𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐

41- Brutta sensazione

Pov's Massimo
Io e Astreya stiamo aspettando in giardino l'arrivo di suo fratello.

Sembra molto agitata mentre io sono più che tranquillo, al massimo mi darà un pugno come l'ultima volta.

Ma al contrario di tre mesi fa, questa volta non le ho fatto niente anzi l'ho anche salvata dalle grinfie di uomini cattivi.

《Cosa gli dirai?》
Dice mordendosi il labbro inferiore e muovendo le gambe agitata.

《Tranquilla niña...》
Dico posandole un bacio sulla fronte e pensando a cosa avrei detto di lì a poco al fratello.

《Ho una brutta sensazione》
Sussurra guardandomi negli occhi.

Guardo attentamente i suoi occhi lucidi che mi trasmettono la sensazione che sente.

Decisamente una brutta sensazione.

Si alza immediatamente dalla panchina quando vede la macchina di Ares fermarsi fuori al mio cancello.

Mi alzo anch'io quando lui scende dalla macchina caricando una pistola.

《Ares! Posa quella pistola!》
Dice la sorella portandosi le mani alle tempie.

Lui entra nel mio cancello e cammina spedito verso di me.

Le mie guardie vedendolo armato caricano le loro pistole per difendermi.

《Abbassate le armi!》
Ordino alle tre guardie che difendono la mia villa in Italia.

《Ares, per favore! Non mi ha fatto niente, ero ubriaca e mi ha portata a casa sua per dormire!》
《Non difenderlo!》
Urla tremando dalla rabbia che ha nei miei confronti.

《Tua sorella è ancora vergine, se è questo quello che ti interessa》
Dico amaramente visto che ho l'impressione che la sua famiglia tenga più alla sua verginità che a lei.

Questo mondo di merda, compresi loro, l'hanno fatta sentire sbagliata, impura e stupida.

No, non voglio scaricare le mie colpe su di loro.

Io sono imperdonabile, lo ammetto ma anche loro hanno fatto del male alla mia piccola bambina.

L'hanno caricata di pregiudizi che gli altri uomini possono avere su di lei, gettando anche tutti i metodi di perdono che l'unico uomo realmente innamorato di lei stava usando per farsi perdonare.

Se prima credevo che io fossi un male per lei, adesso voglio che diventi mia moglie per farle del bene.

Adesso ho le idee del tutto chiare.

La voglio sposare e portare con me in Spagna.

Trattarla come una regina senza farle cacciare nemmeno più una lacrima.

Abbandonerò i miei vizi disgustosi e mi lascerò trascinare dalle correnti della sua anima.

Mi lascerò persuadere dall'amore che solo lei mi può dare.

Farò l'amore con lei all'infinito senza mai stancarmi.

Mi nutrirò con il suo corpo lasciando che il mio seme caldo finisca dentro di lei per renderla mamma.

Forse il mio non è amore o forse non so ancora cosa sia questo sentimento ma sono sicuro che lei mi insegnerà ad amarla come merita.

Queste sono le parole che avrei voluto dire ad Ares ma prima che io possa aprire bocca un proiettile vola nella mia direzione.

Ha sparato un colpo che tra qualche secondo finirà nel mio cuore finendomi per sempre.

Togliendomi la possibilità di amare la sorella e di vivere felice con lei.