Casi Angeles -el hombre de las mil caras (tradotto in Italiano)

Giornale di bordo di Bruno Bedoya Aguero

Data terrena:agosto del 2030

Così operano le forze del male,cercando di gettare il loro manto di oscurità sugli esseri luminosi. E per questo esistono esseri come me,per illuminare le ombre.(Non sta bene che lo dica io,però come sono poetico,davvero poetico,davvero molto poetico,mi incanta essere poetico,che bella parola... "poetico".)

Però tornando alle mie memorie,quei giorni era ancora molto lontano da essere l'essere speciale e importante che sono. ("Essere l'essere",importante frase,questa nemmeno a Shakespare è venuta in mente.)

Bruno,cioè io,cioè,il mio corpo...rimaneva in coma.Allora i miei genitori,senza speranza, decisero di portarmi nella soffitta della casa,visto che come era successo altre volte,l'effetto del portale avrebbe potuto essere guaritore.I medici non furono d'accordo,però i miei genitori capirono che Bruno, cioè io, cioè il mio corpo,non era più nella mani della medicina.

Insieme a loro,anche io sono stato testimone invisibile di questa tragedia.E anche se il mio corpo non sembrò sperimentale nessun miglioramento vicino al portale,si l'ho sentita io,cioè,la mia anima. Appena sono entrata in soffitta,ho visto l'orologio circondato da una luce multicolore e ho pensato che come era successo con Cielo quando i miei genitori erano adolescenti,io sarei stato assorbito dallo stesso,però questo non successe,ma individuò il mio orologio,quello da taschino, quello che mi aveva regalato mio padre,anche irradiava luce.Allora lo presi,ho premuto il bottone per aprire il coperchio e,appena l'ho fatto,le lancette iniziarono a girare sfrenatamente,e improvvisamente mi sono guardato attorno e  non ero più nella soffitta,ma in un paesino del Nord,vari anni prima, essendo testimone della mia propria nascita.

Devo interrompere per un paio di questioni di cui devo occuparmi nell'altro piano...svegliare Cielo che ancora non si è ingegnata del tutto,e di passaggio,divertirmi un poco illuminando il cuore di Justina, perché io,sono davvero un essere di luce.

Questo giornale di bordo continuerà...