo Alessia, perché non vai a chiedere una foto? oh no poverina lei è troppo depressa per farlo!
Prende le sue cose ormai in completo imbarazzo e se va, saluto Federico e esco dal locale in tutta fretta cercando di raggiungerla
Io: hey, fermati!
Si gira e mi guarda tirandosi su gli occhiali.A: scusa se ti ho rovinato la serata, non dovevi neanche prenderle le mie parti, loro lo fanno sempre
Io: non scusarti, non hai rovinato nulla! Poi io odio i bulli, sono come i pidocchi.
A: comunque piacere Alessia.
COINCIDENZE?
Io: posso chiederti il cognome?
Mi guarda imbarazzata e con un filo di voce dice
A:Aleotti...
Lo sapevo!
Io: minchia che figata, abbiamo lo steso cognome! Senti, posso accompagnarti? Sai non è prudente girare a quest'ora, se sei d'accordo eh.
Annuisce, così decido di accompagnarla, nel tragitto abbiamo parlato tanto e ho scoperto che le piace scienze umane e psicologia, ama il rap e sa cantare, dipinge e le piace molto leggere.
Io: uhm a me piace ben poco, mi accontento facilmente, però sono un patito di videogame e mi piace mangiare!
A: ehm lo vuoi un caffè? Ho visto che prima non hai bevuto il tuo.
Ci penso su poi accetto l'invito, la casa è abbastanza isolata e distante dal centro però è in una zona molto "in", ossia dove stanno i benestanti.
Io: ma tua madre? ti lascia a casa da sola?
A: sai, la casa la gestisco io praticamente, l'ho sempre fatto perché mia mamma ha poco tempo visto il suo lavoro, a volte le devo dire dove sono le cose perché non lo sa, poi ha rifatto altri due figli che però sto crescendo io.
Io: sei cresciuta in fretta allora
Sospiro, mi porge del caffè e si arrampica per prendere lo zucchero
A:scusami ma per me è troppo alto!
Mi tira due zollette di zucchero che prendo al volo..
Io: tranquilla
A:ti dispiace se finisco di fare una ricerca per scuola? Oggi non ho avuto un secondo libero.
Io :no fai pure anzi, se vuoi ti do una mano!
Non so come faccia a stare sveglia fino a quest'ora a soli 14 anni. Abbiamo quasi scritto mezzo quaderno e fra un "oh guarda questo" e un "apri e fai copia e incolla" si sono fatte le 24:00.
S: t-tu cosa ci fai qui!
Mi giro vedendo Sabrina, rimango fisso su di lei
A: siediti mamma! Vi conoscete già?
La invita a sedere e così fa, ci guardiamo negli occhi
A: dovete parlare?
Io: penso proprio di si, da soli.
S: ma cosa dici da soli, è abbastanza grande
La guardo, le si chiudono gli occhi.
Io: direi che è l'ora della nanna, io e te facciamo i conti dopo
Dico guardando cagnesco la mia ex moglie, ebbene si, Alessia è stato frutto del nostro amore, quindi è mia figlia.
La accompagno in camera sua, ha poster degli articolo 31 e miei appesi alla parete, accese le lucette che aveva appese alla parete decido di guardarmi meglio intorno. Leggo alcuni testi che aveva scritto e salta subito all'occhio la collezione di dischi miei e di Fede, sbatto contro un cavalletto con dipinto astratto: una ragazza in nero che si tiene alle pareti strette e l'unica cosa che ha di colorato sono i capelli rossi. Su un'altra tela c'è disegnato un gatto nero girato di schiena e la coda si trasformava in boa. Mi siedo sul letto e le accarezzo la schiena e poi i capelli, si vede che è una ragazza seria e non merita di soffrire, finalmente ho trovato la felicità, ho trovato mia figlia! Decido di lasciarle un biglietto attaccato al telefono con scritto col mio numero di cellulare. Torno a casa a piedi per riflettere su ciò che ho passato in queste ore, abito più o meno vicino: mi sono divertito ad aiutarla a fare la ricerca per scuola, mi ha fatto sentire di nuovo papà adesso che so chi è sua madre e non pensavo fosse così interessante, ho sentito un turbine di emozioni che non so spiegare. Rivederla così grande mi ha fatto un certo effetto, l'ultima volta che l'ho vista è stata 12 anni fa. Lei è stupenda, ha i capelli castano scuro lunghi come sua mamma, occhi grandi quasi neri, ha delle mani così piccole che mi fanno tenerezza, porta una montatura di occhiali rotondi che le stanno enormi.
Mi guardo intorno, non c'è anima viva se non qualche spacciatore. Voglio rivederla ancora e conoscerla, per ora sembra una ragazza tranquilla con un mucchio di problemi che le passano per la testa, però non posso sbatterle in faccia la verità, diventerò suo amico, poi quando sarò pronto mentalmente le dirò che sarò suo padre e affronteremo il problema insieme.
Sono confuso, Elaina come la prenderà? Sarò un buon padre? E se mi odiasse? Troppi dubbi mi stanno facendo solo venire mal di stomaco.
STAI LEGGENDO
||ciao papà||
Fanfiction-beh diciamocelo Alessandro, tua figlia è il diavolo reincarnato in un'ingenua sedicenne! Lo guardai negli occhi e abbassai lo sguardo,aveva Alessia. Rivoglio solo mia figlia nulla di più...la rabbia ribolliva dentro me e sinceramente la voglia di...