Franka e i suoi scienziati facevano una revisione quotidiana,di routine,della informazione blindata dagli impianti che avevano quasi tutti i ragazzi.Cercavano di registrare attraverso quei dispositivi qualche attività neurale straordinaria,a causa del vincolo del portale con gli abitanti della casa. Un pomeriggio,mentre effettuavano la routine analizzando Lleca,la console ebbe una sovraccarica di tensione per un istante,e dopo di shock,si rilassando vedendo che non era successo nulla.
In quel momento Lleca stava parlando con Tacho e Luca,e improvvisamente rimase come congelato, con lo sguardo perso e una fresa a metà.Tacho e Luca lo guardarono e credettero che fosse un'altro dei suoi scherzi,però Lleca non era lì,ma immerso in un ricordo che aveva cancellato:una donna ed un uomo gli avvicinavano una torta,con due candeline,mentre gli cantavano buon compleanno.
-Buon compleanno,Leon!-
-Buon compleanno!-
-Leon!Mi chiamo Leon!-esclamò Lleca,tornando in se.
Tacho e Luca lo guardarono non credenti,però il bambino uscì correndo,disperato a cercare Nico. Il processo che aveva realizzato Franka,per qualche motivo sconosciuto,aveva prodotto un effetto chimico nel cervello di Lleca,portando nella sua conoscenza un ricordo represso del giorno in cui compì due anni.Visto che Nico non era in casa,ricorse a Cielo.
-Stavo parlando con i ragazzi-spiegò Lleca,accelerato,-e improvvisamente,pum,vedo una nadon, carina,bionda,che mi canta buon compleanno.E dietro di lei c'era un zioti,non l'ho visto bene.E mi hanno chiamato:"Leon".
-Sarà stato un sogno,Lleca?-suppose lei.
-No,Cielo,no!Non è stato un sogno,io ero sveglio.E' stato un ricordo,capisci?Mi sono ricordato dei miei chivec e non sapevo come mi chiamavo...però mi chiavo Leon!-
Quella scoperta era molto importante per lui,visto che era l'unico di tutti i suoi amici che non sapeva il suo nome,e nonostante avessero provato a battezzarlo in varie occasioni,lui sempre si era rifiutato, poiché aveva deciso di aspettare di scoprire il suo vero nome.E questo,finalmente,era successo. Era una certezza:si chiamava Leon.E,a dire la verità,gli piacque il suo nome.Però questo non era tutto: aveva avuto un ricordo dei suoi genitori,quelli che sempre aveva cercato.Ora,almeno,aveva una pista concreta per svelare l'enigma della sua storia.
Visto che sembrava essere abbastanza convinto che quella visione era un ricordo,Cielo gli chiese che descrivesse le persone che aveva visto.L'uomo non lo aveva del tutto chiaro,poiché non era riuscito a vederlo bene,però della donna poté dare più dettagli.Per aiutarlo,Cielo gli propose un identikit e Lleca rimase stupito scoprendo che ora anche lei era una disegnatrice molto dotata.Dopo un paio di ore,Cielo aveva elaborato un disegno della supposta madre di Lleca,o Leon,e lui considerò che l'identikit assomigliava moltissimo alla donna che aveva ricordato.Ora avevano un giusto strumento per iniziare a cercarla.
Quando Nico ritornò dal terreno,lei gli commentò quello che era successo con Lleca e lui la informò della spaventosa scoperta che lui e Salvador avevano fatto lì.
-Un orologio uguale a questo?-chiese Cielo.
-Identico.E già sappiamo che questo orologio è un portale.Possibilmente non è l'unico e quello che aveva Charly in campagna forse è un altro-
-Se questo è così,qualcosa così importante in mano di quella gente è un pericolo-conluse Cielo e Nico concordò con lei.
Lui già pensava da un tempo che era arrivata l'ora di affrontare realmente quella gente.Quello che all'inizio fu qualcosa di minaccioso era diventato qualcosa molto pericoloso.Già avevano sequestrato Cielo,avevano provato ad uccidere Malvina,e a causa di quei impianti,Thiago fu al punto di morire.
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Casi Angeles -el hombre de las mil caras (tradotto in Italiano)
FanficTraduzione del libro "el hombre de las mil caras",scritta da Leandro Calderone,parla della seconda stagione delle serie argentina "Casi Angeles" (Teen Angels in Italia) ed è il sequel di "La isla de Eudamon",in questo libro inoltre ci sono alcuni se...