S.S. Svomosimo 3 (Talk show)

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Anche se Terremoto e Bartolomeo si sentivano storditi per il tempo che avevano passato in coma indotto,entrambi stavano fisicamente bene,e non ci fu necessità di ricoverarli perché finissero di recuperarsi.Mar,rosicata dalla colpa di non aver avuto fiducia in suo padre,chiese a Cielo che lo trasferissero nella casa finché stesse completamente bene e ovviamente lei fu d'accordo.Lo stesso fecero con Bartolomeo,però questo,nonostante aver aperto i suoi occhi e detto una sola parola, si era riaddormentato e non si svegliava.Justina lo accomodò nella stanza degli ospiti,dove lo assisteva giorno e notte,così come Malvina e Thiago.

Terremoto,invece stava meglio,anche se era ancora in coma,Mar si avvicinò a lui,con un tè,ed entrambi si guardarono a disagio;c'era un discorso pendente,che non era per nulla facile da affrontare.Giusto quando prendevano coraggio per toccare il tema,si sentì il grido scandaloso di Dora.

-Dov'è mio figlio?-gridava per i corridoi,finché irruppe con impetuosità nella stanza.-Figlioletto!- esclamò vedendolo.

-Non gridare,mamma-disse l'uomo corpulento.

-Amore mio,piccolino,che ti hanno fatto?-e in un repentino cambio di tono lo rimproverò. -Come ti sei lasciato sequestrare,pezzo di stupido?Hai visto?-disse a Mar.-E' errante,stupido,ma non codardo.Subito ti cucino alcune cotolette milanesi.Ci sarà del pane grattato?-

-Ah,bene...-disse Mar.-Lui già sta bene,non converrebbe portarlo a casa sua?-

-Tuo padre rimane qui,con sua figlia-

-Be,del padre...ne parleremo quando gli si sistemano bene i bulloni-disse Mar.

-Toglitelo dalla testa!-ordinò Dora.-Nella nostra famiglia c'è una gerarchia verticale:prima la parola della nonna,dopo quella del padre e per ultimo quella della nipote.Quindi preparati,perché la nonna dice che il padre rimane qui-e uscì a cucinare.

Mar si guardò con Terremoto,sopraffatta per l'uragano che era sua nonna.

-E con te è dolce-chiarì lui.

Si guardarono alcuni istanti,fino a quando finalmente Mar decise di parlare.

-Perché hai bevuto quando hai scoperto che potevi essere mio padre?-

-Non ho bevuto,mi hanno sequestrato.Però bene,è vero che sono impazzito un po',ho reagito male all'argomento,quasi ero per terra,ma non avrei mai gettato la spugna,Tractorcito.Tu...tu sei molto speciale per me...-

-Bene,non venire ora a farmi un tol show...-chiuse Mar.

I due erano restii all'espressioni eccessive emotive e quello che Mar non voleva era emulare quelle scene lacrimose del rincontro tipica di un talk show:per questo motivo passarono ad argomenti più superficiali della paternità.Tuttavia,entrambi erano felici di essersi incontrati,e orgogliosi che il padre e la figlia fossero esattamente loro.

-Bene-disse Mar.-Un altro argomento...non hai niente da darmi tu?-

-Qualcosa come che?-

-Qualcosa,non so...che so io,tirò per tirare...non devi darmi una chiave o qualcosa simile?-

Terremoto la guardò stranito.Da quando aveva risolto l'enigma dell'identità del padre e che si era rincontrata con lui,Mar era convinta che ora sarebbe arrivata la sua chiave,tuttavia Terremoto non aveva nulla per lei.In quel momento,ritornò Dora con le cotolette per suo figlio e altre per lei,e mentre li obbligava a  mangiare,uscì dalla sua borsa una scatola.

-Questo-disse guardando il figlio-è un regalo che tuo padre aveva comprato per te-

Era una bugia molto evidente,però a Mar non importò perché sapeva,emozionata,che lì c'era la sua chiave.Aprì il pacco e quello che trovò fu una mamushka,un adorno tradizionale russo di bambole di legno di differenti dimensioni che si incastravano una dentro l'altra.Mar ringraziò entrambi del regalo e corse ad aprirlo con i suoi amici,poiché era convinta che lì c'era la sua chiave.

Casi Angeles -el hombre de las mil caras (tradotto in Italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora