Data terrena:7 Luglio 2011
Esistere lì dove non c'è tempo è tutta un'avventura.In quel luogo dove esistette, non c'è né un prima né un dopo,né ieri né domani.Per questo quello che farò è un'impresa.
Scrivere un diario di bordo...(Diario di bordo,mi piace questa parola...diario di bordo.Diario di bordo!)Scrivere un diario di bordo,è dire,un diario,una cronaca, è quasi una contraddizione.Come scrivere una cronaca dove non c'è tempo? Come relazione quello che è successo ieri,se non esiste l'oggi né il domani?
"Come relazionare quello che è successo ieri,se non esiste né l'oggi né il domani?"...non tocca a me dirlo,già lo so,però che genialità questa frase! E' fantastica.(Fantastica,come mi piace questa parola...fantastica,così, con molte esse...fantasssstica)
Alla fine...per poter fare racconto,bisogna cominciare da un principio,anche se questo principio non sia il principio,ed è per questo che ho scelto il 7 Luglio 2011 come l'inizio di questa storia.
In un quieto pomeriggio di quel luglio,mia madre stava facendo quello che meglio sapeva fare:cambiare un pezzo del lavandino del bagno.Il bagno in questione era il bagno di un hotel del nord,perché risultava essere che i miei genitori,dei bei pazzi,giovani incoscienti,avevano deciso insieme ai loro amici, altri bei pazzi dei miei zii,andare in giro a "portare la loro musica nel mondo". Alla fine,non è oggetto di questo diario di bordo giudicare l'incoscienza di un gruppo di ventenni che se ne sono andati in un ridicolo furgone tutto dipinto a viaggiare senza direzione,con una chitarrina,e con mia madre incinta,di me,chiaro.E ovviamente,come non poteva essere in un altro modo,tra viaggio e viaggio,tra show e show,arrivò il giorno nel quale il bebè stupendo che io sarei stato,volle nascere.E lì li afferrai,in un hotellino di popolo del nord.Quando mia madre avvertì la immanenza del mio arrivo,esagerata come sempre,gridò chiamando al Pela,come a lei piaceva chiamare mio padre.Il sopra nominato non le diede retta all'inizio,visto che credo si trattava del quindicesimo falso allarme.Fu lo zio Rama,il più responsabile dei cinque,per essere onesti,che capì che quella volta l'allarme non era falso,e così corsero tutti:Mar,mia madre; Thiago o il pela,mio padre;lo zio Rama,la zia Jazmin e lo zio Tacho;e duramente arrivarono in clinica,dove finalmente feci il primo grido,e tutti piansero.Di emozione,chiaro:ero nato io.Perché io,devo chiarire,c'è stato un tempo in cui sono stato umano.Nessuno è perfetto,come diceva,o dirà,Torito,dipende da che lato della linea temporale ci fermiamo.
Non voglio perdermi in divagazioni.Sono nato,dicevo,un 7 luglio del 2011, in un paesino bellissimo del nord.E già subito si iniziarono a sviluppare tracce di genialità in me.E' che,vale chiarirlo,c'era qualcosa di straordinario nella mia concezione.Anche se sono nato nel 2011,sono stato concepito nel 2031,è dire, venti anni dopo la mia nascita.(Non penetriamo in questi argomenti,perché anche se sono un essere evoluto,non sono comodo pensando ai miei genitori facendo "qualcosa diverso").Unico nella storia,il mio caso.Come si spiega che io sono stato concepito venti anni dopo di nascere sarebbe l'oggetto del nostro racconto.
Mi chiamarono Bruno,in onore di un grande amico di mio padre,e mi registrare,come è da supporre,con il cognome di mio padre,anche se mia madre resistette alla abitudine maschilista di dare cognomi solo per via paterna.Nel mio documento si può leggere:Bruno Bedoya Aguero Tallarico Rinaldi,anche se per questioni pragmatiche sempre mi sono fatto chiamare Bruno Bedoya Aguero,decisione che mia madre mai mi perdonò,tralasciando che le madri perdonano tutto.
Devo interrompere questo racconto per un momento,il portale si sta aprendo,e qualcuno sta arrivando qui attraverso di lui.Dall'altro lato dell'orologio, nell'altro piano,è l'anno 2007.Lì Bruno Bedoya Aguero ancora non è nato. E la spiegazione di come Bruno si convertì in Tic Tac è sorprendente.(Mi piace questa parola:"sorprendente"...)Però rimarrà per un altro momento. Il portale si sta aprendo,e Cielo sta arrivando a questo piano.E io ho una missione.
Questo diario di bordo continuerà...
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Casi Angeles -el hombre de las mil caras (tradotto in Italiano)
FanfictionTraduzione del libro "el hombre de las mil caras",scritta da Leandro Calderone,parla della seconda stagione delle serie argentina "Casi Angeles" (Teen Angels in Italia) ed è il sequel di "La isla de Eudamon",in questo libro inoltre ci sono alcuni se...