63- Ti voglio bene

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Pov's Gabriel
Entro nel cancello della mia villa guardandomi intorno e gettando la sigaretta ormai consumata che avevo tra le labbra.

Non vedo nessuna guardia...

Cazzo, mi sono dimenticato di dire a Davide che doveva stare di guardia.

Spengo il motore della mia auto e scendo chiudendo lo sportello velocemente.

Non vedo l'ora di vedere mio figlio in braccio alla donna della mia vita.

Ogni sera torno a casa con questa consapevolezza che mi fa sentire l'uomo più felice del mondo.

Le luci in casa sono tutte spente, Veronica starà sicuramente sul letto con Alessandro vedendo la televisione.

Vede dei programmi di cucina e il giorno dopo prepara qualche strana ricetta che solitamente mi piace.

Sfilo le chiavi di casa dalla tasca dei miei pantaloni e provo a metterle nella serratura ma noto che la porta è socchiusa.

È stata forzata.

No. Cazzo. No.

Entro spedito in casa, mi affaccio in cucina ma è tutto spento, salgo al piano superiore velocemente ed entro nella camera da letto.

Il cuore mi si ferma nel petto quando vedo Veronica stesa sul pavimento priva di sensi.

Deglutisco a fatica toccandomi la fronte sudata e fredda.

La vista mi si annappa e un dolore forte al petto mi fa mancare il respiro.

《Veronica!》
Urlo guardando prima lei poi la culla vuota e disfatta.

《Veronica, cazzo! Svegliati!》
Mi inginocchio sul pavimento e la scuoto velocemente per farla svegliare.

《Veronica, dov'è Alessandro?!》
Sento le parole morirmi in gola e il battito aumentare sempre di più.

Dov'è mio figlio?

Ha appena una settimana di vita...

Non posso perderlo.

Non posso perdere nè lui nè sua mamma che è tra le mie braccia incosciente.

《Bambolina, svegliati...》
Accarezzo il suo viso pallido lentamente sentendo le lacrime pungermi gli occhi.

《A-less-andro》
Farguglia muovendosi sotto la mia mano ed aprendo lentamente gli occhi.

《Cos'è successo?!》
《Alessandro...》
Dice nuovamente guardandomi negli occhi e scoppiando a piangere.

《Hanno rapito il mio bambino...》
Dice finalmente dandomi il colpo di grazia.

《Chi?! Chi è stato?!》
《D-ue uom-ini》
La prendo in braccio e la appoggio sul letto mentre lei si dimena.

《Hanno preso ad Alessandro poi mi hanno drogata e...》
Si tocca la fronte ancora confusa e sgrana gli occhi.

《H-anno de-tto "questa è l'ultima volta che vedi tuo figlio vi-vo"》
Si alza di scatto barcollando e prendendo la coperta riposta nella culla.

《Gabriel, vogliono uccidere nostro figlio!》
Urla portandosi la coperta al petto ed ispirando il dolce profumo di nostro figlio.

《T-i prego, fai qualcosa! S-alvalo!》
Si siede nuovamente sul letto mentre io le afferro il viso tra le mani.

《Veronica! Guardami!》
Alza lo sguardo e scoppia nuovamente a piangere.

《Riporterò Alessandro a casa, a costo della mia stessa vita!》
Le lascio un bacio sulla fronte ed esco dalla stanza componendo tremante il numero di mio padre sul mio cellulare.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora