62- Come back home

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I'm terrified
I don't know what's happening to me?
Can you hear my pulse beat underneath?
Words are getting hard for me to speak
That's not for me
-Come back home, Sofia Carson

(Sono terrificata
Non so cosa mi sta succedendo?
Riesci a sentire il mio battito cardiaco sotto?
Le parole mi stanno diventando difficili da pronunciare.
Non è per me)

1 settimana dopo...

Pov's Angelica
Da circa una settimana sono rientrata in Italia con il jet privato di Ares.

Ho ripreso a lavorare in ospedale e col tempo sto riprendendo la mia vita in mano.

Ho presentato Ares a mia mamma e sembra piacerle molto ma di questo non avevo dubbi visto che il mio fidanzato ha una buona presenza.

Da qualche giorno, Ares vuole portarmi dalla sua famiglia per rendere ufficiale il nostro fidanzato ma fin ora ho sempre rifiutato perché ho paura della loro reazione.

Non so se soddisfo le loro aspettative...

Purtroppo però Ares mi ha messo alle strette, mi ha letteralmente imposto di andare a cena con loro stasera infatti
mi sto preparando perché a minuti sarà qui.

Spero solo di fare bella figura.

Ho indossato un vestito nero elegante e semplice con dei tacchi non molto alti ai piedi.

Mi sono truccata leggermente per non risultare troppo appariscente ed ho piastrato i miei capelli lunghi.

《Angelica, è arrivato Ares!》
Urla mia mamma dalla cucina ed io mi affretto a spruzzarmi del profumo sul collo.

Esco dalla stanza e saluto mia mamma velocemente raccogliendo le mie cose in una borsetta.

Chiudo la porta di casa alle mie spalle ed entro nella macchina del mio uomo.

《Buonasera》
Dico dolcemente sistemandomi sul sedile della sua Mercedes.

《Buonasera angioletto》
Chiudo la portiera e mi volto verso di lui che mi sta squadrando attentamente.

《Sei bellissima》
《Anche tu》
Dico osservando il suo outfit semplice ma spettacolare indossato da lui.

Mi lascia un bacio casto sulle labbra e mette in moto sfrecciando nelle vie affollate della città.

《I miei genitori già sono lì》
《Ehm ok...in che ristorante ceneremo?》
《Al Crystal Restaurant》
《Il ristorante di tuo cugino?》
Annuisce mantendo lo sguardo fisso sulla strada mentre io mi mordo il labbro ansiosa.

La mia gamba trema, sono agitata e lui la nota infatti appoggia una mano sul mio ginocchio.

《Stai tranquilla, angioletto》

Con la mano sale sotto al mio vestito e si ferma nel mio interno coscia accarezzandolo.

Arriviamo nel parcheggio del ristorante e noto subito i suoi genitori appoggiati ad una macchina intenti a baciarsi.

《Sono sempre così, si saltano addosso ogni due minuti》
Rido alla sua affermazione cacciando via la mia ansia.

Ares spegne il motore e scende dalla macchina seguito da me.

Chiude la macchina e si infila le chiavi nella tasca dei suoi pantaloni avvicinandosi ai genitori.

Cammino lentamente dietro di lui stringendo la mia borsetta tra le dita e respirando a fatica.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora