𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐

42- Non ho certezze

Pov's Massimo
Infermieri, dottori, pazienti in gravi condizioni e familiari corrono per il corridoio dell'ospedale eppure io sono totalmente sconnesso.

Sono seduto su una scomoda sedia in sala d'attesa con i gomiti sulle ginocchia e le mani alle tempie.

Sono passate molte ore da quando Astreya è entrata in sala operatoria, non le so quantificare ma è passato tanto tempo.

Sono qui impiantato come una statua a sentire i pianti dei suoi parenti.

Ma adesso l'unica cosa che mi interessa è Astreya che purtroppo non si hanno notizie.

《Andiamo a fumarci una sigaretta?》
Mi propone Andreas, l'unica persona che ho chiamato quando ho realizzato cosa fosse successo.

《No, se Astreya esce dalla sala operatoria voglio essere qui》
Dico premendo le labbra sulle nocche della mano.

La sala d'attesa è piena di parenti di Astreya, chiamando Andreas l'hanno scoperto i suoi zii che immediatamente hanno sparso la voce.

Tutti mi hanno tartassato di domande a cui non ho risposto.

Deve essere già dura per Ares aver sparato sua sorella, continuare a parlare di ciò che è successo fa solo più male.

Lui è seduto poco lontano da me e non ha mai smesso di piangere.

Ha raccontato cosa fosse successo ai suoi parenti e ciò ha peggiorato la situazione.

Riporto la mia attenzione su Andreas che fissa una ragazza dai capelli biondi di fronte a lui.

《Andreas ma cosa ci facevi a casa di Stefano Rizzo?》
Gli domando pensando al perché lui fosse lì visto che gli avevo dato il giorno libero e non doveva compiere nessuna commissione per me.

《Ti ricordi la ragazza che mi portai alle stanze private alla festa di ieri?》
Annuisco e lui mi indica con lo sguardo la ragazza che fissava prima che da quando è arrivata non fa altro che piangere.

《È la figlia di Stefano Rizzo, si chiama Chiara》
《Avete scopato?》
Vado dritto al punto, è un'altra Rizzo che ci ha fatto perdere la testa e porterà ulteriori problemi.

《No purtroppo, mi ha detto che è vergine e mi sono fermato》
《Hai fatto bene》
Dico sforzando un leggero sorriso, almeno lui è più intelligente di me.

《Quindi oggi sono andato dal padre per chiederla in sposa》
《Forse noi corriamo troppo...》
Dico pensando a quanto sia io che lui ci ossessioniamo da una donna da volerla subito.

《Lo so ma pensa, se lei e Astreya vengono in Spagna con noi possono farsi compagnia a vicenda quando noi lavoriamo》
Il mio sguardo diventa nuovamente cupo sotto il suo che già sogna in grande.

Non so se Astreya si riprenderà e come, non so se vorrà sposarmi e venire con me in Spagna.

Non so nulla in questo momento.

Non ho certezze.

《È un parente della signorina Rizzo?》
Mi domanda un infermiera uscita dalla sala operatoria.

《Si, sono il fidanzato》
Dico alzandomi immediatamente dalla sedia agitato.

《L'operazione è andata bene, fortunatamente non ha avuto gravi problemi ma dobbiamo aspettare che si svegli》
Socchiudo gli occhi sentendo le lacrime pizzicarmi.

《Posso vederla?》
Dico sentendomi il cuore scoppiare di gioia.

《Vogliamo vedere anche noi nostra nipote!》
《Possono entrare al massimo due persone...》
Dice l'infermiera ed io mi volto immediatamente verso Ares che ha ascoltato tutta la conversazione.