Pov's Gabriel
《P-apà》
Un bambino dai capelli scuri e gli occhi chiari corre verso di me.Ha un sorriso bellissimo che scalda anche gli animi più freddi.
Lo prendo in braccio e lui appoggia la testa sul mio cuore per sentire il battito.
Sento che quel bambino è mio, sento la connessione che c'è tra noi.
Percepisco che è una parte di me.
Man mano quel calore sul mio petto scompare, abbasso lo sguardo e non vedo più il mio bambino.
Mi agito guardandomi intorno, urlando senza tregua il suo nome.
《ALESSANDRO!》
Mi gira la testa mentre la vista si offusca.
Ho la sensazione di cadere nel vuoto quando...
Mi sveglio di soprassalto affannando e portandomi una mano sul petto.
Quando i ricordi di quel sogno così strano passano attraverso la mia mente sbuffo frustato passandomi una mano sul viso.
Mi alzo dal letto avviandomi direttamente in bagno per sciacquarmi il viso.
Apro il rubinetto, prendo con la mano dell'acqua gelida buttandola sul mio viso.
Chiudo il rubinetto alzando lo sguardo verso lo specchio che riflette la mia immagine.
Le gocce di acqua scivolano sul mio petto nudo provocandomi un brivido lungo la colonna vertebrale.
Non posso perdere mio figlio.
Non posso perdere nè lui nè la mamma.
Non posso perderli per la semplice paura di diventare papà.
Non sarò né il padre né il marito migliore del mondo ma ci proverò.
Molto meglio provarci che abbandonarli.
Veronica non si merita ciò, l'ho fatta soffrire abbastanza già dal primo giorno che ha messo piede nel mio night club.
Sono stato crudele con lei, soprattutto durante la sua prima volta.
Devo risolvere, devo rimediare tutti gli errori che ho fatto nell'arco di 6 mesi.
E per rimediare, devo iniziare col dire ai miei genitori che sto per diventare padre.
Anche loro meritano di sapere che tra non molto diventeranno nonni.
Mi asciugo velocemente il viso, mi lavo i denti e mi sistemo i capelli con del gel.
Ritorno in camera mia, apro il mio armadio enorme e prendo un pantalone nero.
Lo infilo dopo aver indossato una camicia bianca e un paio di scarpe eleganti.
Dopo qualche spruzzo di profumo, esco dalla mia camera per scendere al piano terra.
Entro nella sala da pranzo dove tutta la mia famiglia è riunita per consumare la colazione come di consuetudine.
Tutti si voltano verso di me guardandomi attentamente come se capissero che qualcosa non va in me.
《Tutto bene tesoro? Già sei pronto per andare a lavoro?》
Dice mia mamma rassicurandomi con il suo sorriso angelico.Lei è l'unica che mi capisce senza neanche guardarmi.
《Io devo parlarvi...》
Mia sorella Giada alza lo sguardo incuriosita, mio padre continua a fissare la sua tazzina di caffè mentre Christian è ancora dormiente.

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𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐
ChickLitSEQUEL DI "THE WORLD OF THE MAFIA" 2^LIBRO (COMPLETATA) La mafia. Un mondo pericoloso e maschilista. Un mondo che nonostante gli omicidi, la droga, le corruzioni e la prostituzione pretende l'onore in una famiglia. Tratto dal primo romanzo: 《Io senz...