10.E' complicato

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Non ce l'aveva con lei ma quella situazione lo preoccupava: era andato a rileggersi tutte le chat e i contatti avuti con i membri del gruppo, per capire se avesse mai dato informazioni utili per raggiungerla, come un indirizzo ad esempio. Quelle dei profili social gliele aveva bloccate da tempo ma una cosa su cui non poteva avere controllo erano le telefonate. Su quelle proprio no, e sapeva che si era sentita diverse volte con Jessy. Sperava che non si fosse compromessa, per lo meno nelle chat non c'erano informazioni utili.

Il problema era che, ormai, aveva oltrepassato il punto di non ritorno, nemmeno sapeva da quanto tempo, ma non poteva fare finta di nulla: saperla in pericolo lo metteva in ansia, e già c'era stato il primo attacco dei suoi inseguitori, non poteva permettersi di vederla finire sotto attacco anche degli psicopatici di Duskwood.

Sapeva che sarebbe stato più difficile dal momento in cui sarebbe tornato, ci sarebbero stati attacchi da più fronti, si doveva correre contro il tempo per trovare Hannah, capire di chi fidarsi e, in tutto questo, doveva farei conti con i suoi sentimenti.

Il solo pensare alla parola "sentimento" lo gettava nel panico.

Il suo telefono iniziò a suonare, un suono che sperava di non sentire ancora quel giorno: era l'allert di Nym-os, ancora sul telefono di Diana, questa volta stavano cercando di entrare nel suo archivio foto.

Diana riuscì a contrastarlo ancora una volta. Ma ora, quelli dall'altra parte, avevano due prove all'attivo e sicuramente avrebbero studiato un modo per aggirare il sistema; sperava ci mettessero abbastanza tempo per potenziare un po' il programma.

Perché continuavano ad essere immobili, quindi si stavano concentrando su di lei ora.

Sospirò profondamente mentre scrocchiava nervosamente le dita delle mani; doveva scriverle, non poteva restare in silenzio...

-Un nuovo attacco?- le chiese.

-Già. Ma sembra essere andata bene anche questa volta...- rispose - Jake, non avercela per la storia del tizio incappucciato. Ti prego...-

-Non ce l'ho con te, sono solo preoccupato. Non dare indicazioni su dove puoi trovarti, a nessuno del gruppo. Per scrupolo, ok?- le spiegò sperando che riuscisse a trasmetterle la sua intenzione, che era quella di proteggerla e non di rimproverarla.

-Lo sto evitando apposta, non so ancora di chi posso fidarmi, potrebbero essere tutti innocenti e tutti colpevoli allo stesso tempo... Ma dovremo discutere prima o poi di come affrontare il discorso Duskwood, intendo in modo più efficace.-

-Cosa intendi?-

-Penso che l'unico modo per arrivare davvero a qualcosa...sia andare là.-

-No.- Jake scosse la testa e si lasciò cadere nervosamente sullo schienale della sedia: quella cosa era fuori discussione.

-Lo so a cosa pensi ma, proprio perché non sappiamo di chi possiamo fidarci, non ci aiuterà continuare ad indagare a distanza.- non rispose a quel messaggio -Ok, posso sentirti iperventilare da qui...-

Era effettivamente in ansia a quella idea ma doveva ammettere che lo fece sorridere vederle scrivere quell'ultima frase, si sentiva "beccato".

-Jake- riprese - non sto parlando di farlo ora. Non partirò per Duskwood domani senza informarti della cosa, sto solo dicendo che, prima o poi, dovremmo valutarlo. So che hai mille cose a cui pensare e non voglio aggiungerti altre preoccupazioni... ma il mio compito è aiutarti a trovare Hannah e non potevo non dirti questa cosa, avremmo dovuto affrontare questo discorso prima o poi.-

Aveva ragione, doveva riconoscerlo, lei riusciva ad essere più obbiettiva in quel momento.

-Ti dirò quello che penso.- iniziò cercando di raccogliere idee e calma - Hai ragione, ma chi mi cerca è arrivato a te dal video di Lilly. Ed ha specificato che c'entrava Duskwood, temo sia un collegamento troppo immediato. Quindi ti ritroveresti in pericolo su due fronti. Non è una buona idea, almeno per ora.-

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora