47. Ad una spanna di distanza

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Riassumerei la scena così: Hannah e Lilly guardavano il loro fratello con aria intenerita; Cleo era letteralmente senza parole, a tratti sembrò addirittura non respirare; Jessy si era portata una mano alla bocca dopo aver pronunciato un "oh mio dio" con un tono tanto acuto da rasentare gli ultrasuoni; Dan bofonchiò un "ma dai!", subito redarguito con una gomitata di Thomas.

Io non respiravo.

Come poteva aver detto una cosa del genere e starsene lì, a pochi passi da me, con un'espressione tanto serena, lui ed i suoi maledetti occhi che mi travolgevano e stravolgevano?

Ogni.

Dannata.

Volta.

Nessuno mai, prima di allora, si era anche solo sognato di dirmi cose del genere...

Era un problema: iniziai a pensare che sarebbe stato più complicato del previsto affrontare un qualunque tipo di discorso con lui.

-Penso... che dovremmo iniziare ad andare a prepararci.- dissi nel silenzio carico di attesa che si era creato, attesa per una risposta che portasse ad un finale da ginocchia che tremano, immaginai.

Beh, non lo avrebbero avuto.

Anche se le mie ginocchia tremavano eccome.

Rientrai in casa, seguita da Jessy, con la convinzione di lasciarmi alle spalle un Jake consapevole di avermi colpita e di avere guadagnato qualche punto.

***

Rimasero fuori solo lui e Thomas a riordinare il "palco" dello spettacolo tirato sù da Dan.

-Ehi...- iniziò il fidanzato di Hannah attirando la sua attenzione -... vacci piano, così ci farai fare brutta figura.- gli sorrise.

Jake gli ricambiò il sorriso, senza aggiungere altro.

-Ti ha mandato al tappeto quella ragazza...- continuò senza badare al suo non rispondere.

-E' una vita che sono al tappeto. Quindi no, non ha fatto niente del genere... Direi piuttosto che mi ha fatto rialzare e... nulla. Mi fa sentire così, non posso farci niente.- gli rispose.

Come poteva giustificare quello che provava?

Non c'era un modo, nè aveva senso per lui.

-Solo, se posso darti un consiglio, vacci piano davvero. Con Diana intendo. E' chiaro che vi stiate girando attorno, come se continuaste a sfiorarvi senza afferrarvi mai... E io ti capisco, sul serio: nel momento in cui vi affronterete le cose potrebbero precipitare, anche irrimediabilmente. Hannah mi ha detto...-

Jake si limitò a distogliere lo sguardo.

-Ehi, sul serio, non mi permetto di giudicarti, non posso sapere cosa provassi per arrivare a quel punto. Ho sempre saputo che c'era qualcosa tra di voi, più di una collaborazione... Vedevo come la proteggevi, anche quando ero pronto a lanciarla nella fossa dei leoni pur di riavere Hannah, tu eri disposto a tutto per lei. Per me era chiaro che ne eri innamorato... perchè era la stessa cosa che avrei fatto per Hannah.-

-Per quello che vale... ci ho provato ad evitarlo. Di innamorarmene. Sarebbe stato tutto più facile, questo è indubbio. Ora saremmo qui, tutti a goderci la vacanza, senza tensioni.-

-I sentimenti sono un gran casino.-

-Già.-

Thomas lo guardò come si guarda un amico in difficoltà, se pur non ci fosse stato nè ci fosse un gran rapporto tra i due, ma capiva che aveva bisogno di una spalla in quel momento: era stato un lupo solitario per anni, doveva essere ancora più difficile gestire tutta quella nuova situazione, anche solo il trovarsi in mezzo a della gente che conosceva ben poco, ognuna con qualcosa da dire a riguardo mentre, fino a poco prima, l'unica opinione che contava era la sua.

Duskwood - Hannah is goneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora