40- Dovrei crederti?

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Pov's Astreya
Sbatto gli occhi per il fastidio che mi provoca la luce del sole.

Ho un mal di testa incredibile.

Apro completamente gli occhi guardandomi intorno ma...

Oh santo dio.

Questa non è la mia camera.

Dove diavolo sono?

Alzo il busto di scatto mettendomi seduta sul comodo materasso, guardo al mio fianco e vedo Massimo dormire beatamente a petto nudo.

No, no, no!

Non è che ieri abbiamo fatto...

Non voglio neanche pensarci!

Non mi ricordo nulla di ieri sera, ricordo solo che ho sentito il suo profumo e lui era dietro di me.

Poi nient'altro.

Mi guardo il corpo, è coperto solo da una sua maglia lunga che mi arriva a metà coscia.

Mi porto le mani alle tempie, sto per avere una crisi.

《Massimo! Svegliati, ti prego!》
Porto una mano sulla sua spalla scuotendolo.

《Mmh...》
Si passa una mano sul viso aprendo gli occhi.

Dio mio, è così bello anche di prima mattina...

《Buongiorno niña...》
Dice con voce rauca avvolgendo il braccio intorno al mio busto.

《Come fai ad essere così tranquillo?!》
Dico togliendo il suo braccio dal mio corpo ed alzandomi dal letto.

《Cosa cazzo abbiamo fatto ieri sera?!》
Alza il busto portandosi una mano sul viso.

《Niente piccola》
《Allora perché siamo nello stesso letto conciati in questo modo?》
《Ieri sera ti ho portato a casa mia e ti sei bagnata bevendo, ti sei spogliata ma io ti ho rivestita con una mia maglia》
Mi spiega alzandosi anche lui, noto solo adesso che è in mutande.

《Ecco perché sei vestita così》
《E tu perché stai solo con i boxer?》
Dico alternando lo sguardo dal suo viso ai suoi boxer.

《Ho caldo la notte》
Si giustifica aprendo un cassetto del comodino.

《Dovrei crederti?》
《Astreya, avrei voluto tanto scoparti ma eri ubriaca》
Dice prendendo una bustina e buttandola sul letto.

《Avrai mal di testa, prendi questa bustina》
Mette sul letto anche una bottiglina d'acqua già aperta.

《Sei sicuro che non è successo niente?》
《Non ti fidi di me?》
《Perché dovrei fidarmi di te?》
Assottiglia gli occhi prendendo una sigaretta poggiata sul comodino.

Se la porta alle labbra e se la accende tranquillamente.

《Vedi del sangue sulle lenzuola?》
Dice scoprendo il letto e spegnendo la sigaretta ancora intera.

Si avvicina a me e mi fa sedere nuovamente sul letto.

《Allarga le gambe》
《Cosa? No!》
Mi toglie le mutandine velocemente e mi allarga le gambe.

《Massimo!》
Prende uno specchietto dal comodino e lo porta tra le mie gambe.

La mia intimità è riflessa nello specchio ed io la guardo a malapena arrossendo di colpo imbarazzata.

《La vedi? Vedi com'è carina e chiusa?
Abbasso lo sguardo chiudendo le gambe.

《Se fossi stata a letto con me, era sfondata》
Arrossisco ulteriormente per le parole volgari che usa.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂 𝟐Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora