𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐

38- Sette volte

Vedo il cielo che piange
Le mani sull'anche
Le tue gambe stanche
Intorno alle mie guancie
Respiro ansimante
Di chi non rimpiange
Di dare anche il sangue se qualcosa è grande.
Pleasantville, Nitro

Pov's Veronica
Entra in casa sua velocemente e riprende a baciarmi con foga.

Saliamo le scale in fretta e percorriamo il lungo corridoio con le labbra attaccate e i corpi bollenti.

Ho solo notato poche cose della sua casa e ho già capito perfettamente che vivono nel lusso più sfrenato, un esempio è il ritratto di famiglia incorniciato in oro.

Apre una porta infondo al corridoio ed entra in una stanza che suppongo sia sua.

《Sei sicura piccola?》
Mi chiede prendendomi il viso tra le mani.

Annuisco lentamente e lui si volta di spalle per chiudere la porta a chiave.

Appoggio le mani sulle sue spalle facendole scivolare lungo la sua enorme schiena.

Mi sfilo i tacchi lanciandoli vicino una poltrona situata accanto alla finestra, lui si gira verso di me squadrandomi.

Porta le mani sulle mie gambe afferrando i lembi del mio vestito e sfilandolo velocemente.

Lo lascia cadere sul pavimento portando una mano dietro la mia nuca per unire le nostre labbra.

Porto le dita sui bottoni della sua camicia e la sbottono, gliela tolgo sensualmente staccandomi da lui per osservare il suo petto nudo.

《Non ci siamo mai osservati completamente nudi》
Affermo guardando il suo petto tonico ricoperto da alcuni tatuaggi.

Si toglie le scarpe velocemente e mi spinge verso il letto.

《Ti sei toccata in questi mesi?》
Dice con voce rauca al mio orecchio girandomi di spalle.

Arrossisco di colpo mentre lui bacia lentamente il mio collo arrivando alla spalla e togliendomi il reggiseno.

《N-no》
Dico mentre lui getta il mio reggiseno nero di pizzo sul pavimento.

《Stai ferma qui》
Dice allontanandosi dal mio corpo che freme dalla voglia di averlo.

Si avvicina al suo armadio aprendo un cassetto e prendendo da esso una cravatta nera.

《C-osa devi fare con quest-a?》
Esamina il mio seno attentamente mordendosi il labbro inferiore.

《Sono cresciute eh?》
Dice con un sorrisetto malizioso sul viso imbarazzandomi ulteriormente.

《Stenditi》
Mi indica il letto con lo sguardo ed io eseguo i suoi ordini senza fiatare.

Guardo il suo corpo posizionato davanti al letto che squadra il mio come se fosse un uccellino da sbranare.

《Mettiti più sopra》
Indietreggio con il sedere poggiando la testa sul bordo del cuscino.

Appoggia la cravatta sul letto spacciandosi i pantaloni e buttandoli vicino al mio vestito sul pavimento.

Si abbassa anche i boxer che contengono la sua erezione e anch'essi fanno la fine degli altri indumenti.

Abbasso lo sguardo sulla sua intimità, rialzo gli occhi con un sorriso involontario sul viso.

È ancora più grosso di come lo ricordavo.

Come un predatore con la sua preda mi assale salendo sul letto e fermandosi ai miei piedi.

Afferra le mie braccia portandomele sopra la testa e unisce i miei polsi con la cravatta.