Mentre Cielo percorreva il posto,si occupava di tutto e di tutti con il suo migliore sorriso,però varie volte al giorno si rinchiudeva a piangere in soffitta,o nello scantinato,e nella solitudine si permetteva di esprimere tutto il dolore e la paura che aveva per l'assenza di Nico.In quel momento era in cantina, a piangere e ad aspettare che passasse un poco l'arrossamento nei suoi occhi per tornare ai suoi compiti,quando individuò un'ombra in una delle pareti.Per un momento pensò che si trattava di Nico e il suo cuore si paralizzò.Però colui che emerse dal nulla fu Tic Tac,vestito da maestro.
-Che fa?Mi ha spaventato-
-Ti stavo cercando per farti una lezione-
-Lezione di cosa ora?-
-Oggi...-disse indicando una lavagna che apparve anche dal nulla.-"Angeles (Angeli) e la fisica quantistica"-
Tacho e Rama ancora non capivano perché Mar si era ostinata a portare Gabo,ancora un po' stordito dal colpo,a casa e non lo avevano consegnato alla polizia.Lei era convinta che era quello che doveva fare,per un semplice motivo:il ragazzo aveva timbrata sulla sua fronte iscrizione e tra le parole poteva leggersi "qualcosa molto importante",e questo era stato il messaggio ricevuto nell'indirizzo nel bagno.Mar era persuasa che,per qualche motivo,Gabo era importante in quel momento.Lo tenevano legato;tanto i ragazzi quanto Valeria consideravano che era una follia tenerlo lì.
-Vediamo,ragazzi...chiavi-disse Mar guardando Tacho e Rama-che l'albero non vi blocchi il bosco. Qui, il premio è il bosco-
-Questo che hai visto nel bagno può essere stata una sciocchezza-disse Tacho.
-Si,bisogna chiamare al fusto-disse Rama.
-Aspettate!Vado a cercare Cielo,lei pensa più come chiave di voi-disse ed uscì a cercarla.
In quel momento Gabo,che fingeva di dormire,si gettò su Rama e iniziarono a lottare per terra, mentre Tacho cercava di separarli.In quel momento entrò Tefi,con i suoi tacchi alti,inciampò sui due lottatore,e cadette molto vicina a Gabo,che già si era liberato dalla corda e veloce di riflessi la prese d'ostaggio.A Tefi l'unica cosa che le venne in mente fu fare uno delle sue grida.
Intanto,Bartolomeo era nello studio,quello che era stato il suo bunker in altri tempi,cercando di convincere Justina a tornare come prima,mentre lei cercava di trascinarlo sul nuovo sentiero.
-Dove è rimasta quella becchina amante delle punizioni e adoratrice della morte?-la provocò lui.
-L'ho sepolta,signore-disse lei candidamente.
-Bisogna recuperare il potere e vendicarci di quei citrulli,e di quella cameriera ambiziosa che ti ha arrestato!-
-E che anche mi ha perdonato-chiuse l'argomento lei.-Si comporti bene,le cercherò qualcosa da mangiare-
-Sei diventata stupida,eh...-commentò Bartolomeo per se mentre lei se ne andava e si affacciò solo un poco dalla porta socchiusa del soggiorno.
Individuò Marianella,che stava cercando Cielo,però invece incontrò Dora e Terremoto,che erano andati lì con l'intenzione di convincerla perché si iscrivesse nuovamente al campionato di box, però ora Mar non era per nulla interessata.Mentre sua nonna la intratteneva,Barto la guardò con tutto l'odio che poteva contenere;detestava tutti,però specialmente Marianegra,quella povera che aveva allontanato Thiaguito dal suo lato.Improvvisamente una immagine gli venne in mente:un angolo nella biblioteca nel quale nascondeva la sua antica Luger.Pregò il cielo che fosse ancora lì e scoprì, affascinato,che gli usurpatori della sua casa non la avevano trovata.Lì c'era l'arma e carica.La prese con delicatezza e si mise a risolvere le sue questioni con Marianegra,per sempre.
STAI LEGGENDO
Casi Angeles -el hombre de las mil caras (tradotto in Italiano)
FanficTraduzione del libro "el hombre de las mil caras",scritta da Leandro Calderone,parla della seconda stagione delle serie argentina "Casi Angeles" (Teen Angels in Italia) ed è il sequel di "La isla de Eudamon",in questo libro inoltre ci sono alcuni se...