52. Odialo

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Jessy non capiva l'allarmismo di Jake al telefono. Che fosse successo qualcosa?

Ormai quel tarlo non la lasciava in pace: abbandonò la coda per la torta di Hannah e si diresse di corsa all'Aurora.

La porta era chiusa e le luci spente, così si mise contro alla vetrata a guardare all'interno per vedere se me ne fossi andata.

Ma eccomi lì, seduta ad un tavolo, ignara di tutto, a cercare di capire il perchè non riuscissi a fare funzionare quel dannato telefono.

La sua bussata al vetro della porta mi fece girare:

-Jessy!- esclamai.

-Diana! Cosa succede?-

-Credo di essere rimasta chiusa dentro...-

-Ah, meno male! Credevo ti fosse successo qualcosa... Jake mi ha spaventata a morte!-

-Cosa vuoi dire?- le chiesi mentre era intenta a chiamare Phill per chiedergli di aprire.

-Ora ti spiego... Ehi! Phill, Diana è rimasta chiusa dentro all' Aurora! Come sarebbe a dire "come ha fatto ad entrarci"? Glielo hai chiesto tu!-

E, quando la sua espressione cambiò diventando più cupa, capii che qualcosa non andava e, sommato alla frase su Jake, iniziai a preoccuparmi.

-E' il caso che tu venga qui se non riesci ad aprire con quella dannata app!- tuonò Jessy chiudendo la chiamata.

-Jessy, sul serio, cosa succede?- la incalzai.

-Nulla, nulla, deve esserci un problema con l'apertura a distanza, ma ora arriva Phill! Fa sempre troppo affidamento sulla tecnologia...- rise nervosamente.

-Ma hai parlato di una chiamata di Jake.-

-Ah, quella... voleva solo sapere dove fossi, tutto qui.-

Ma non finì di parlare che due moto inchiodarono pesantemente davanti al locale: Dan e Jake scesero in gran fretta, quasi buttarono i caschi a terra dalla foga.

-Tutto ok, è qui, solo non riusciamo ad aprire la porta...- iniziò Jessy con tono rassicurante, ma subito venne interrotta da Jake.

-Chiama Alan. Ora.-

-Alan? Ma cosa...?-

-Digli di venire qui subito.- disse ancora risoluto mentre si appoggiava alla porta del locale e la strattonava con forza.

-Jake, è bloccata, non serve...- gli dissi.

Potevo vedere il panico nella sua espressione mentre, ignorando del tutto le mie parole, continuava a spingere la porta per tentare di aprirla.

-Jake!- sbottai battendo un palmo della mano sul vetro -Dimmi cosa sta succedendo!-

-Dobbiamo farti uscire da lì, in fretta.- si limitò a rispondere, mentre arrivavano anche tutti gli altri in auto.

Dan gli disse che si poteva tentare con la porta sul retro e, seguito da Thomas, corse verso il vicolo dietro al locale.

-Mi state spaventando ragazzi...- dissi vedendo quanto tutti fossero agitati.

-Alan arriva, ma ci metterà un po', è fuori Duskwood.- le parole di Jessy non fecero che peggiorare la situazione per me.

-Alan?- chiesi a Jessy, che sembrava anche lei non saperne molto più di me.

Mentre Jake diceva a sua sorella che, se non ci fossero state altre soluzioni, avrebbero dovuto valutare l'idea di distruggere la vetrata, ricevette una chiamata: il suo sguardo, nel fissarsi sullo schermo del suo smartphone, mi terrorizzò.

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora