64- Your eyes

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Oh, darling, all of the city lights
Never shine as bright as your eyes
I would trade them all for a minute more


Pov's Alessandro
Noto il terrore nelle iridi di mio figlio che tiene stretto al suo petto il piccolo Alessandro.

Gabriel è molto freddo, non esprime i suoi sentimenti ma so che mi vuole molto bene.

Non è il tipo di ragazzo che dice "ti voglio bene" o abbraccia le persone di sua spontanea volontà ma ha un cuore anche lui, eccome se c'è l'ha.

Guarda prima me poi suo figlio indeciso su cosa fare.

Come mi aspettavo, la porta viene spalancata da un calcio ed intravedo tutti i miei fratelli con i loro figli.

Tutti armati fino ai denti ed agguerriti più che mai.

《È qui la festa?!》
Dice Paolo entrando nella stanza, sparando al soffitto e ridendo.

Gabriel guarda prima loro poi me e sorride quando capisce tutto.

Mentre Gabriel salutava sua moglie ho chiamato tutti mandandogli l'indirizzo della casa abbandonata.

Ho detto loro che dovevano irrompere non appena dicessi "ti voglio bene" e così hanno fatto.

Dovevano credere fino all'ultimo che mi avevano in pugno e che erano sul punto di uccidermi.

Perciò ho deciso di non dire niente a Gabriel per far sembrare tutto più credibile.

Paolo, Stefano, Andrea, Nicolas, Ares, Christian, Jacopo e Davide puntano le pistole verso i quattro bulgari.

《Davvero credevate di fottere Alessandro Rizzo?!》
Mi alzo prendendo la pistola dal pavimento e puntandola contro il capo.

《Nessuno tocca mio nipote e la mia famiglia!》

Abbassano tutti le pistole gettandole sul pavimento e ci guardano impauriti.

《Questo è per aver cercato di uccidere mia moglie e mia figlia!》
Dice Paolo dandogli un pugno allo stomaco ad una guardia.

《Per avermi manomesso l'aereo e per avermi drogato!》
Ares da un calcio nelle palle ed un'altro ed entrambi si piegano per il dolore.

《Per avermi rubato i carichi di droga》
Jacopo afferra per i capelli il capo, colui che incontrò al Royal nightclub e gli fa sbattere la testa contro il marmo della finestra.

Il sangue cola sulla sua fronte mentre Christian afferra il figlio, Ivan.

《La mia donna non si sfiora nemmeno con lo sguardo!》
《Avrei voluto tanto scoparmela quella puttana dai capelli neri!》
Risponde Ivan sfidandolo con lo sguardo.

Christian gli afferra il polso, velocemente glielo piega e il bulgaro urla dal dolore.

《Cazzo!》
《Devi sciaquarti la bocca con la candeggina prima di parlare della mia donna così》
Lascia il polso di Ivan che piange dal dolore, si sarà sicuramente rotto.

Sfilo un coltellino dalla tasca della mia giacca e mi avvicino al capo.

《Come hai chiamato mia moglie? Cosa volevate farle?!》
Lo prendo per il colletto della giaccia e lo spingo contro il muro, gli punto il coltello alla gola e deglutisce a fatica.

《Sei morto, bastardo》
Gli taglio la gola lentamente facendolo soffrire e gridare.

Mi fermo prima di ucciderlo e lo lascio cadere sul pavimento.

Si tocca la gola sanguinante ed urla senza sosta.

Dio mio, stai zitto.

Ti è piaciuto metterti contro la mia famiglia?

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora