Thomas ci mise un po' a rispondermi, forse era a lavoro o forse stava semplicemente metabolizzando il messaggio inaspettato; verso metà pomeriggio mi arrivò la sua risposta:
-Ciao, non mi aspettavo di sentirti ancora. Grazie.-
-Figurati, vorrei davvero capire cosa sta succedendo e perché mi ritrovo coinvolta in tutto questo. Avete novità?-
-Nessuna.- si prese un attimo prima di continuare -Se per te va bene ho parlato con i nostri amici, vorremmo inserirti nella nostra chat di gruppo, così potremmo parlarne tutti insieme e scambiarci domande.-
Quella che si preannunciava era potenzialmente una situazione esplosiva: la reazione degli amici poteva essere forte, potevano non credermi, le premesse erano quelle di un disastro. Fu per questo che temporeggiai nella risposta, ma che altre scelte avevo? Nel momento in cui avevo scritto a Thomas sapevo di non potermi tirare indietro e, a dire il vero, ormai era troppo tardi per qualunque cosa.
-Va bene.- non aggiunsi altro al messaggio.
Di lì a pochissimo comparve una nuova chat con altri sei partecipanti oltre a me: si aprì la schermata e rimasi ad attendere che succedesse qualcosa.
Iniziò Thomas:
-Ragazzi, lei è la persona di cui vi ho parlato, si è offerta di dare una mano.-
-Ciao, come ti chiami?-scrisse un certo Richy.
-Mi chiamo Diana Taylor. Mi spiace molto per la situazione in cui si trova la vostra amica e non so neppure quanto io possa esservi di aiuto. Ma, mio malgrado, sono qui e voglio provare a dare un contributo.-
-Sei troppo diplomatica per i miei gusti.- ribatté uno dei partecipanti, Dan.
Non è che potessi dargli torto, ma mi sentivo come se stessi camminando su gusci d'uovo! Non era affatto semplice entrare in punta di piedi in un gruppo che poteva tranquillamente pensare che fossi coinvolta nella sparizione della loro amica.
-Vorrei vedere ognuno di voi al mio posto: sono venuta qui sapendo in partenza che la vostra opinione di me sarebbe stata la peggiore possibile. Qualunque cosa io dica posso essere fraintesa.- risposi al mio interlocutore polemico.
-Tsè.- si limitò ascrivere.
-Ragazzi, restiamo calmi, prima sentiamo cos'ha da dire! Come facciamo a farci un'idea di chi abbiamo davanti se nemmeno la lasciamo parlare?- esclamò una ragazza, Cleo.
-Grazie Cleo. Non pretendo nessun trattamento di favore e, per inciso, avrei potuto girarmi dall'altra parte e fare finta che non fosse successo nulla; se anche la polizia facesse dei controlli sul mio conto so per certo che non troverebbe niente a riguardo, quindi l'essere qui è una mia scelta.- mentii spudoratamente, l'hacker non mi avrebbe mai permesso di lasciare perdere.
-Io credo che tu stia facendo una bella cosa invece, capisco cosa vuoi dire. Io sono Jessy e ti ringrazio per essere qui.- quella risposta fu un po' di luce.
-Ti ringrazio. Vi chiedo solo di non partire prevenuti, non di essere dalla mia parte a tutti i costi.-
Una certa Lilly iniziò ascrivere, e sembrava avere molto da dire:
-Stiamo scherzando? Hannah scompare, lascia solo un numero di telefono, il SUO numero, ed ora siamo qui a darle pacche sulla spalla? Conoscete tutti Hannah, sapete che non è una da colpo di testa improvviso, voleva dirci qualcosa mandandoci quel numero, magari indicarci il suo carnefice! Non possiamo scartare un dettaglio così grave! E anche quell'hacker, vogliamo parlarne o continuiamo a fare finta di niente?-
Alla parola "hacker" mi bloccai. Avrei voluto chiedergli se fosse lo stesso che mi teneva in scacco ed iniziai a scrivere...ma mi dovetti bloccare. Non dovevo dimenticare che lui poteva leggere ogni mia chat e continuavo a non capire quanto potesse essere pericoloso quel tizio.
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Duskwood - Hannah is gone
FanfictionHannah è scomparsa. Già, ma chi è Hannah? All'improvviso sei stata catapultata in qualcosa che non ti appartiene, nelle vite di sconosciuti. Sei davvero la chiave per risolvere l'enigma? Sei disposta a metterti in gioco? Di chi ti puoi fidare verame...