49. Ti amo e basta

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Mi sentivo come se fossi stata catapultata da un'altra parte, in quella stanza c'era il caos!

Al mio urlo si zittirono tutti.

-Era necessario farlo venire qui?- ringhiò Lilly accovacciata accanto al fratello appena colpito dal pugno di Max.

-Io non ho fatto venire proprio nessuno qui! Credi che non mi aspettassi che sarebbe finita così?- le risposi a tono.

-Mi ha mandato la posizione di dove vi trovavate, non mi serviva nessuna richiesta.- sbottò il mio amico ancora sotto lo sguardo vigile di Thomas.

-Io cosa?- mi voltai verso di lui -No, non ti ho mandato nulla.-

Non capivo...

-Gliel'ho mandata io.- disse una voce alle mie spalle.

Tutti, ma proprio tutti, si voltarono verso il ragazzo.

Era stato Jake.

-Tu? Ma che problemi hai?- gli chiese Max con aria perplessa.

-Già, CHE PROBLEMI HAI?- intervenni io sul limite di una crisi di nervi.

-Ho pensato che avessi bisogno del tuo migliore amico per sfogarti... visto che ti eri chiusa in te stessa.- rispose Jake alzandosi ed appoggiandosi al muro di schiena.

-In nessun caso, nessuno, lo avrei fatto venire qua! Potevo sentirlo al telefono, ma che diavolo...!-

-Cosa ti ha fatto?- mi prese per un braccio Max facendomi voltare verso di lui.

-Non è successo niente, ok?- gli dissi cercando di apparire ferma.

-Aspetta!- intervenne ancora Lilly -Vuoi dire che ti sei fiondato qui dentro come una furia...e non sai nemmeno cos'è successo? Sei pazzo!-

-Oh, ti prego, insegnami tu come si mantiene la calma in una situazione complicata! Come quando hai buttato due persone in pasto agli esaltati della rete per farli linciare!- ribattè sarcastico Max, provocando l'indignazione di Lilly.

-Max, per favore...!- cercai di fermare il suo fiume di rabbia.

-Dimmi cos'è successo.- insistette imperterrito.

-Non ti serve saperlo!-

-Giudicherò io. Jake...?-

-Sta zitto Jake!- esclamai verso di lui -Sono cose che riguardano me e te, e ne dobbiamo parlare io e te soltanto! Nessun altro, e sottolineo nessun altro, ha voce in capitolo.-

-Praticamente lo sanno tutti, che differenza può fare?- disse con tono piatto Jake.

-La differenza tra te in posizione eretta e te in posizione sdraiata causa pugni, ad esempio!- gli risposi secca.

-Qualcuno me lo dica, basta giochetti!- esplose ancora Max passando il suo sguardo, uno dopo l'altro, su tutti i presenti.

-Jake è andato a letto con una tizia.-

Mi si gelò il sangue: mi voltai alla mia sinistra e lì, in piedi accanto alla scala, con le braccia conserte e lo sguardo infuriato c'era Jessy.

Non le dissi nulla, le rivolsi solo uno sguardo interrogativo e supplice: perchè lo aveva fatto?

-Prima o poi dovrà iniziare a pagare le conseguenze, no?- si limitò ad aggiungere.

Max dapprima non disse nulla, era così arrabbiato, si vedeva lontano un miglio, da non pronunciare una sola sillaba.

-Ti prego Max, torna a casa, non mi rendere tutto più complicato...- lo implorai.

Ma il suo sguardo era tutto concentrato sul suo obbiettivo:

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora